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EUROPA

Premier a Speciale Accordi e Disaccordi sul Nove

Conte: "Eurobond? Vento Ue sta cambiando"

Il presidente del Consiglio, inoltre, in un articolo per il settimanale tedesco Die Zeit scrive: "Se siamo un'Unione, questo è il momento di dimostrarlo"

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"Gli Eurobond arrivano sì o no? Il vento in Europa sta cambiando rispetto alle posizioni rigoriste, refrattarie a valutare qualsiasi prospettiva di iniziative comuni europee forti, vigorose e coordinate. Questo vento, ribadisco, sta cambiando".

Lo ha detto il premier Giuseppe Conte durante lo Speciale Accordi e Disaccordi, sul Nove. "Non siamo ancora arrivati al cambiamento totale, ma il dibattito è vivace anche in Germania e Olanda, il filone dei Paesi rigoristi. Abbiamo già compiuto dei passi significativi rispetto posizioni iniziali", ha aggiunto.

"Se mi aspettavo più responsabilità dall'opposizione? Ho sempre detto ai ministri, sin da quando ho adottato queste misure, che andavamo verso una prospettiva di emergenza, non solo sanitaria, ma anche sociale ed economica". Così il premier Giuseppe Conte durante la registrazione dello Speciale Accordi e Disaccordi in onda stasera alle 21,25 su Nove. "Ho posto in evidenza dei problemi di ordine pubblico con cui ci saremmo confrontati. Affronteremo settimane e mesi complicati. Qualcuno ha sollevato la metafora della guerra - continua il presidente del Consiglio dei ministri -, metafora che si addice, perché combattiamo un nemico e come ogni guerra c'è una fase di recessione economica".

"Prima di assumere una prospettiva di allentamento, bisogna avere una base scientifica di valutazione e poi potremo lavorare su questa prospettiva". Così Conte sul Nove. "Noi ci stiamo già muovendo per lavorare in questa prospettiva. È evidente - continua il presidente del Consiglio - che nel momento in cui avremo una finestra positiva, inizieremo l'allentamento delle misure, gestiremo una fase diversa fino ad una ripresa vera e propria". "Stiamo lavorando - conclude - anche per un rilancio e costruzione economica".

Conte a Zeit: ora momento dimostrare unità
"Se siamo un'Unione, allora è questo il momento di dimostrarlo": lo afferma il premier Giuseppe Conte in un lungo articolo pubblicato sul nuovo numero del settimanale tedesco Die Zeit. "Sarebbe ingiusto", argomenta il capo del governo italiano, "rendere più difficile la nostra via verso il consolidamento attraverso il peso di una catastrofe naturale, se fosse possibile realizzare questo obiettivo attraverso una comune gestione dello choc". Il premier spiega, in questa che è una sorta di lettera aperta rivolta alla Germania, che "nessun Paese deve sfruttare questa crisi per poggiare sulle spalle degli altri i pesi del passato. Certamente non è intenzione del mio governo e di coloro che hanno firmato insieme a me la lettera del presidente del Consiglio Ue Charles Michel nella quale abbiamo proposto la necessità di una reazione solidale e decisa dell'intera Unione europea". 

"Io credo che ci siano ancora equivoci e diffidenze, che rendono difficile ai nostri Paesi trovare una soluzione comune": è quanto scrive Giuseppe Conte in un articolo per il settimanale tedesco Die Zeit. Una soluzione che pero' "ha un significato fondamentale per la nostra Unione: dobbiamo lavorare affinche' questa diffidenza venga superata". A detta del premier, inoltre, "le decisioni prese dalla Bce e dalla Commissione sono il segnale che dimostra che l'Europa sa che deve essere forte". Secondo il presidente del Consiglio, "la politica monetaria fa tutto il necessario per scongiurare una frammentazione finanziaria dell'eurozona e per difendere la moneta comune. Ma credere che basti la sola politica monetaria sarebbe un grave errore". E ancora: "Abbiamo bisogno di una strategia della ripresa, che punti ad un rapido recupero degli ambiti piu' colpiti dalla pandemia, in modo da proteggere le imprese in questo periodo difficile dal pericolo di acquisizioni ostili da parte di soggetti terzi".
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