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Coronavirus

Conte: "Abbiamo passato giorni tragici, ma Italia è paese responsabile"

Il premier in Libano a testimoniare la solidarietà del nostro Paese dopo l'esplosione al porto di Beirut

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"Non nego che siano stati giorni molto difficili, tragici. Però rivendico con orgoglio di aver potuto contare, anche negli istanti più drammatici, sul senso di responsabilità dei miei concittadini. Se oggi l'Italia è vista come un punto di riferimento nella lotta internazionale a questo virus, è soprattutto merito loro". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in un'intervista al quotidiano libanese L'Orient Le Jour.
"Ma la mia gratitudine va anche ai medici, agli infermieri e a tutti gli operatori sanitari. A chi era e continua ad essere in prima linea: un amalgama di professionalità, dedizione e determinazione che oggi - voglio ricordarlo - ritroviamo nell'ospedale da campo allestito qui a Beirut e che fino a qualche mese fa operava in una delle zone d'Italia più colpite dal contagio", ha aggiunto il capo di governo".       "Dobbiamo continuare su questa strada, a livello nazionale e internazionale -ha insistito Conte - senza abbassare la guardia e lavorando ad una risposta coordinata che tuteli la salute di tutti, nessuno escluso. E' una battaglia che non possiamo permetterci di perdere e che deve chiamare a raccolta l'intera comunità internazionale".
 
"La mia visita segue altre due visite del  Governo italiano in Libano, dal giorno della tragica esplosione al  porto di Beirut. È la testimonianza concreta della nostra solidarietà  al Libano e al suo popolo, cui da sempre ci lega una profonda amicizia e uno storico partenariato".
     "L'Italia - ricorda il presidente del Consiglio - è stata tra i primi  Paesi a rispondere all'emergenza, inviando subito due team della  Protezione Civile per partecipare alle operazioni di ricerca e  soccorso, coordinando l'invio di tre voli umanitari con oltre quindici tonnellate di materiale sanitario. A questo dobbiamo aggiungere il  lancio dell'operazione umanitaria 'Emergenza Cedri' che dispiega a  Beirut un ospedale da campo con capacità avanzate e un distaccamento  del genio militare per concorrere alla rimozione delle macerie. Adesso è il momento di guardare alla ricostruzione, preservando l'identità e  il tessuto sociale dei quartieri distrutti, nonché il loro patrimonio  storico".        Conte si sofferma anche sul rinnovo del mandato Unifil, "giunto al  termine di un negoziato complesso. Siamo soddisfatti del risultato  finale, che riteniamo equilibrato. Sono state infatti introdotte  alcune modifiche che, come abbiamo sempre auspicato, non incidono  sostanzialmente sul mandato della missione. In un momento di forti  tensioni regionali, si conferma la necessità di mantenere l'efficacia  operativa di Unifil per preservare la stabilità lungo la Linea Blu".       
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