L'assessore: rimanete in casa. 250 persone in isolamento
Coronavirus: 14 contagiati in Lombardia, due in Veneto. Speranza: quarantena obbligatoria
Coronavirus, altri due casi di contagio a Padova dopo i 14 casi in Lombardia. Zaia: uno è in condizioni critiche. Contagiato un 38enne di Castiglione d'Adda che aveva cenato con colleghi tornati dalla Cina; ricoverata anche la moglie. Gli altri sono un amico e tre clienti di un bar. Il medico del contagiato ha la polmonite. Ippolito: nuova fase con casi in Italia. Ricciardi: ora il coronavirus è presente in Italia. Iss: focolaio simile in Germania contenuto in tempi brevi. A Castiglione d'Adda rinviato carnevale. Codogno chiude scuole, bar e locali
"Rispetto ai tamponi di queste ore abbiamo evidenze negative ma dall'altro abbiamo individuato 8 positività di cui 5 operatori sanitari e 3 pazienti all'ospedale di Codogno". Lo annuncia l'assessore al Welfare lombardo Giulio Gallera durante la conferenza stampa a Palazzo Lombardia, alla presenza del ministro della Sanità Roberto Speranza.
In Italia i contagi sono 16
In totale sono 14 i casi positivi di Coronavirus in Lombardia, con gli 8 nuovi segnalati nella conferenza stampa alla Regione. A questi si devono aggiungere gli altri 2 casi in Veneto, risultati positivi ai primi test.
In 10 comuni del Lodigiano misure di isolamento
"Stiamo preparando un'ordinanza che vieta ogni attivita' di aggregazione in 10 comuni del Lodigiano". Lo ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera durante la conferenza stampa in corso in questo momento. Per una settimana le persone resteranno in casa. Fra i comuni interessati Codogno, Casalpusterlengo, Maleo, Fombio, Somaglia,
Castiglione d'Adda, Bertonico, Castelgerundo, Terranova dei Passerini.
Due persone anziane contagiate a Padova
Sono stati accertati i primi due casi di contagio da Coronavirus in Veneto. Si tratta di due persone anziane, risultate entrambe positive al test effettuato nel reparto Malattie Infettive dell'Azienda Ospedaliera di Padova, dove i due pazienti sono tuttora ricoverati. I tamponi del test sono stati inviati all'Istituto Spallanzani di Roma per avere un ulteriore riscontro.
Zaia: un caso in condizioni critiche
"Per noi le analisi sono positive, stiamo aspettando la conferma dallo Spallanzani, ho parlato più volte con Borrelli oggi pomeriggio". Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, giungendo a Padova nella sede dell'Ulss 6 Euganea dopo la notizia dei due veneti positivi al Coronavirus. Zaia ha confermato che "sono due cittadini di Vo' Euganeo, uno del '42 e uno del '53, uno in condizioni critiche in terapia intensiva".
Conferenza stampa di Speranza a Milano
È in corso una conferenza stampa a Palazzo Lombardia, a Milano, per fare il punto sulla situazione dopo il riscontro dei sei contagiati lombardi dal coronavirus in regione certificati questa mattina. Vi prendono parte il ministro della Sanità Roberto Speranza, il capo del dipartimento nazionale della Protezione civile Angelo Borrelli e l'assessore al Welfare lombardo, Giulio Gallera.
Il ministro della Salute: "Misure a livello più alto"
"Mi sembra un fatto abbastanza acclarato, le misure messe in campo dall'Italia sono al più alto livello europeo, ma probabilmente anche globale. Abbiamo preso qualche critica, sia sulla questione quarantena sia sui voli, siamo gli unici in Europa a farlo e penso sia giusto: a chi portava dubbi sul piano delle relazioni diplomatiche ed economiche, ripeto che queste sono fondamentali ma la salute viene prima di tutto". E' quanto ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza.
Ordinanza del ministero della Salute
A seguito della riunione mattutina del comitato tecnico scientifico che ha approfondito le segnalazioni di nuovi casi di Coronavirus Covid-19, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha provveduto "ad emanare una nuova ordinanza", che "prevede misure di isolamento quarantenario obbligatorio per i contatti stretti, con un caso risultato positivo". L'ordinanza dispone "la sorveglianza attiva con permanenza domiciliare fiduciaria per chi è stato nelle aree a rischio negli ultimi 14 giorni, con obbligo di segnalazione da parte del soggetto interessato alle autorità sanitarie locali". È quanto fa sapere in una nota il ministero della Salute.
Ippolito: nuova fase con casi in Italia
"I casi segnalati in Lombardia sono i primi che si sono verificati sul territorio italiano e ci fanno entrare in una fase nuova". Così Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Spallanzani di Roma, a margine dei lavori della Task Force sul coronavirus che si è svolta stamani al Ministero della Salute. "Per la prima volta - precisa - siamo passati da casi di importazione a casi di circolazione locale del virus".
Ricciardi: ora è presente in Italia
Il nuovo coronavirus SarsCoV2 "è ora presente anche in Italia e la fase nuova è segnata dalla presenza di casi di trasmissione secondaria dell'infezione" come quelli rilevati in Lombardia. Lo ha affermato Walter Ricciardi, membro del Consiglio Esecutivo dell'Oms, intervenendo a 'Coronavirus - il punto' dell'Ansa. La trasmissione secondaria, ha chiarito, si determina con l'acquisizione della malattia in un soggetto non proveniente direttamente dalle aree a rischio, ovvero dalla provincia cinese di Hubei.
Iss: focolaio simile in Germania contenuto in tempi brevi
"È stato confermato dall'Istituto Superiore di Sanità il primo caso risultato positivo all'Ospedale Sacco di Milano. Per la prima volta anche in Italia si sono verificati casi di trasmissione locale di infezione da nuovo coronavirus. La Regione Lombardia in stretta collaborazione con Iss e Ministero della Salute ha avviato le indagini sui contatti dei pazienti al fine di prendere le necessarie misure di prevenzione. Un focolaio analogo si era verificato già in Germania ed è stato contenuto in tempi relativamente brevi". Lo scrive il direttore dell'Istituto Superiore di Sanità, Giovanni Rezza, sul sito dell'Iss. "Le misure di controllo adottate dal Ministero della Salute che prevedono oltre all'isolamento ospedaliero dei casi e alla quarantena dei contati, anche misure di distanziamento sociale nelle zone colpite e sono tra le più restrittive in caso di epidemia - aggiunge -. Una priorità è rappresentata dalla individuazione della fonte d'infezione sulla quale però non c'è ancora certezza. Da questo dipenderà anche la necessità di eventuali ulteriori misure. Il livello di allerta è molto alto e le autorità locali hanno già attuato importanti indagini e misure di controllo in collaborazione con tutte le Istituzioni coinvolte".
"Italiano rientrato da Cina forse non caso zero"
"Non abbiamo la certezza che l'uomo rientrato dalla Cina sia il caso zero" del contagio da coronavirus in Lombardia. Lo afferma l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, oggi in conferenza stampa a Palazzo Lombardia, in riferimento all'uomo di nazionalità italiana (non cinese come circolato questa mattina), risultato negativo al test del virus della polmonite virale partita dalla provincia cinesi di Wuhan, ma che, presumibilmente, seppur senza presentare i sintomi e senza essersi ammalato, "o forse ne è guarito" a fronte di difese immunitarie del proprio organismo, ha contagiato il 38enne di Castiglione d'Adda, che a sua volta ha 'passato' il virus alla moglie e a un parente stretto. Ora ricoverato in terapia intensiva, all'ospedale di Codogno, nel Lodigiano, il 38enne sarà "trasferito nelle prossime ore all'ospedale Sacco, insieme agli altri contagiati". Il 38enne lavora all'Unilever di Casalpusterlengo, e le sue condizioni sono definite "gravi". I due uomini, accomunati da rapporti di lavoro oltre che di amicizia, si sono incontrati "5-6 volte dopo il rientro dalla Cina" del dipendente della Mae di Fiorenzuola d'Arda (Piacenza), riferisce Gallera, che, parla di incontri avvenuti "in un locale a Codogno", e non a Milano come circolato questa mattina. Sono inoltre "149 le persone" che hanno avuto contatti con i contagiati, dice ancora Gallera, che, tornando all'episodio del 38enne del Lodigiano, dapprima rimandato a casa dal pronto soccorso di Codogno, precisamente il 18 febbraio, dove si è ripresentato il giorno seguente, e ricoverato "per stato febbrile e insufficienza respiratoria", sottolinea, per ben due volte, che la moglie del 38enne ha riferito che il marito aveva incontrato l'amico rientrato dalla Cina, "solo dopo ripetute insistenze dei sanitari". La donna, fra l'altro, è incinta.
Il medico di base del contagiato ha la polmonite
Il medico di base del 38enne positivo al Coronavirus è ricoverato in ospedale con la polmonite. A quanto si apprende, il dottore sarebbe ricoverato a Milano.
Uomo tornato da Cina ha avuto influenza
L'uomo rientrato dalla Cina che potrebbe essere il 'portatore' del coronavirus nel Lodigiano, aveva una sindrome influenzale quando ha incontrato il 38enne a cena. Secondo quanto si apprende, l'uomo ora ricoverato al Sacco e risultato negativo ai test è tornato in Italia con un volo della China Airlines il 21 gennaio. Tra il 1 e l'8 di febbraio avrebbe accusato i sintomi influenzali e in quel periodo avrebbe incontrato il 38enne di Codogno.
Tre contagiati sono pensionati clienti di un bar
Oltre al 38enne e a sua moglie, sarebbero tre pensionati, clienti di un bar di Castiglione d'Adda e il figlio del titolare dell'esercizio gli altri quattro positivi al Coronavirus. Secondo quanto apprende l'Ansa il figlio del titolare aveva giocato a calcetto con il 38enne, mentre gli altri tre sono solo clienti del bar e non sarebbero mai entrati in contatto diretto con lui.
"Tutti contagiati vanno al Sacco"
"Tutte le persone positive sono portate al Sacco quando sono in grado": lo ha spiegato l'assessore al Welfare Giulio Gallera alla conferenza stampa per fare il punto sul coronavirus. Il paziente ricoverato in terapia intensiva a Codogno (Lodi) dovrebbe venire spostato nel primo pomeriggio.
Genitori del 38enne: nostro figlio gravissimo
"Nostro figlio è gravissimo". Lo affermano i genitori del 38enne contagiato, parlando a Fanpage.it. "Domenica ha cominciato a non stare bene, lunedì mattina ha chiamato il medico di base che ha riscontrato una influenza, nella notte è peggiorato e al mattino si è recato in pronto soccorso dove hanno riscontrato una polmonite", spiega la madre, "dopo due ore non stava bene ed è tornato al pronto soccorso dove l'hanno ricoverato poi è peggiorato e l'hanno intubato". "Ogni tanto chiamiamo la rianimazione e ci danno qualche informazione" aggiunge. I genitori, a cui non sono stati ancora fatti i tamponi, spiegano: "Noi stiamo bene, non abbiamo nessun sintomo. Ma non possiamo proprio dire che stiamo bene, è un'eresia. Ci hanno detto di non uscire e di non fare entrare nessuno".
Al Sacco di Milano un positivo, altri 5 a Codogno
Tra i casi positivi al Coronavirus all'ospedale Sacco di Milano, a quanto si apprende, in questo momento si trova ricoverata solo la moglie del 38enne. Gli altri 5 casi positivi sono ricoverati a Codogno. Al Sacco si trova anche il 'caso indice' che è risultato negativo ai test ma è la persona rientrata dalla Cina con cui ai primi di febbraio il 38enne ha cenato più volte. L'obiettivo della Regione è comunque quello di portare tutti al Sacco il prima possibile.
250 persone in isolamento
A oggi abbiamo un numero cospicuo di persone su cui stiamo intervenendo, a oggi circa 250 persone sono in isolamento e a cui faremo il tampone". Lo ha spiegato l'assessore regionale al welfare Giulio Gallera. Tra i 250 messi in isolamento, 149 sono infermieri, medici, familiari e persone entrate in contatto diretto con il 38enne ricoverato a Codogno. Poi ci sono i dipendenti che lavorano nella sua ditta e che hanno avuto contatto diretto con lui. "Stiamo mettendo a fuoco - ha aggiunto Maria Gramegna, della direzione generale Welfare - anche quelli con cui aveva fatto sport nei giorni precedenti".
Donna in isolamento a Piacenza
È ricoverata in isolamento nel reparto di Malattie Infettive dell'Ospedale di Piacenza una donna, sintomatica, collega del paziente positivo al coronavirus alla Unilever di Lodi. Lo afferma la Regione Emilia-Romagna in una nota. Di questa paziente è atteso l'esito del tampone esaminato presso il laboratorio di riferimento regionale del Sant'Orsola.
Si invitano i cittadini della zona a rimanere in casa
"Si invitano tutti i cittadini di Castiglione d'Adda e di Codogno, a scopo precauzionale, a rimanere in ambito domiciliare e ad evitare contatti sociali": questo è l'invito dell'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera, dopo i casi di Coronavirus nel Lodigiano. "Per coloro che riscontrino sintomi influenzali o problemi respiratori - ha aggiunto Gallera - l'indicazione perentoria è di non recarsi in pronto soccorso ma di contattare direttamente il numero 112 che valuterà ogni singola situazione e attiverà percorsi specifici per il trasporto nelle strutture sanitarie preposte oppure ad eseguire eventualmente i test necessari a domicilio". "È attiva da ieri sera - ha spiegato l'assessore - una task force regionale che sta operando in stretto contatto con il Ministero della Salute e con la Protezione Civile. La maggior parte dei contatti delle persone risultate positive al Coronavirus è stata individuata e sottoposta agli accertamenti e alle misure necessarie".
Codogno chiude scuole, bar e locali
Il sindaco di Codogno, con due diverse ordinanze, ha disposto per il pomeriggio di oggi e per la giornata di domani la chiusura delle scuole e, "almeno fino a domenica", di tutti "gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, di pubblico intrattenimento ed i luoghi di ritrovo ed assembramento del pubblico" come discoteche, sale da ballo, sale giochi e impianti sportivi. la misura, ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici Severino Giovannini, è stata presa in via precauzionale.
A Castiglione d'Adda rinviato il carnevale
C'è "preoccupazione ma non ci sono situazioni drammatiche" a Castiglione d'Adda (Lodi) dove risiedono i genitori dell'uomo contagiato dal Coronavirus. Lo spiega il vicesindaco, Stefano Priori, il quale ha reso noto che sono stati sospesi i festeggiamenti per il carnevale e che è allo studio la chiusura delle scuole. Nel paese della Bassa lodigiana che ha circa 4600 abitanti è stato diffuso un invito a non uscire di casa.
Si valutano strutture per quarantena
"La protezione civile sta cercando di individuare un albergo, una caserma o una struttura militare per mettere tutte le persone in quarantena". Lo ha detto l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, di comune accordo con quello alla Protezione Civile, Pietro Foroni, questa mattina in conferenza stampa annunciando la necessità di luoghi "civili
o militari" da predisporre per grandi quantità di persone da mettere in isolamento. Al momento sono 250 quelle già individuate - che oggi faranno il tampone - per ricostruire i loro movimenti, ma il numero potrebbe lievitare se, a catena, queste altre hanno avuto contatti con molte altre.
Sindaco Casalpusterlengo diffonde vademecum prevenzione
Il sindaco di Casalpusterlengo, Elia Delmiglio, poco più di 15mila abitanti in provincia di Lodi, su Facebook ha pubblicato il vademecum del ministero della Salute da seguire per evitare la diffusione del contagio di coronavirus. Anche Delmiglio, infatti, è stato convocato in Regione Lombardia insieme ai primi cittadini di Castiglione d'Adda e Codogno. Si tratta di dieci semplici regole, dal lavarsi spesso le mani all'usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si assistono persone malate.- In una nota, diffusa anche sul sito del Comune di Casalpusterlengo, si legge: "Un ragazzo 38enne ricoverato in terapia intensiva all'ospedale di Codogno è risultato positivo al test del coronavirus. Sono in corso le controanalisi a cura dell'Istituto Superiore di Sanità. Al momento gli accessi al Pronto Soccorso all’Ospedale di Codogno, a livello cautelativo, sono attualmente interrotti. Le persone che sono state a contatto con il paziente sono in fase di individuazione e sottoposte a controlli specifici e alle misure necessarie. Seguiranno aggiornamenti".
Fontana: allo studio innalzamento misure
"Con il ministro Speranza cercheremo di capire se si debbano alzare ulteriormente le misure o le precauzioni o se possono essere sufficienti quelle prese. Abbiamo in mente certamente una serie di misure che andremo a proporre al ministro". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. "Bisogna essere seri nell'affrontare l'emergenza ma non bisogna diffondere il panico - ha spiegato Fontana -. Nessuno pensa di chiudere le città, ma dovremo fare valutazioni sui locali pubblici e sugli eventi che si verificano in quel territorio. Già alcuni sindaci hanno sospeso le attività sportive. Bisogna essere prudenti e tranquilli, sono soltanto misure che hanno il significato di evitare ogni tipo di rischio".
Piano per evitare contagio medico famiglia
Il medico di famiglia che visita un paziente con sintomi sospetti da COVID-19 dovrà essere dotato di sistema di sicurezza: mascherine FPP2 e FPP3, tuta e occhiali (forniti dall'Asl) per evitare di diventare lui stesso soggetto contaminante. Nel caso in cui abbia visitato un paziente risultato poi positivo senza sistema di sicurezza, dovrà essere messo lui stesso il quarantena. A illustrare la dinamica da mettere in campo - già all'attenzione della task force del ministero - è Silvestro Scotti, segretario della Fimmg.
Burioni: occorre quarantena per chiunque torni dalla Cina
Le ultime notizie mi portano a ripetere per l’ennesima volta l’unica cosa importante. Chi torna dalla Cina deve stare in quarantena. Senza eccezioni. Spero che i politici lo capiscano perché le conseguenze di un errore sarebbero irreparabili". Lo scrive su Facebook Roberto Burioni, commentando il caso del 38enne contagiato in Lombardia.
Conte: no panico, siamo a massima precauzione
"Da subito abbiamo adottato una linea di massima precauzione, questo ci consente di scacciare via qualsiasi allarmismo sociale e qualsiasi panico. Dovete fidarvi delle indicazioni ufficiali del ministero della Salute". Cosi' il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a Bruxelles per il Consiglio europeo. "Siamo già a livello di massima precauzione", aggiunge. "E' stato predisposto un trattamento di isolamento per tutti coloro che sono venuti a contatto" con i tre nuovi contagiati nel Lodigiano.
Sei sotto monitoraggio a Genova, test negativo
"Test negativi per i casi all'esame del Policlinico San Martino. Ci sentiamo tra poco in diretta per ogni informazione. Teniamo alta la guardia con serietà". Lo ha annunciato su Fb la vicepresidente e assessore alla sanità della Regione Liguria, Sonia Viale. Nel nosocomio genovese erano stati ricoverati quattro cittadini cinesi, un padre e tre bambini, tutti della stessa famiglia tornata il 15 febbraio da una zona della Cina particolarmente colpita dal coronavirus.