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Coronavirus

Misura anti-covid disattesa

Covid-19: Liguria da oggi arancione, ma i ristoranti restano aperti. Pienone di francesi in Riviera

Non potendo festeggiare San Valentino in patria, i francesi hanno valicato la frontiera. "Se ci multeranno noi impugneremo e faremo ricorso" dice una ristoratrice di Genova. Il questore di Imperia: "Una sconfitta per tutti". Decine di clienti e gestori identificati, multe da 400 euro

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Molti ristoranti della Riviera ligure di Ponente, soprattutto a Ventimiglia, hanno tenuto aperto nel giorno di San Valentino nonostante l'intera Liguria sia stata collocata in 'zona arancione' col divieto di apertura per ristoranti e bar.

I locali hanno fatto il pienone, soprattutto da parte dei clienti francesi che, non potendo celebrare la festa degli innamorati in Francia, hanno valicatola frontiera. Qualcuno si è spinto fino a Sanremo. A Ventimiglia il ristorante 'Pasta e Basta', del quartiere Marina San Giuseppe, ha cambiato l'insegna in "Adesso Basta".

"Avevamo preparato tutto per la festa di San Valentino, anche per questo abbiamo deciso di tenere aperto" dice lo chef stellato Ivano Ricchebono, che ha fatto il tutto esaurito nel suo  ristorante a Genova. "Qualcuno ha disdetto perché non se la sentiva, altri invece hanno deciso di venire. E abbiamo fatto il sold out". Altri ristoranti genovesi hanno deciso di tenere aperto: "Abbiamo avuto il sostegno della gente e di tutta la filiera a partire dai fornitori - ha detto una ristoratrice - e se ci multeranno noi impugneremo e faremo ricorso".

Sono almeno 4 i ristoranti del capoluogo che hanno deciso di servire i clienti al tavolo nonostante i divieti. Molti di loro avevano già acquistato generi alimentari per il giorno di San Valentino, pensando che la zona arancione partisse da domani. Ieri, è arrivato da Firenze Momi El Hawi, tra i promotori del comitato nazionale #IoApro, pronto a offrire assistenza agli esercenti che hanno deciso di tenere aperto, ma anche ai clienti in caso di multa.

Questore di Imperia: "E' una sconfitta per tutti"
"I ristoratori hanno avuto poco più di 24 ore per adeguarsi al passaggio da zona gialla ad arancione. Per questo, prevedendo la loro possibile protesta abbiamo cercato in tutti i modi di dissuadere. Il nostro intervento, comprese le polizie locali, c'è stato per numerosi casi e rappresenta una sconfitta per tutti". Lo ha detto il questore di Imperia, Pietro Milone, sull'apertura massiccia dei ristoranti a Ventimiglia, uno solo a Sanremo (a quanto risulta al momento). Sono decine i clienti che vengono identificati, assieme ai gestori dei ristoranti, per i quali si profila una multa da 400 euro, ridotta a 280 se pagata entro 5 giorni.

La massiccia presenza di francesi si spiega col fatto che, pur non potendo entrare senza tampone "negativo", i controlli vengono effettuati solo 'a campione'.

Oggi cambiano colore anche Toscana e Abruzzo e la provincia autonoma di Trento
Le nuove ordinanze del ministro Speranza collocano Abruzzo, Liguria, Toscana e la provincia di Trento -tutte con un Rt superiore a 1 anche nel limite inferiore e dunque compatibile con uno 'scenario 2' - in zona arancione a partire da oggi.

Chiusi bar e ristoranti anche a pranzo (resta consentito solo l'asporto fino alle 18 e la consegna a domicilio), non si può uscire dal proprio comune di residenza e non si possono neanche riaprire gli impianti da sci, laddove era previsto. Anche se nei giorni scorsi, il governatore del Veneto, Luca Zaia, e quello della Lombardia, Attilio Fontana, hanno firmato un'ordinanza con la quale si stabilisce la riapertura delle piste da martedì 15. Il Cts ha oggi rimarcato che "non ci sono più le condizioni per riaprire gli impianti da sci, decide la politica".  Nel pomeriggio odierno, il governatore del Friuli Venezia Giulia, Fedriga, ha firmato l'ordinanza con cui apre- anche agli sciatori amatoriali- gli impianti nelle stazioni e nei comprensori sciistici dal 19 febbraio.

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