ITALIA
Omicidio preterintenzionale
Caso Cucchi. Pm chiede 18 anni per i due Carabinieri accusati del pestaggio
Chiesta inoltre la condanna a 3 anni e mezzo per Tedesco per l'accusa di falso e a 8 anni di reclusione per il maresciallo Roberto Mandolini (all'epoca dei fatti comandante interinale della Stazione Appia) per l'accusa di falso
Chiesta inoltre la condanna a 3 anni e mezzo per Tedesco per l'accusa di falso e a 8 anni di reclusione il maresciallo Roberto Mandolini (all'epoca dei fatti comandante interinale della Stazione Appia) sempre per l'accusa di falso, mentre il non doversi procedere per prescrizione dall'accusa di calunnia è stata sollecitata per il carabiniere Vincenzo Nicolardi e per Francesco Tedesco e Roberto Mandolini.
Pm: "Si coprì verità anche facendolo passare per un sieropositivo e tossicodipendente"
"Stefano Cucchi venne fatto passare per un sieropositivo e tossicodipendente in fase avanzata. Nulla era vero. Stefano Cucchi stava bene prima del pestaggio, ma altro venne fatto credere al Paese, insieme alle accuse agli agenti della polizia penitenziaria". Così il pm Giovanni Musarò, durante la requisitoria nel processo ai cinque carabinieri in corso nell'aula bunker di Rebibbia davanti alla prima corte d'assise. Secondo Musarò anche così si tentò di "coprire la verità". Cucchi "al momento dell'arresto pesava 43 chili ed era alto un metro e 62, era sottopeso, ma non era una magrezza patologica. Era magro perché gareggiava come pugile nei pesi piuma e doveva tenersi sotto il 44 chili", spiega Musarò.
"Pestaggio violentissimo"
Il Pm sottolinea che si trattò "di un pestaggio violentissimo in stato di minorata difesa. Sono due le persone che lo aggrediscono. Colpito quando era già a terra con calci in faccia, di questo stiamo parlando. La minorata difesa deriva dal suo stato di magrezza. E' impossibile dire che non ci sia un nesso di causalità tra il pestaggio e la morte" del geometra romano.