POLITICA
"In questa fase dobbiamo fare i conti con la realtà"
Governo. Conte: sì a Draghi, ma M5s sia ago della bilancia
Assemblea dei gruppi pentastellati per contenere la 'fronda' dei contrari al sostegno a un esecutivo guidato da Draghi
"È stato Draghi che ha posto le basi per supere le politiche di austerità, è un interlocutore da prendere in seria considerazione. Certo, alcuni di voi potevano pensare che l'incarico potesse andare ad un altro: ma ora dobbiamo fare i conti con la realtà di questa fase storica". "Abbiamo una missione, siamo l'ago della bilancia, siamo il partito di maggioranza relativa che deve far sentire il suo peso" ha aggiunto il premier uscente e su un suo ipotetico ruolo nel prossimo governo Draghi si schermisce: "anche Grillo l'ha detto con generosità: ci sentiamo garantiti se ci sarai ancora tu al governo. Ma sarebbe sbagliato". Conte ha poi invitato il Movimento a tracciare una differenza tra gli alleati che si sono mostrati "leali" (sottinteso Pd e Leu), e quelli che "hanno voltato le spalle" e ora cercano di "trarre vantaggio" dalla situazione politica (sottinteso la Lega di Matteo Salvini).
L'obiettivo dell'assemblea era di contenere la 'fronda' dei contrari al sostegno a un esecutivo guidato da Draghi, un gruppo abbastanza consistente soprattutto a Palazzo Madama, dove si contano una ventina di senatori che già si sono espressi apertamente. Si attende quindi il secondo giro di consultazioni (l'incontro con i vertici pentastellati è in programma domani pomeriggio), in cui il premier incaricato dovrebbe illustrare il programma di governo. Dopodiché, il Movimento dovrebbe affidare la decisione definitiva al voto degli iscritti, sulla piattaforma Rousseau (peraltro già convocati il 9 e il 10 per le modifiche allo statuto necessarie per dare il via alla nuova organizzazione interna). Come atteso tra i più critici, i senatori Barbara Lezzi e Danilo Toninelli. Se sosterrà il governo Draghi, il Movimento "si suicidera'", ha affermato l'ex ministra per il Sud. Mentre l'ex titolare delle Infrastrutture ha sostenuto che per lui è meglio stare all'opposizione che al governo con Forza Italia. Dello stesso avviso il senatore Matteo Mantero: "Sono in attesa di capire come sarà composto l'esecutivo. Se ci saranno ministri di Forza Italia e Lega, è impossibile votare la fiducia".