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Coronavirus

Il punto sull'epidemia

Coronavirus, Borrelli: da ieri 1.984 nuovi casi, 431 decessi, 1.677 guariti

Il dato sulle vittime indica l'incremento più basso dal 18 marzo. E calano ancora, per il nono giorno consecutivo, i ricoveri in terapia intensiva. Richeldi (Cts): trend ormai affidabile, le misure funzionano

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I dati aggiornati in Italia e nel mondo

Il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, comunica gli ultimi dati sull'epidemia nel corso del punto stampa giornaliero

Sono complessivamente 102.253 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento di 1.984 rispetto a ieri. Sabato l'incremento era stato di 1.996.

Calano ancora per il nono giorno consecutivo i ricoveri in terapia intensiva. Sono 3.343 i pazienti nei reparti, 38 in meno rispetto a ieri. Di questi,1176 sono in Lombardia, 2 in meno rispetto a ieri. Dei 102.253 malati complessivi, 27.847 sono ricoverati con sintomi, 297 in meno rispetto a ieri - e 71.063 sono quelli in isolamento domiciliare.

34.211 le persone guarite, 1.677 più di ieri. Sabato l'aumento dei guariti era stato di 2.079.

19.899 le vittime, con un aumento rispetto a ieri di 431. E' l'incremento più basso dal 18 marzo. Ieri l'aumento era stato di 619.

Il numero dei contagiati totali dal coronavirus in Italia - compresi morti e guariti - è di 156.363, con un incremento rispetto a ieri di 4.092.

Il punto per Regione
Dai dati emerge che sono 31.265 i malati in Lombardia (1.007 in più rispetto a ieri), 13.672 in Emilia-Romagna (+177), 12.505 in Piemonte (+335), 10.729 in Veneto (-20), 6.162 in Toscana (+170), 3.333 in Liguria (0), 3.114 nelle Marche (+117), 3.817 nel Lazio (+87), 3.057 in Campania (+55), 2.082 a Trento (+18), 2.452 in Puglia (+50), 1.326 in Friuli Venezia Giulia (+56), 2.030 in Sicilia (+29), 1.742 in Abruzzo (+18), 1.515 nella provincia di Bolzano (+246), 687 in Umbria (-36), 903 in Sardegna (+15), 795 in Calabria (+3), 588 in Valle d'Aosta (-2), 277 in Basilicata (-4), 202 in Molise (+9).

Quanto alle vittime, se ne registrano 10.621 in Lombardia (+110), 2.564 in Emilia-Romagna (+83), 1.729 in Piemonte (+196), 856 in Veneto (+25), 495 in Toscana (+28), 749 in Liguria (+15), 700 nelle Marche (+11), 279 nel Lazio (+6), 242 in Campania (+4), 293 nella provincia di Trento (+9), 260 in Puglia (+7), 195 in Friuli Venezia Giulia (+10), 163 in Sicilia (+9), 212 in Abruzzo (+6), 205 nella provincia di Bolzano (+5), 52 in Umbria (0), 73 in Sardegna (0), 66 in Calabria (0), 112 in Valle d'Aosta (+5), 18 in Basilicata (+1), 15 in Molise (+1).

Borrelli: firmata ordinanza assistenza migranti soccorsi
"Ho firmato un'ordinanza per l'assistenza sanitaria e sorveglianza dei migranti soccorsi in mare o che hanno raggiunto il nostro territorio attraverso sbarchi autonomi. E' un provvedimento necessario dopo quello interministeriale dei giorni scorsi secondo il quale i nostri porti non sono sicuri" ha detto il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli. "E' un provvedimento applicato per la prima volta e per i 156 migranti che sono attualmente sulla nave Alan Kurdi".

Richeldi (Cts): oggi il calo più consistente del numero dei ricoveri, -297
Oggi si registra il calo più consistente nel numero di persone ricoverate: sono meno 297 rispetto a ieri, per un totale di 2.784. E' una settimana che si registra il calo, con numeri altalenanti, ma il dato di oggi - ha spiegato il professor Luca Richeldi, pneumologo del Policlinico Gemelli e membro del Comitato tecnico-scientifico, costituisce un segnale molto incoraggiante.

Trend ormai affidabile, le misure funzionano
"Il trend è ormai affidabile. Mettendo insieme la riduzione dei ricoverati, dei pazienti nelle terapie intensive e del numero dei deceduti, possiamo affermare che le misure adottate e prorogate stanno avendo un impatto su questo virus" ha detto Luca Richeldi.

Più positivi perché stiamo effettuando più test
"Vorrei dare cautela sull'interpretazione del totale dei positivi, è molto dipendente dal numero dei test effettuati, che sta aumentando di giorno in giorno. E' un dato confortante, che va nella direzione giusta". ha concluso lo pneumologo.

Superata in Italia soglia del milione di tamponi 
Superata in Italia la soglia del milione di tamponi per accertare la positività o meno al coronavirus. Ad oggi, stando ai dati comunicati dal capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Angelo Borrelli, i tamponi effettuati sono un milione 10 mila e 193, con un incremento di 46.720 rispetto a ieri.

Dati mortalità: ultra 70enne l'83% dei deceduti
Secondo i dati sull'epidemia da Coronavirus analizzati dall'Istituto Spallanzani di Roma, nel complesso, l’83,4% dei decessi si registra tra persone di età superiore ai 70 anni. In base ai dati disponibili all’11 aprile, relativi ad un totale di 17.916 decessi, il sistema di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità ha rilevato, a fronte di una media complessiva del 12,5%, un tasso di letalità dello 0,1% per i casi di età compresa tra 0 e 9 anni e tra i 20 e i 29 anni, dello 0,4% tra i 30 e i 39 anni, dello 0,9% tra i 40 e i 49 anni, del 2,5% tra i 50 e i 59 anni, del 9,2% tra i 60 e i 69 anni, del 23,8% tra i 70 e i 79, del 31,6% tra gli 80 e gli 89 anni, del 26,3% per gli ultraottantenni.

Il primo fattore di rischio che può rendere severi, critici o fatali gli effetti dell’infezione è quello dell’età. L’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità sui 16.654 pazienti deceduti al 9
aprile evidenzia un’età media di 78 anni, con una larga prevalenza (67,1%) di persone di sesso maschile. L’infezione inoltre colpisce con maggiore severità i pazienti che presentano qualche comorbilità: l’analisi di un campione di 1.453 persone decedute per le quali è stato possibile analizzare le cartelle cliniche evidenzia che il 3,5% non aveva, al momento della diagnosi di positività, alcuna patologia pre-esistente; il 14,8% presentava una patologia, il 20,7% presentava due patologie, il 61% presentava tre o più patologie. Tra le patologie pregresse più frequentemente osservate nei pazienti deceduti, il 69,9% soffriva di ipertensione, il 31,8% di diabete di tipo 2, il 28% di Cardiopatia ischemica, il 23,1% di insufficienza renale cronica, il 22,6% di fibrillazione atriale, il 17,6% di BPCO (Broncopneumopatia cronica ostruttiva).

Tra i 16.654 pazienti deceduti al 9 aprile, 197 (1,2%) avevano meno di 50 anni, 44 (0,3%) meno di 40 anni. Tra questi ultimi 29 presentavano gravi patologie pre-esistenti, di 7 non si hanno informazioni cliniche, e 8 non presentavano patologie di rilievo. I dati che vengono dai pazienti italiani sono sostanzialmente concordanti con quelli che emergono da una recente ricerca condotta negli Usa dal Cdc (Center for Disease Control) su oltre 120.000 pazienti positivi, e dalla quale emerge che il 37,6% dei pazienti avevano una qualche comorbilità, e che questa tipologia di pazienti rappresentava il 78% di tutti i pazienti ricoverati in terapia intensiva.

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