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Coronavirus

La lotta alla pandemia

Covid-19, Crisanti: "Le riaperture porteranno un aumento dei casi, estate a rischio chiusure"

"Riproporre le zone gialle è continuare con un sistema infernale" afferma il virologo. "Siamo un Paese ostaggio di un gruppo di pressione"  

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"Con una situazione di contagio elevato, pensare alle riaperture vuole dire che tra un mese avremo un  aumento dei casi di Covid-19 e l'estate sarà a rischio e dovremmo richiudere". Così all'Adnkronos Salute Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia e virologia dell'università di Padova, commenta le  riaperture annunciate ieri dal premier Mario Draghi e dal ministro della Salute Roberto Speranza.

"Riproporre le zone gialle, quelle arancioni e rosse, è continuare con un sistema infernale - avverte -  ed è la dimostrazione che in un anno non si è trovata un'alternativa efficace e non si sono costruiti strumenti adeguati per contenere l'epidemia. Siamo sempre lì, con oscillazioni tra zone gialle e  arancioni, nelle prime si apre e il contagio aumenta".

L'espressione 'rischio ragionato' è vuota
Ieri, il presidente del Consiglio ha parlato di "rischio ragionato" per la road map delle riaperture: "Mi auguro che abbiano delle proiezioni - osserva Crisanti - Ma i numeri non li vediamo, non c'è trasparenza. L'espressione 'rischio ragionato' è vuota e decisamente politica e non scientifica. Il rischio è dato da due componenti, la probabilità e l'intensità del rischio. Per la prima sappiamo già che i contagi aumenteranno e non è una probabilità, con le riaperture accadrà questo. Servirebbe un programma di vaccinazioni a tamburo battente per evitarlo. L'intensità - ricorda l'esperto - è la gravita del fenomeno e i nostri dati sono ancora alti, con le aperture aumenteranno e dovremmo chiudere proprio in estate, quando invece gli altri Paesi saranno fuori dal tunnel".

Quello che sta accadendo in Italia è "il risultato di una mediazione tra chi è cauto e chi vuole aprire tutto - avverte Crisanti - Siamo un Paese ostaggio di un gruppo di pressione che fa prevalere gli interessi di parte alla sanità pubblica".

Nelle prossime settimane aumenteranno i contagi
Ma quale sarà allora lo scenario delle prossime settimane? "Non ho la sfera di cristallo, ma aumenteranno i contagi", risponde il virologo che poi riflette anche sul dato dei decessi "ancora molto alto in Italia e non si capisce il perché, forse - ipotizza - questo dato è falsato da quello dei nuovi positivi che sono sicuramente di più di quelli registrati, perché il sistema di tracciamento è da mesi che non funziona più".

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