TECH
Shenzhen
Coronavirus, Foxconn inizierà a produrre mascherine chirurgiche
Molte grandi società che operano in Cina in diversi settori iniziano a produrre anche mascherine per combattere la diffusione del coronavirus, fenomeno che paralizza buona parte dell'industria cinese
"Vi aggiorneremo sulla situazione della città. La nostra società proteggerà i diritti e gli interessi lavorativi di tutti. Per quanto riguarda la data del felice ritorno a Shenzhen, attendete nuove indicazioni". La richiesta rappresenta il tentativo di uno dei più importanti fornitori di Apple, nonché di una fetta importante dell'industria elettronica, di contenere la diffusione del coronavirus, che sta paralizzando buona parte dell'industria cinese. La principale base produttiva degli iPhone, di cui Foxconn è il principale fornitore, si trova più a nord, nella città di Zhengzhou, ma nella città di Shenzhen si trova il suo quartier generale in Cina e la maggior parte dei suoi dipendenti che lavorano lì arrivano da altre città. Hon Hai, che ha sede a Taiwan, ha già tagliato le stime di crescita per il 2020 a causa del coronavirus.
Produrre mascherine contro il coronavirus
Foxconn ha inoltre annunciato sul suo sito ufficiale sul social media WeChat l'inizio della produzione di mascherine protettive chirurgiche nello stabilimento di Loghua Park a Shenzhen. L'obiettivo di Foxconn sarebbe quello di produrre maschere per proteggersi dal coronavirus al ritmo di 2 milioni di unità al giorno, una capacità che raggiungerà entro la fine del mese di febbraio.
"Le maschere per il viso sono ora l'equipaggiamento standard nella nostra lotta contro l'epidemia", ha affermato Foxconn sul suo sito ufficiale sul social media WeChat. "Ogni secondo conta in questa battaglia, prima possiamo garantire un approvvigionamento di questi beni, prima possiamo fermare l'epidemia, salvare vite umane e superare questi momenti difficili". Foxconn ha anche precisato che le maschere anticoronavirus saranno inizialmente destinate all'uso interno per i suoi centinaia di migliaia di dipendenti, la maggior parte dei quali lavora in Cina.
Operazioni simili sono state annunciate anche da altre grandi società che operano in Cina in altri settori, come SAIC-GM-Wuling Automobile, una joint venture tra General Motors e due società cinesi, la quale modificherà 14 linee di produzione per arrivare a costruire 1,7 milioni di maschere al giorno. La vasta rete di fabbriche in Cina di Foxconn, il cui nome ufficiale è Hon Hai Precision Industry, riapriranno i battenti il prossimo il 10 febbraio dopo la vacanza per il Capodanno lunare, prolungata a causa dall'epidemia di coronavirus.
"Siamo riusciti nella produzione di test e stiamo richiedendo la certificazione. Prevediamo di poter produrre 20 milioni di maschere entro la fine di febbraio" afferma Foxconn.