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Coronavirus

L'emergenza in Italia

Coronavirus: quasi 3mila nuovi casi e 602 morti, aumentano i guariti (+1.695)

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Ad oggi il totale delle persone attualmente positive è di 104.291 (+675 rispetto a ieri), i casi accertati in Italia sono 162. 488 (+2.972), i guariti sono 37.130 ( +1.695), i decessi 21.067 (+602). Lo annuncia il capo della Protezione civile Angelo Borrelli nell'aggiornamento quotidiano sul coronavirus. 



L'analisi
Complessivamente 162.488 persone in Italia sono risultate positive al coronavirus finora, 2.972 in più rispetto al consuntivo di ieri. Attualmente sono 104.291 le persone positive, con un incremento di 675 rispetto a ieri quando l'aumento era stato di 1.363 unità. Sono 37.130 le persone guarite, con un aumento di 1.695 unità rispetto a ieri. I deceduti sono 21.067, 602 in più rispetto al dato complessivo alla data di ieri, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l'Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. I ricoverati con sintomi sono ora 28.011, quelli e in terapia intensiva 3.186. In isolamento domiciliare 73.094 persone. I tamponi effettuati in totale sono 1.073.689. L'incremento degli attualmente positivi è il più basso dallo scorso 10 marzo.

Accanto ai disabili
 "Colgo l'occasione per ricordare quanto sia importante il tema della disabilità e voglio sottolineare che la Protezione civile è accanto ai disabili anche in questa emergenza". Lo ha detto il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli nel corso del punto stampa quotidiano.

Grazie a Sassoli
"Ringrazio il presidente del Parlamento europeo David Sassoli per le belle parole avute oggi nei confronti dei volontari della Protezione Civile, ha definito il nostro volontariato come il cuore pulsante dell'Italia più bella, una risorsa a cui non possiamo rinunciare. E' proprio così e lo ringrazio per aver voluto ricordare i nostri volontari". Lo ha detto Angelo Borrelli.

Isolamento domiciliare
"Prosegue il calo sulla pressione delle strutture ospedalieri, ad oggi sono 3.186 i pazienti in terapia intensiva, sono 74 in meno rispetto a ieri, mentre il numero dei ricoverati con sintomi è di 28.011 con una diminuzione di 12 rispetto a ieri, la maggior parte dei pazienti è in isolamento domiciliare e sono 73094, il 70% dei pazienti positivi". 

Donazioni
Ad oggi sul conto corrente della protezione civile "sono state raccolte donazioni per 122.511.065 euro, circa 26 milioni dei quali già spesi per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale e ventilatori". 

Migranti
"Sui migranti, come ho già detto, ho nominato soggetto attuatore il capo dipartimento delle libertà civili e immigrazione. Lo ringrazio, sta lavorando per individuare quelle che sono le soluzioni sia per la possibilità di fare le quarantene sulle navi che per trovare delle aree a terra. Siamo in una fase di valutazione delle misure da mettere in campo, per cui anche quelle notizie emerse in queste ore relativo all'utilizzo di una specifica nave, sono ancora al vaglio del soggetto attuatore. Per quanto riguarda il caso della Alan Kurdi stiamo ancora facendo una valutazione".

Sopravvivenza in terapia intensiva al 65%
"La situazione delle terapie intensive è in miglioramento, grazie alla collaborazione con la Lombardia abbiamo fatto un paragone: i ricoverati in quella regione sono stati nelle ultime 4 settimane 3.862, i dimessi 1.296, i degenti sono ancora 1.240, con il 65% di sopravvivenza. Nel Lazio in un lasso di tempo simile sono stati 424 i ricoverati in terapia intensiva, un quarto dimesso e un quarto ancora degente. Sopravvivenza al 65%, la stessa". Così Massimo Antonelli del Comitato tecnico scientifico (Cts), in conferenza stampa alla Protezione civile. "Ciò vuol dire che il grosso impatto per l'emergenza in Lombardia c'è stato sulle terapie intensive - ha commentato Antonelli -. Le misure di contenimento hanno ridotto il flusso verso le terapie intensive in altre aree. La severità della condizione dei malati è però simile, a prescindere dai numeri diversi nelle regioni. Conclusione: le misure hanno funzionato per contenere l'impatto in singole regioni e i pazienti, indipendentemente da dove si trovino, con le terapie intensive raggiungono un tasso di sopravvivenza di tutto rispetto".

In Itali 162.488 casi totali
Ad oggi, in Italia sono stati 162.488 i casi totali. Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 32.363 in Lombardia, 13.778 in Emilia-Romagna, 13.055 in Piemonte, 10.736 in Veneto, 6.352 in Toscana, 3.466 in Liguria, 3.095 nelle Marche, 4.022 nel Lazio, 3.094 in Campania, 2.082 nella Provincia autonoma di Trento, 2.552 in Puglia, 899 in Friuli Venezia Giulia,  2.071 in Sicilia, 1.800 in Abruzzo, 1.564 nella Provincia autonoma di Bolzano, 622 in Umbria, 900 in Sardegna, 816 in Calabria, 559 in Valle d'Aosta, 265 in Basilicata e 200 in Molise. Sono 37.130 le persone guarite. I deceduti sono 21.067, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l'Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.

Task force sta lavorando bene
"Oggi c'è stata un'altra riunione, la task force sta lavorando con grande impegno: non sarebbe però corretto fare rivelazioni sulle sue attività. Sarà il presidente della task force cosa comunicare, quando e come. Il suo lavoro è a beneficio del presidente del Consiglio dei ministri e del governo che dovrà poi prendere le sue decisione". Lo ha detto il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, alla conferenza stampa quotidiana al Dipartimento.

Comitato esperti dà il suo contributo
"Il comitato di esperti fornirà il proprio contributo nei tempi necessari per consentire di prendere le ulteriori decisioni da parte del governo. Non può che essere il governo e il presidente del Consiglio a prendere le decisioni". Lo ha detto il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, alla conferenza stampa quotidiana al Dipartimento. "La pandemia - ha spiegato - ha dimostrato a livello mondiale che bisogna dare una risposta sui diversi settori della nostra vita: non solo l'aspetto sanitario, l'operatività, ma anche la parte sociale e economica. La scelta del governo di nominare questo comitato è stata giusta: sono questioni che attengono interessi essenziali della nostra collettività che devono essere decisi al massimo livello, con un coordinamento con le Regioni", ha concluso Borrelli.

Anziani a casa?
​"Noi da un punto di vista temporale non abbiamo elementi per dare una data precisa. Ma vale la considerazione che quando parliamo di anziani parliamo della fascia di popolazione più fragile, e che in ospedale sono quelli che tuttora pagano il prezzo maggiore. Avere verso questa fetta della popolazione una tutela maggiore è senz'altro indicato. Fino a dicembre chi può dirlo, bisogna vedere l'andamento dei prossimi mesi". Così Massimo Antonelli, direttore del dipartimento emergenza e rianimazione del policlinico Gemelli e membro del Comitato tecnico-scientifico, al punto stampa in Protezione civile, commentando le parole della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Vacanze estive
"Sulle vacanze estive credo che nessuno sappia rispondere". Così in conferenza stampa il capo della Protezione civile Angelo Borrelli.

Sinergia ospedali - territorio
"All'esame del Cts c'è un piano che prevede il coinvolgimento e il rafforzamento della medicina territoriale. La sinergia che deve esserci tra ospedali e territorio è la chiave di volta per il futuro per tutelare quella porzione di popolazione che ha bisogno di tutela costante, duratura, senza passi indietro". Lo dice Massimo Antonelli, membro del Comitato tecnico-scientifico, rispondendo a una domanda durante il quotidiano punto stampa alla Protezione civile sull'emergenza coronavirus.

Il virus non è diventato meno aggressivo
"Non credo che il virus sia diventato meno contagioso, piuttosto che abbiano funzionato le misure di contenimento". Lo ha detto il direttore del dipartimento Emergenza e Rianimazione del Policlinico Irccs Gemelli di Roma e membro del Comitato tecnico scientifico, Massimo Antonelli, in conferenza stampa
sul coronavirus alla Protezione civile.
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