Coronavirus
Conte: "Abbiamo passato giorni tragici, ma Italia è paese responsabile"
Il premier in Libano a testimoniare la solidarietà del nostro Paese dopo l'esplosione al porto di Beirut
"Ma la mia gratitudine va anche ai medici, agli infermieri e a tutti gli operatori sanitari. A chi era e continua ad essere in prima linea: un amalgama di professionalità, dedizione e determinazione che oggi - voglio ricordarlo - ritroviamo nell'ospedale da campo allestito qui a Beirut e che fino a qualche mese fa operava in una delle zone d'Italia più colpite dal contagio", ha aggiunto il capo di governo". "Dobbiamo continuare su questa strada, a livello nazionale e internazionale -ha insistito Conte - senza abbassare la guardia e lavorando ad una risposta coordinata che tuteli la salute di tutti, nessuno escluso. E' una battaglia che non possiamo permetterci di perdere e che deve chiamare a raccolta l'intera comunità internazionale".
"La mia visita segue altre due visite del Governo italiano in Libano, dal giorno della tragica esplosione al porto di Beirut. È la testimonianza concreta della nostra solidarietà al Libano e al suo popolo, cui da sempre ci lega una profonda amicizia e uno storico partenariato".
"L'Italia - ricorda il presidente del Consiglio - è stata tra i primi Paesi a rispondere all'emergenza, inviando subito due team della Protezione Civile per partecipare alle operazioni di ricerca e soccorso, coordinando l'invio di tre voli umanitari con oltre quindici tonnellate di materiale sanitario. A questo dobbiamo aggiungere il lancio dell'operazione umanitaria 'Emergenza Cedri' che dispiega a Beirut un ospedale da campo con capacità avanzate e un distaccamento del genio militare per concorrere alla rimozione delle macerie. Adesso è il momento di guardare alla ricostruzione, preservando l'identità e il tessuto sociale dei quartieri distrutti, nonché il loro patrimonio storico". Conte si sofferma anche sul rinnovo del mandato Unifil, "giunto al termine di un negoziato complesso. Siamo soddisfatti del risultato finale, che riteniamo equilibrato. Sono state infatti introdotte alcune modifiche che, come abbiamo sempre auspicato, non incidono sostanzialmente sul mandato della missione. In un momento di forti tensioni regionali, si conferma la necessità di mantenere l'efficacia operativa di Unifil per preservare la stabilità lungo la Linea Blu".