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Coronavirus

Arcuri: "Un dovere non tenere ferme dosi"

Covid. Locatelli: "179mila vaccinati dato non irrilevante". Palazzo Chigi: "Secondi in Ue"

In arrivo la seconda scorta di dosi Pfizer. Palazzo Chigi: "La macchina organizzativa sta accelerando e, nel giro di poche settimane, viaggerà a pieno ritmo"

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"In merito alla situazione della somministrazione del vaccino contro il Covid-19, si precisa che l'Italia ha già vaccinato quasi 180mila persone. Solo nella giornata di ieri, con tutte le Regioni che hanno avviato la campagna, sono state somministrate oltre 65mila dosi, un dato record nell'ambito dell'Unione europea". E' quanto si fa notare da fonti di palazzo Chigi, secondo le quali "peraltro la macchina organizzativa sta accelerando e, nel giro di poche settimane, viaggerà a pieno ritmo".

"Ma i numeri italiani - si sottolinea - sono già oggi soddisfacenti, perché pongono il nostro Paese al secondo posto nel continente per quantità di dosi somministrate, alle spalle della sola Germania, che però ha potuto contare su una dotazione iniziale superiore. Un risultato per il quale dobbiamo ringraziare l'eccezionale lavoro delle donne e degli uomini del nostro Sistema sanitario nazionale. Continuiamo a impegnarci in questo grande sforzo per realizzare un piano vaccinale senza precedenti!", conclude la nota governativa informale.

Ad anticipare la nota governativa erano state le parole stamane del presidente del  Consiglio superiore di sanità (Css) Locatelli.

"Questa mattina siamo a 179mila persone che sono state vaccinate" contro Covid-19. "Quindi il numero è tutt'altro che irrilevante. Solo due giorni fa eravamo a 84mila, in 48 ore  abbiamo vaccinato 95mila persone. Come in tutte le cose all'inizio c'è bisogno di un periodo di accelerazione, ma ricordiamo che l'Italia dopo la Germania è ora il secondo paese  in Europa per numero di vaccinazioni e ci sono Paesi che non hanno addirittura iniziato o hanno fatto un numero limitato" di iniezioni scudo. A sottolinearlo è stato il presidente del  Consiglio superiore di sanità (Css), Franco Locatelli, oggi ad 'Agorà' su Rai3. "In questo momento - ha fatto notare l'esperto - ci sono differenze regionali significative. L'auspicio e  l'invito è a colmarle il prima possibile".

Ci sono, ha evidenziato Locatelli, "tre Regioni che ancora stamattina sono a una cifra di percentuale di vaccinati. Vanno aumentati i numeri, anche perché in una di queste regioni i  siti di vaccinazione identificati sono davvero tanti e ci sono tutte le condizioni per poterlo fare. Vanno colmate queste differenze anche perché ogni settimana arriveranno in tutto  il Paese all'incirca 470mila dosi". Locatelli ha ricordato l'importanza di continuare a indossare la mascherina anche dopo il vaccino "perché non abbiamo ancora  dati sufficientemente rigorosi per trarre conclusioni sull'immunità sterilizzante", sulla capacità di "prevenire le infezioni asintomatiche" e quindi non c'è una certezza sul fatto che  non si possa contagiare altri.

Quanto alle dosi disponibili, "teniamo presente che solo con Pfizer e Moderna il Paese ha più di 61 milioni di dosi a disposizione - ha ricordato Locatelli - Sono cifre  assolutamente importanti. Già nel primo trimestre dell'anno abbiamo 12 mln di dosi che sono disponibili per garantire la copertura di quelle che sono state le categorie  prioritariamente identificate ora, quindi operatori sanitari degli ospedali e delle Rsa e ospiti di Rsa per poi passare agli ultraottantenni e scendere progressivamente di età e offrire  la vaccinazione anche a forze dell'ordine e insegnanti per garantire il massimo della riapertura in sicurezza delle scuole".

"Mi auguro che il 2021 sia significativamente migliore dell'anno che ci siamo messi alle spalle", è l'auspicio espresso da Locatelli che ha ricordato il momento della sua  vaccinazione. "E' stato un momento importante per me", ha detto evidenziando la speranza che "il mio esempio potesse essere davvero di incentivazione per tutti gli italiani  perché è evidente che solo attraverso le vaccinazioni riusciremo ad emanciparci da questa situazione. Io non ho avuto assolutamente nessun problema" dopo il vaccino.  "Neanche dolore nel sito dell'iniezione che può essere considerato tra gli effetti collaterali, assieme a febbre, dolori osteoarticolari e magari cefalea".

Il vaccino Pfizer "oggi disponibile commercialmente, ma non sarà diverso neanche per il vaccino che verrà valutato nella giornata di domani, cioè Moderna, prevede due  somministrazioni, dà una copertura del 95% e quindi va detto con trasparenza che esiste un 5% di soggetti che non rispondono adeguatamente alla vaccinazione e la  copertura immunitaria rispetto al nuovo coronavirus la si ha a partire da 7 giorni dopo" la seconda iniezione, ha concluso l'esperto.


Vaccino. Arcuri: "Presto non più asimmetria tra regioni"
"La disparità tra Regioni si sta riducendo e sono sicuro che si azzererà molto presto'. Lo ha detto il  commissario straordinario per l'emergenza Domenico Arcuri intervenuto alla presentazione dei  risultati di Fase 1 del vaccino italiano Reithera, all'Istituto Spallanzani di Roma. "Andiamo verso un  unico obiettivo: far fare il massimo numero di vaccini al massimo numero di italiani nel più breve  tempo possibile. Con un po' di pazienza non ci sarà più l'asimmentria dei primi giorni. Se, e facciamo  il tifo, anche altre case farmaceutiche saranno autorizzate per l'immissione in commercio  dall'Ema e dall'Aifa, riusciremo ad avere le dosi che servono per vaccinare tutti gli italiani entro l'autunno. Intanto abbiamo un dovere: non dobbiamo tenere ferma neanche una dose di vaccino sul nostro territorio', ha detto Arcuri.

Con il vaccino Reithera "l'Italia prova a dipendere il meno possibile degli altri, da una parte proviamo  a raggiungere l'indipendenza sui vaccini e dall'altra lasciamo a chi verrà dopo una capacità di  ricerca che prima il Paese non aveva" ha concluso Arcuri.

Fonti della struttura Commissariale per l'Emergenza comunicano, intanto, che finora non sono state segnalate particolari criticità dai territori, in merito a eventuali carenze di operatori sanitari per le somministrazioni del vaccino. Le stesse fonti ricordano che in questa fase sono gli operatori sanitari a dover essere vaccinati tra loro, oltre agli ospiti delle Rsa, dove gli stessi sono presenti.

Tir seconda scorta dosi pfizer nei 294 punti vaccini
Sono in arrivo in queste ore, a bordo dei tir nei vari hub vaccinali di tutta Italia, le altre 470mila dosi del vaccino della Pfizder Biontech. Si tratta della seconda tranche delle spedizioni destinate al nostro paese che in questa prima fase ha diritto a 3,4 milioni di dosi. I farmaci saranno distribuiti direttamente dalla casa farmaceutica nei 294 punti di somministrazione indicati dalle regioni al Commissario Arcuri.  

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