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Coronavirus

Lode dal quotidiano Usa

Coronavirus, il New York Times: "Perché l'America di Trump non può essere come l'Italia?"

In questi giorni, scrive il quotidiano, "gli americani possono solo invidiare il successo dell'Italia nel combattere l'epidemia. Spesso ci si riferisce all'Italia come al 'malato d'Europa'? Noi cosa siamo?". Dopo le riaperture del 24 aprile, gli Usa hanno registrato a oggi 91 mila morti (+68%)

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L'Italia in primo piano sul New York Times per la gestione della pandemia da nuovo coronavirus, con un articolo che evidenzia i risultati ottenuti dal nostro Paese e dal titolo emblematico: 'Perché l'America di Trump non può essere come l'Italia?'.

"Dopo un inizio terribile - scrive il quotidiano - l'Italia si è mossa velocemente per fare ciò che era necessario per fronteggiare il coronavirus. Ha istituito un lockdown molto severo e lo ha mantenuto. Il governo ha contribuito a sostenere lavoratori e attività durante il lockdown. La rete di salvataggio aveva dei buchi, ma i responsabili hanno cercato di farla funzionare. In un caso estremo di 'non -Trumpism' il primo ministro si è perfino scusato per i ritardi negli aiuti".

E così, "l'Italia ha rotto la curva: ha mantenuto il lockdown finché i casi sono stati relativamente pochi ed è stata prudente nelle riaperture". L'America, afferma il NYT, "avrebbe potuto seguire la stessa via" ma "l'amministrazione Trump ha spinto per una rapida riapertura ignorando gli avvertimenti degli epidemiologi". In questi giorni, conclude l'articolo, "gli americani possono solo invidiare il successo dell'Italia nel combattere il coronavirus (...) .Spesso ci si riferisce all'Italia come al 'malato d'Europa? Noi cosa siamo?".

Dopo le riaperture 91 mila morti (+68%)
Da quando gli Stati Uniti hanno "riaperto", il 24 aprile, sono morte 91 mila persone contagiate dal Covid-19 in 92 giorni, con una media di quasi mille decessi al giorno, cioè 989, rispetto ai 692 di media registrati prima della riapertura. L'incremento e' del 68 per cento. Lo riporta la Cnn. Nei 78 giorni che vanno dal primo caso accertato, il 6 febbraio, alla fine dell'"isolamento", a fine aprile, i morti erano stati 54 mila.

La prima a uscire dall'isolamento era stata la Georgia, tra le meno colpite, che riapri' parrucchieri, palestre e sale da bowling. Adesso lo stato del sud è diventato il settimo per numero di contagi, con 161 mila casi e quasi 3.500 morti. La California, nel frattempo, ha superato New York, diventando lo stato più colpito d'America con 440 mila contagiati, seguito dalla Florida con 414 mila casi.

New York, che era stato il focolaio del Paese fino a maggio, è terzo, superato anche dalla Florida. In totale, secondo i dati della Johns Hopkins University, negli Usa sono stati registrati finora 4 milioni e 128 mila casi e 145.700 decessi. 

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