POLITICA
Arezzo
Conte: lo Stato non faccia più cassa a danno dei Comuni
Il presidente del Consiglio all'assemblea dell'Anci: dalle periferie ai danni del maltempo, gli impegni del governo
Le periferie
"Abbiamo una grave emergenza per le periferie e dobbiamo occuparcene al più presto in modo efficace. In prospettiva dobbiamo rendere strutturale il fondo periferie", ha detto ancora Conte nel suo intervento.
I mutui dei comuni
"Rispetteremo l'impegno" in legge di bilancio per "abbassare i tassi di interesse sui mutui" dei Comuni, ha proseguito Conte. "Prevediamo di individuare, con apposito decreto del ministero dell'Economia, criteri efficaci per ridurre la spesa per i mutui a carico degli enti locali", ha assicurato, "e qui il meccanismo sarà l'accollo e la ristrutturazione degli stessi da parte dello Stato".
I danni del maltempo
Conte ha poi parlato del maltempo: "Lasciatemi rivolgere un pensiero a Venezia, a Matera e ai tanti altri Comuni, da Nord a Sud, colpiti dagli eventi metereologici avversi di questi giorni. Al riguardo, senza alcuna distinzione, stiamo raccogliendo tutte le richieste". Ed ha annunciato: "Giovedì abbiamo un ulteriore Consiglio dei ministri in cui porteremo tutte le richieste che ci sono pervenute e che abbiamo istruito:non vi lasceremo soli".
No a Italia a più velocità
"Non possiamo rassegnarci a un'Italia a più velocità", ha sottolineato infine il premier, aggiungendo" "Se restituiremo alla bellezza anche i territori interni, con infrastrutture adeguate, potremo far conoscere al mondo il Paese più bello".
"Intollerabile la carenza di mezzi e personale"
"A fronte di una sommatoria di responsabilità che non possono essere racchiuse in previsioni normative, le risorse umane e materiali purtroppo non sono sufficienti, tanto più nei Comuni più piccoli, che soffrono strutturalmente - ormai da troppi anni - una intollerabile carenza di mezzi e di personale". Così Conte in un altro passaggio del suo intervento all'Anci. "Quando la spending review - ha aggiunto - non si limita a eliminare sprechi e contenere inefficienze, ma finisce per incidere sulla funzionalità dei servizi prestati alla collettività, è chiaro che diventa tanto più elevato il rischio di sfibrare il tessuto sociale". E questo può "alimentare sfiducia e scoramento dei cittadini nei confronti delle istituzioni, percepite sempre più distanti dai loro bisogni".