Coronavirus
Le misure delle regioni per limitare il contagio
Coprifuoco nel Lazio e in Campania, stretta in arrivo anche in Sardegna
Dopo la Lombardia, arrivano provvedimenti restrittivi in diverse regioni. In Calabria 'coprifuoco' da lunedì. Coprifuoco notturno anche in Piemonte
A Roma Campo de' Fiori, piazza Trilussa a Trastevere, piazza Madonna de' Monti, via del Pigneto e via Pesaro saranno off-limits al pubblico nei weekend, precisamente venerdì e sabato dalle 21 alle 24. Eventuali violazioni del divieto saranno punite con una multa che andrà dai 400 ai 1000 euro. Il Campidoglio sarebbe al lavoro anche su un'ordinanza anti-minimarket per evitare rischi di assembramenti nelle zone della movida con il divieto della vendita di alcolici nei giorni di venerdì e sabato, dalle ore 21.00 alle 7.00 del giorno successivo, da parte di chiunque risulti autorizzato, a vario titolo, "alla vendita al dettaglio, per asporto e anche attraverso distributori automatici e presso attività di somministrazione di alimenti e bevande".
In Campania da oggi coprifuoco dalle 23
Dal 23 ottobre e fino al 13 novembre 2020 e comunque fino all'adozione di un prossimo DPCM è fatto obbligo di chiusura di tutte le attività commerciali, sociali e ricreative dalle ore 23 alle ore 5 del giorno successivo. E' quanto si legge nell'ordinanza pubblicata firmata dal Presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, d'intesa con il Ministro della Salute, che contiene ulteriori misure di prevenzione e contenimento del contagio da Covid-19 ."Gli avventori degli esercizi di svolgimento delle attività indicate al primo periodo (commerciali, sociali e ricreative) sono tenuti a rientrare al proprio domicilio, dimora o residenza entro le ore 23:30" si legge nell'ordinanza. Dalle ore 23 alle 5 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d'urgenza ovvero motivi di salute. E' sempre consentito il rientro al proprio domicilio, dimora o residenza dal luogo di lavoro.
De Magistris: "Campania fuori controllo, intervenga il governo"
''Rivolgo un appello al Governo: assuma il coordinamento di una situazione che ormai, è sotto gli occhi di tutti, in Campania è fuori controllo. Il Governo intervenga subito con misure adeguate sul piano sanitario, sociale ed economico''. Lo chiede in un video messaggio il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a seguito dell'annuncio da parte del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, di un imminente lockdown regionale.
Coprifuoco a Milano, centri commerciali chiusi nel week end
A Milano sono entrate in vigore le nuove misure anti-Covid, fra cui ildivieto di consumare in strada dopo le 18 bevande da asporto e il coprifuoco dalle 23 alle 5 del mattino Il provvedimento è stato firmato dal governatore Attilio Fontana d'intesa con i sindaci dei capoluoghi di provincia lombardi, Anci Lombardia e Unione delle Provincie Lombarde. Il provvedimento in sintesi dispone limitazioni alle aperture delle grandi strutture di vendita e dei centri commerciali nei fine settimana, misure per prevenire l'affollamento all'interno degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e degli esercizi commerciali al dettaglio, il divieto di svolgimento delle fiere di comunità e delle sagre. In particolare "nelle giornate di sabato e domenica è disposta la chiusura delle grandi strutture di vendita nonché degli esercizi commerciali al dettaglio presenti all'interno dei centri commerciali. La disposizione di cui al precedente periodo non si applica alla vendita di generi alimentari, nonché alle farmacie e parafarmacie e altre categorie merceologiche". Rispetto alla precedente ordinanza del 16 ottobre è stato inoltre deciso che per lo sport di contatto dilettantistico restano sospese gare e competizioni locali, provinciali e regionali. Possono, invece, essere svolti gli allenamenti in forma individuale a condizione che siano osservate le misure di prevenzione dal contagio. L'ordinanza ha efficacia fino al 13novembre.
Calabria, 'coprifuoco' da lunedì
Il presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì ha firmato l'ordinanza che sancisce, per 15 giorni, a partire da lunedì e fino al 13 novembre, la sospensione delle attività scolastiche per le scuole medie e superiori, e il "coprifuoco" dalla mezzanotte alle 5 in tutta la regione per la prevenzione e la gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19. Il provvedimento era atteso da ieri, da quando si è diffusa la notizia di norme più stringenti in materia di prevenzione della pandemia. Nel provvedimento sono contemplate anche misure che riguardano strutture sanitarie e Rsa.
La didattica a distanza (Dad) nelle scuole medie e nelle scuole superiori (mentre resta in presenza in asili e scuole elementari), limitazioni alle visite negli ospedali, nelle strutture sanitarie e nelle residenze sanitarie assistite (Rsa), ed inoltre la sospensione delle visite specialistiche non urgenti.
L'ordinanza, ha reso noto Spirlì, resterà in vigore per due settimane, per essere riproposta prima del periodo natalizio in caso di nuove impennate dei contagi. Prima della firma del provvedimento, il presidente facente funzioni, in contattto con il capo della taske force regionale Coronavirus, Antonio Belcastro, ha avviato una serie di interlocuzioni istituzionali e oggi si confronterà nuovamente il ministro della Salute, Roberto Speranza. La misura si rende necessaria in considerazione dell'aumento esponenziale di casi positivi di coronavirus registrato negli ultimi giorni in Calabria, con "picchi" di oltre 100 contagi al giorno (187 nella giornata di ieri), di molto superiori alla media regionale dall'inizio dell'emergenza, con un conseguente aumento dei ricoveri, in regime ordinario ed in terapia intensiva. L'obiettivo di Spirlì, al timone della Regione Calabria da pochi giorni in seguito alla scomparsa della governatrice Jole Santelli, è quello di prevenire la diffusione del virus e quindi evitare "chiusure totali durante il periodo natalizio". Proprio in questa direzione, lo stesso Spirlì nei giorni scorsi ha emanato un'ordinanza per dichiarare tre zone rosse nel territorio regionale (Celico e Casali del Manco nel Cosentino, il campo migranti di Rosarno nel Reggino).
Misure restrittive attese anche in Sardegna
Entro 48 ore il presidente della Sardegna Solinas dovrebbe adottare provvedimenti per frenare la curva dei contagi, e cioè uno "Stop&Go" di 15 giorni per le principali attività con contestuale chiusura di porti e aeroporti.
Sicilia verso la stretta
Riunione della giunta regionale nella tarda serata di ieri. Il governo, insieme al comitato scientifico, ha valutato nuovi provvedimenti restrittivi per arginare l'incremento dei casi di Coronavirus in Sicilia, dove ieri si sono registrati 796 nuovi contagi. A quanto si apprende, le nuove misure dovrebbero riguardare le scuole superiori per le quali dal secondo al quinto anno è prevista l'adozione della didattica a distanza; i mezzi pubblici che possono essere riempiti solo per il 50% della loro capienza; i locali, la cui chiusura è fissata alle 23. Il governo inoltre avrebbe valutato il coinvolgimento dell'esercito per l'allestimento di ospedali da campo. E da oggi a Palermo vietati per tutto il fine settimana gli 'stazionamenti' nelle aree della movida, in ampie aree del centro, dalle 21 alle 5.
Piemonte: coprifuoco notturno da lunedì
Via libera al coprifuoco notturno anche in Piemonte. La decisione è stata presa nell'incontro del presidente della Regione, Alberto Cirio, con le istituzioni e le associazioni di categoria. Il coprifuoco, dalle 23 alle 5 del mattino, verrà introdotto a partire da lunedì 26 ottobre.
L'ordinanza attuale prevede la chiusura, nel fine settimana, dei centri commerciali in tutta la regioni. Rimangono aperti solo alimentari e farmacie, i generi di prima necessità. A Torino stretta sulla movida: accesso consentito, dalle 22.30 alle 5, solo a residenti e a chi si reca a far loro visita o nei locali pubblici e solo per il tempo della consumazione al tavolo e a chi fa consegne a domicilio. Chiusura anticipata alle 22.30 per le attività di vendita da asporto, diverse dagli esercizi pubblici.
Zone chiuse dalle 21 alle 6 a Genova
A Genova sono state istituite quattro zone di "alta attenzione" per cui "dalle ore 21 e fino alle ore 6 del giorno successivo è disposta la chiusura al pubblico, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private". Il provvedimento è' in vigore da stasera fino al 13 novembre. Confermate le quattro aree considerate a maggior rischio assembramento e dove si registrano i livelli più alti di contagio, che interessano i quartieri di Certosa, Sampierdarena (esclusa, tra le altre aree, anche la Fiumara) e buona parte del centro storico.