POLITICA
L'assemblea adotta il nuovo statuto del partito
Convention Dem a Bologna, Zingaretti: "Per cambiare l'Italia ci vuole serietà"
Dal palco del centro congressi di Bologna forte il richiamo del segretario Nicola Zingaretti al suo Pd per un cambio di passo: "Già da oggi prepariamo una nuova agenda per il governo"
Emozioni
Prima dell'intervento di Zingaretti, tutti in piedi per Ferruccio Laffi l'ex partigiano di 92 anni, tra i pochi scampati alla strage nazifascista di Marzabotto. Il segretario dem Nicola Zingaretti è andato a salutarlo in prima fila nel centro congressi mentre tutta la platea era stretta in un grande applauso. Ha vissuto anche di forti emozioni e suggestioni la convention del Pd a Bologna. Poi le parole hanno preso il sopravvento sulle emozioni. parole chiare, senza sottintesi, che il segretario Nicola Zingaretti ha rivolto non soltanto ai presenti, né soltanto agli elettori dell'Emilia Romagna, ma a tutti gli italiani che cercano un'alternativa alla destra e a quello che rappresenta.
Nicola Zingaretti
Sulle tasse: "I democratici sono il partito della giustizia fiscale: è il fondamento più importante del patto tra cittadini e Stato, garantisce il funzionamento dei servizi. Ora il sistema è terribilmente ingiusto, c'è chi paga troppo, i lavoratori dipendenti, la partite Iva, ma c'è chi evade una montagna di miliardi che recuperati anche solo in parte servirebbero per investimenti, innovazione e giovani. I democratici non sono per l'aumento delle tasse, ma per la loro redistribuzione secondo la Costituzione".
Sulla destra: "Siamo venuti a Bologna perché di fronte all'arroganza della destra sentiamo la necessità di costruire un progetto di società nuova da proporre all'Italia, alternativa all'offerta delle destre, capiamo cosa ci è successo, ricostruiamo l'identità, non affastelliamo idee e provvedimenti senza capire perché la destra è così forte. E siamo venuti qui perché fra 45 giorni cominceranno gli anni Venti del 2000. La storia non si ripropone mai nelle stesse forme e ieri padre Occhetta ci ricorda che cento anni fa si fecero delle scelte e che in questo Paese c'era Don Sturzo, ma anche Mussolini. E allora nessuna caccia alle streghe, nessuna paura: siamo qui perché c'è bisogno di muoverci, ascoltarci e costruire risposte adeguate. E' giunto di nuovo il tempo di combattere, combattere porta fiducia, vi ricordate le parole di Salvini prima delle Europee? Abbiamo combattuto e l'esito è stato diverso rispetto a quello raccontato sul palco delle destre. La destra italiana ed europea è riuscita ad offrire finte e parziali offerte velleitarie, ha fatto finta di offrire protezione ma la storia fa giustizia se ci inseriamo e combattiamo con un progetto altro. Il leader della destra è il migliore a raccogliere le paure, a raccontare i problemi degli italiani, ma dopo 15 mesi di governo è stato il più incapace a risolvere i problemi degli italiani".
Sull'Italia. "L'Italia è un Paese industriale che esporta in tutto il mondo, ha una storia antica che ha arricchito l'umanità, ma è anche una nazione in sofferenza, sembra tornare indietro invece che progredire. Addirittura la lotta di liberazione dal nazifascismo che riunì il popolo italiano è sotto attacco, rinnegata e vilipesa. Sì, c'è una missione del Pd ed è mettersi al servizio per riscattare l'Italia dagli umori neri. Non vi illudete, non passerà l'odio, l'indifferenza rispetto ai simboli fondamentali della nostra democrazia. Il Pd sarà il promotore della risposta alla destra che tenta di rialzare la testa. A Liliana Segre mando un abbraccio e dico: Non sarai mai sola".
Su Renzi: "Non si illuda chi combatte il Pd per rosicchiare qualche consenso, scava la fossa per se stesso e per tutto il centrosinistra italiano".
Su Salvini: "Ci battiamo perché al più presto si rivedano i decreti Salvini, dentro questo governo come scelta di campo. Ci batteremo con i gruppi parlamentari per far approvare lo ius culturae e ius soli, certo che lo faremo. Faremo una legge per parità salariale tra donne e uomini, ma per raggiungere l'obiettivo e non per mettere bandierine e avere un'intervista sui giornali. Ci vuole serietà non comizi".
Paolo Gentiloni
Prima di Zingaretti è stato il commissario europeo nonché ex premier, Paolo Gentiloni, a riscaldare la platea. "Noi appoggiamo questo governo e lo facciamo con lealtà e impegno totale, ma non siamo le cariatidi dell'attuale governo e ancora meno siamo un partito che sventola bandierine sotto forma di emendamenti nei confronti del governo per caratterizzarsi, ciò nuoce alla stabilità del Paese e questo la pagano gli italiani. Pensateci prima di agitare bandierine perchè il danno che fate è molto serio". "L'idea di patria, la sicurezza, la gestione dei flussi migratori che non significa accoglierli tutti sono obiettivi del Pd. La posta in gioco non l'avremmo mai immaginata così alta nella notte della caduta del Muro di Berlino, non avremmo immaginato che la posta in gioco sarebbe stata la democrazia liberale e il welfare, questo è il gioco che si sta svolgendo in Europa e il Pd deve esserne protagonista. La posta in gioco è la democrazia liberale" e per difenderla servono "più coraggio, più altruismo, più fantasia" - ha detto Gentiloni citando de Gregori.
Maurizio Martina
"Bene il governo che mette la digital tax sulle multinazionali che il governo precedente aveva tenuto nel cassetto, e bene governo protagonista del negoziato su global digital tax e livello minimo tassazione. Gualtieri ha aperto un lavoro sulla strada giusta, ora occorre insistere". Così l'ex segretario del partito democratico, Maurizio Martina.
La nuova tessera del Pd
Una immagine della superficie terrestre vista dallo spazio e la scritta bianca: "Oggi per un domani". E' l'immagine che campeggia sulla nuova tessera del Pd presentata in occasione dell'assemblea in corso a Bologna, "Tutta un'altra storia". La scritta dell'anno 2020 è in giallo, mentre Pd è scritto rosso, verde e nero, con un curioso cromatismo reggae.