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Coronavirus

La pandemia

Covid, allarme degli scienziati britannici: "Le varianti brasiliane sono due"

Lo annuncia la virologa Wendy Barclay alla Bbc. In Brasile, ospedali di Manaus al collasso, pazienti ventilati a mano

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Cresce la preoccupazione, fra gli scienziati britannici e di altri Paesi, per la possibile virulenza e le incognite legate a una nuova, ulteriore mutazione del coronavirus riscontrata di recente in Brasile. "Le varianti brasiliane" - che hanno indotto fra l'altro il governo di Londra a imporre da oggi la chiusura temporanea precauzionale dei confini del Regno Unito ai viaggi dall'intero Sudamerica e dal Portogallo - sono in realtà "due", ha spiegato alla Bbc la professoressa Wendy Barclay, capo del G2P-UK National Virology Consortium.

"Sono emersi in effetti - ha detto la virologa britannica - due tipi diversi di varianti brasiliane del Covid, una è stata già localizzata (nel Regno) e l'altra no". "Analizzando i database - ha del resto aggiunto - vi è evidenza di diverse varianti in giro per il mondo, inclusa quella brasiliana che io credo sia in circolazione da qualche tempo".   Varianti la cui trasmissibilità e la cui resistenza ipotetica ai vaccini attualmente in campo sono oggetto di verifica e che -ha avvertito Barclay - occorre ora "tracciare con cura".

Ospedali di Manaus al collasso: finito l'ossigeno, pazienti ventilati a mano
Gli ospedali della città brasiliana di Manaus sono al collasso: travolti da un'ondata di pazienti di coronavirus hanno praticamente finito le scorte di ossigeno. La capitale dello stato di Amazonas ha assistito a un balzo di contagi e decessi, che sarebbe attribuibile a una variante del virus, più contagiosa.

Intanto, il Giappone ha reso noto che vari passeggeri in arrivo dall'Amazzonia sono infettati dal nuovo ceppo di coronavirus. Felipe Naveca, vicedirettore della fondazione pubblica Oswaldo Cruz, ha detto che la variante brasiliana si è evoluta separatamente da quelle inglese e sudafricana e che mostra alcune caratteristiche simili: "Alcune di queste mutazioni sono legate a una maggiore trasmissibilità e questo preoccupa" ha detto.

A Manaus i sanitari avvertono che "molte persone" potrebbero morire per la mancanza di forniture e assistenza. In Brasile sono morte oltre 205mila persone, il numero più alto di vittime in un Paese dopo gli Stati Uniti. Lo stato di Amazonas è stato colpito duramente nella prima fase della pandemia e ora è l'epicentro della seconda ondata. Jessem Orellana, dell'istituto di ricerca scientifica Fiocruz-Amazonia, ha parlato ai media brasiliani di scene "drammatiche" in alcuni ospedali. In un video molto condiviso un'infermiera chiede aiuto alla rete: "Siamo in uno stato tremendo. L'ossigeno è finito in tutto il reparto oggi. Non c'è ossigeno e molti stanno morendo. Se qualcuno ha ossigeno per favore lo porti alla clinica. Molti stanno morendo". Il governatore dello stato, Wilson Lima, ha parlato del "momento più critico della pandemia" e imposto un coprifuoco alle 19 locali.

 

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