Indagine sulla gestione della pandemia
Coronavirus Usa, Fauci audito in commissione Congresso: "Non abbiamo chiuso abbastanza"
La differenza tra la situazione in Europa e quella, più drammatica, negli Stati Uniti sarebbe legata ai tempi del "lockdown": l'America avrebbe riaperto "troppo presto". Lo sostiene l'immunologo Anthony Fauci, nel corso dell'audizione davanti alla commissione speciale del Congresso, che indaga sulla risposta alla pandemia dell'amministrazione Trump. "Non abbiamo chiuso abbastanza - ha spiegato - e abbiamo aperto troppo presto".
"Nei paesi europei mentre il virus si diffondeva è stato realmente messo in lockdown il 95% delle attività sociali, mentre negli Stati Uniti circa il 50%" ha precisato Fauci. "E quando abbiamo riaperto il Paese di nuovo - ha aggiunto -soprattutto negli Stati del sud abbiamo visto 50 mila, 60 mila,70 mila nuovi casi al giorno".
Il virologo è "cautamente ottimista" riguardo l'arrivo del vaccino. "Speriamo - ha aggiunto - che tra fine autunno e inizio inverno potremo avere un vaccino sicuro ed efficace". La scadenza indicata dall'immunologo è diversa da quella su cui punta il presidente Donald Trump, che ha chiesto la disponibilità del vaccino per ottobre, prima delle elezioni del 3 novembre.
"Spero Russia e Cina testino i loro vaccini"
"Spero che Russia e Cina testino i loro vaccini prima di distribuirli" ha poi detto l'immunologo. "Penso - ha spiegato - che la notizia di un vaccino pronto per essere distribuito prima di testarlo sia come minimo problematico".
Secondo la Cnn, la Russia vuole essere la prima al mondo ad approvare un vaccino anti-Covid. Il siero, creato dal Gamaleya Institute di Mosca, potrebbe essere disponibile entro le prossime due settimane. Fauci ha spiegato che il modo di procedere degli Stati Uniti è "rapido" ma "prudente". Trentamila persone saranno sottoposte al test per verificare la sicurezza e l'efficacia del vaccino, la cui distribuzione potrebbe avvenire tra fine autunno e inizio inverno.
L'accusa di Clyburn in Congresso: "In Usa catastrofe sanitaria"
"L'America è nel mezzo di una catastrofe sanitaria". Così James Clyburn, il presidente della commissione, ha aperto l'audizione in cui, oltre a Fauci, è stato convocato il direttore dei Cdc (Centri di controllo e prevenzione delle malattie) Robert Redfield. "Per migliorare la nostra risposta - ha aggiunto - dobbiamo identificare e correggere gli errori del passato, specie quelli in corso".
Clyburn ha quindi criticato le pressioni della Casa Bianca per riaprire il Paese ancora alle prese con la pandemia e di aver ostacolato il lavoro dei suoi esperti. "Il risultato è che il virus è ora fuori controllo", ha incalzato, chiedendo che l'amministrazione Trump "vari immediatamente un piano nazionale basato sulla scienza, e non sulla politica". "Non dobbiamo aspettare di veder morire altri 150 mila americani", ha concluso Clyburn, spiegando che "se non si agisce rapidamente altri 150 mila morti sono una possibilità reale".
"L'obiettivo di oggi è semplice: sentire i nostri maggiori esperti sui passi necessari per mettere fine alla morte non necessaria di altri americani. A quasi sei mesi dall'inizio dell'epidemia, il governo non ha ancora sviluppato una strategia nazionale per proteggere il popolo americano. Dobbiamo correggere gli errori passati e, soprattutto, quelli in corso" ha concluso Clyburn.
Trump si difende: "Facciamo più tamponi al mondo"
Gli Usa hanno più casi dell'Europa perché "fanno molti più test di ogni altro Paese al mondo, se facessimo pochi o cattivi test avremmo pochissimi casi". Così il presidente Usa si è difeso su Twitter dalle accuse pronunciate ida Clyburn. "La nostra massiccia capacita' di effettuare test, invece che essere lodata viene usata dai media corrotti e dai loro partner della sinistra radicale-non fa niente, come punto di disprezzo", ha attaccato Trump. "I tamponi e quello che abbiamo fatto cosi' rapidamente viene usato come un'arma dalle fake news. Che tristezza!", ha concluso.