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Coronavirus

La pandemia

Gb, per il sesto giorno consecutivo più di 50 mila contagi da Covid 19

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Nelle ultime 24 ore in Gran Bretagna sono stati trovati 54.990 nuovi casi di positività al Covid-19 e 454 morti. Il numero di nuovi positivi è appena sotto il record di sabato (oltre 57 mila casi) e in fortissimo aumento rispetto ai 30.501 casi di domenica scorsa, quando anche il numero dei morti era stato di 357 persone.  Per il sesto giorno consecutivo la Gran Bretagna supera i 50 mila contagi giornalieri.

Polemiche sulle scuole aperte
Gli insegnanti britannici premono sul governo perché faccia marcia indietro sulla riapertura della maggior parte delle scuole primarie il 4 gennaio, così da evitare un'ulteriore impennata dei contagi da coronavirus. L'esecutivo di Londra ha deciso inoltre di riaprire le scuole secondarie l'11 gennaio per le classi che devono sostenere gli esami e il 18 gennaio per tutte le altre. 

Il governo britannico ha deciso che tutte le scuole elementari di Londra resteranno chiuse fino al 18 gennaio a causa dei numeri preoccupanti sulla diffusione del Covid-19 nella capitale. Ma il provvedimento del ministro all'Istruzione, Gavin Williamson, che i detrattori considerano una "imbarazzante conversione a U" rispetto alla decisione precedente di tenere chiuse fino al 18 solo le scuole delle aree più a rischio, non è sufficiente, secondo il principale sindacato degli insegnanti britannici. La National Education Union (Neu), riunito d'urgenza stamani, chiede infatti la chiusura di tutte le scuole d'Inghilterra.
 
 
Mary Bousted, segretaria del Neu, ha dichiarato - ripresa dai media, fra cui il Guardian - che il governo deve chiudere tutte le scuole in Inghilterra, sul modello di quanto fatto in Scozia, Galles e Irlanda del Nord, prima che l'infezione vada "fuori controllo". "Se si consente che le condizioni peggiorino - ha detto Bousted - alla fine si dovrà chiudere più a lungo".  Approvazione per il provvedimento del governo arriva dal sindaco di Londra, Sadiq Khan, secondo cui il governo ha "finalmente fatto una cosa sensata e compiuto una conversione a U" sulla decisione precedente, allargando la chiusura a tutta la capitale.

La National Association of Headteachers, la maggiore associazione di categoria dei presidi di Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord, ha annunciato di aver dato mandato ai suoi avvocati perché chiedano al governo di comunicare i dati che giustificherebbero la riapertura delle scuole. La National Education Union, sindacato degli insegnanti, ha invece chiesto di tenere tutte le lezioni online per le prime settimane del mese. Il sindacato ha inoltre ricordato ai suoi aderenti che è loro diritto non lavorare in un ambiente che ritengono non sicuro.
 
L'Inghilterra si conferma l'area più in crisi: Yvonne Doyle, direttrice della Public health England, ha avvertito che "la trasmissione" del virus "è molto alta".

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