POLITICA
Stasera sarà alla festa dell'Unità di Modena
Conte arrivato a Beirut
Il premier va a Beirut per difendere il ruolo e le relazioni dell'Italia con il paese dei cedri. In serata parteciperà alla festa dell'Unità a Modena, irritazione dei vertici M5S. Inizia la partita per spartirsi il recovery fund. Conte difende il ministro Azzolina: "superata la maggior parte delle cricità"
Soprattutto Conte incontrerà i principali leader politici del Paese: il presidente della Repubblica, Michel Aoun, con il presidente del Parlamento, Nabihb Berri, con il premier dimissionario, Hassan Diab, e con quello incaricato, Mustapha Adib.
È la seconda volta in Libano, per il capo del governo. Ma il contesto, a poco più di un mese dall'esplosione che ha devastato la capitale libanese, è molto cambiato: a Beirut continuano le consultazioni per la formazione del nuovo governo, il Paese alla ricerca di un nuovo equilibrio interno, di nuove relazioni con gli Stati confinanti e con quelli europei. Con la sua missione Conte intende valorizzare la solidarietà italiana e riaffermare il sostegno alla stabilità del Paese. Terzo obiettivo, valorizzare il contributo italiano alla sicurezza del Libano (Unifil, Mibil, Missione militare bilaterale, forniture alle Forze armate libanesi).
Equilibrio tra le parti politiche e religiose libanesi e rilancio di una cooperazione all'insegna della neutralità diventano i punti chiave della politica italiana nel Libano post-esplosione. Una posizione assai diversa da quella espressa dal presidente francese Emmanuel Macron, che nella sua seconda visita a Beirut aveva celebrato il centenario del "grande Libano", nato con il mandato francese del 1920, e la continua pressione perché Beirut metta in atto riforme politiche, economiche e finanziarie in cambio degli aiuti.
Il programma del presidente del consiglio prevede poi la visita alla nave San Giusto, ormeggiata al porto di Beirut, e all'ospedale da campo italiano parte dell'operazione di sostegno al Libano "emergenza cedri".
Al suo arrivo a Beirut, parlando con i giornalisti, Conte si è detto: "fiducioso che riusciremo a garantire a tutti gli studenti un'attività in presenza in piena sicurezza". Poi ha difeso la ministra Azzolina dagli attacchi della Lega: "un partito che ritiene, in un momento come questo, di sfiduciare un ministro che credo non abbia mai preso neanche un giorno di pausa, forse quando era al governo avrebbe dovuto sfiduciare anche i propri ministri". Il presidente del Consiglio si è poi soffermato sul piano 'cashless', senza contanti, che prevede di "incentivare i pagamenti elettronici, senza penalizzare nessuno", per combattere il sommerso. "Pagare tutti ma pagare meno", ha sottolineato Conte.
Le poche ore di Conte a Beirut sono il primo impegno di una giornata che si concluderà invece con la sua partecipazione al festival dell'Unità di Pd a Modena. La risposta del presidente del Consiglio a chi gli chiede con insistenza di rinsaldare l'asse rosso-giallo a pochi giorni dalle Regionali e dal referendum e a pochi giorni dalle prime decisioni del governo sui progetti da finanziare con il Recovery fund europeo.