POLITICA
Salvini: Fontana l'ho scelto io
Caso Maroni. Berlusconi: non sarà in prossimo governo. Salvini: Roberto se lasci non puoi fare altro
Il Presidente di Forza Italia - a Radio Capital - ha rivelato che il suo candidato premier è un super candidato" ma al momento non può rivelare il nome. E poi sui sondaggi: in molti ci danno già al 40%, ma "non mi accontento, alle elezioni mancano ancora due mesi". Il leader della Lega - da Radio 24 - conferma che con molta probabilità il prossimo vertice si terrà 'da lui': "Staremo stretti, dovrò fare un po d'ordine" ironizza
Berlusconi poi ha ribadito: "Siamo assolutamente contro le larghe intese. Finché non ci sarà una maggioranza in grado di esprimere un nuovo governo, ovviamente andrà avanti il Governo Gentiloni. E’ una semplice constatazione tecnica, non un giudizio politico. Il problema non si porrà. Avremo la maggioranza noi". Poi spiega in modo più approfondito perchè esclude fermamente un governo in cui centrodestra e Pd governino insieme: "Siamo contro tutto il modo di governare della sinistra. Col patto del Nazareno non avevamo fatto un accordo politico ma un accordo per scrivere insieme la riforma della Costituzione e poi la legge elettorale. Renzi è venuto meno a questa intesa e anche per questo fatto importante e negativo non riteniamo che ci sia la possibilità di un'azione comune".
Berlusconi non si sbottona non solo sul nome del premier, ma anche sul nome degli eventuali ministri che dovrebbero far parte del 'suo' governo. A chi gli chiedeva se porterebbe il governatore della Bce Mario Draghi al ministero dell'Economia ha infatti risposto: "Magari ma purtroppo non mi risulta che il governatore sia interessato a ruoli di governo in Italia". Sulla figura dell'attuale Governatore della Lombardia, Roberto Maroni, che ha annunciato che non si ricandiderà alla guida della Regione per motivi familiari, Berlusconi ha sottolineato: "E' impensabile che si possano ipotizzare per lui dei ruoli politici e tantomeno nel governo futuro. E' una invenzione pura, non ho mai pensato a una cosa del genere".
Berlusconi infine sulla Legge Fornero ha spiegato che non verrà abolita come auspica il leader della Lega, Matteo Salvini: "abbiamo parlato di come superare quegli aspetti della legge Fornero che, tra l'altro, sono già stati rivisti. Faremo un esame preciso ed elimineremo quegli aspetti che ci sembrano ingiusti. Non la aboliremo, interverremo dove e è giusto intervenire".
Il Presidente di Forza Italia - durante l'intervista - ha risposto volentieri anche ad una domanda sulla sua squadra del cuore, il Milan: "Quando lo vedo giocare così, con un modulo assolutamente inconsulto e sbagliato, soffro di un reale mal di stomaco". Berlusconi - con questa espressione forte - ha voluto ribadire le sue critiche alle scelte tattiche adottate da chi guida la sua ex squadra. "Pentito di aver venduto il Milan? Non era più possibile nel calcio petrodollaristico che si è avviato, per una famiglia sostenere le spese necessarie per avere una squadra in alto nell'Olimpo del calcio europeo e mondiale. Quindi la mia stata una scelta doverosa e inevitabile''.
Salvini a Maroni: "Se lasci ruolo non puoi fare altro"
Matteo Salvini conferma - dai microfoni di Radio 24 - che con molta probabilità il prossimo vertice del Centrodestra si terrà in casa Lega e incalzato a commentare l'annuncio di Maroni a non volersi candidare alla Presidenza della Lombardia, dice: Roberto "se lasci il tuo incarico in Regione Lombardia che vale molto di più di tanti ministeri, evidentemente in politica non puoi più fare altro".
"Mi pare addirittura ovvio" ha continuato il segretario "la Lombardia è il terzo motore d'Europa, conta più di 10 milioni di abitanti, è la capitale italiana dell'impresa, dell'innovazione, della ricerca. Quindi è chiaro che se sei soddisfatto e ti senti arrivato per quello che hai fatto, evidentemente non puoi fare altro".
Il leader della Lega inoltre ha confermato di essere stato lui a scegliere Fontana per correre alla Presidenza della Regione: "Quando ti trovi dalla sera alla mattina a dover risolvere un problema, come in un'azienda, non puoi aspettare nemmeno tre ore. Ho valutato chi potesse avere quelle caratteristiche e ho chiamato Fontana.
Era in vacanza in Russia con i figli, è tornato subito e mi ha detto: Me la sento, sono onorato è una bellissima sfida". E rispondendo all'ipotesi dei dubbi di Berlusconi sulla scelta di Fontana, il leader del Carroccio ha detto: "Mi sembra che ho l'abbia incontrato o lo stia incontrando oggi".