Coronavirus
2 giorni fa le polemiche per assembramenti in Valle d'Aosta
Covid. Alto Adige: "Impianti sciistici aperti anche ad amatori"
Tra le misure dell'ultimo Dpcm, lo stop agli impianti da sci. Ma per quanto riguarda gli amatoriali è previsto che siano "aperti solo subordinatamente all'adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone"
Nel frattempo l'Associazione Nazionale Esercenti Funiviari dell'Alto Adige sostiene che "gli impianti di risalita vanno parificati al trasporto pubblico locale e una loro chiusura rappresenterebbe un duro colpo per molte zone di montagna che sopravvivono solo grazie al turismo e non hanno altri introiti". Secondo l'Anef se chiuderanno gli impianti, "chiuderanno anche gli alberghi e l'economia in questi paesi si fermerà" aggiungendo che "sciovie e seggiovie non rappresentano nessun problema perchè sono all'aria aperta". Come spiega l'associazione, "la seconda ondata di contagi di certo non può essere attribuita ai centri sciistici perchè erano ancora chiusi: lo sci è uno sport all'aria aperta e non può essere trattato allo stesso modo di palestre e piscine".
Dpcm: per amatoriali apertura subordinata linee guida Province autonome
Tra le ultime misure introdotte nel Dpcm - entrato in vigore dalle 24 di ieri sera, fino al 24 novembre - c'è quella dello stop agli impianti di sci: "Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici; gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato italiano paralimpico (CIP)" e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali ed internazionali o lo svolgimento di tali competizioni".
Per quanto riguarda gli sciatori amatoriali si specifica che "gli impianti sono aperti solo subordinatamente all'adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti".
Decisione a 2 giorni dalle polemiche per assembramenti di Cervinia, in Valle d'Aosta
La decisione arriva a 48 ore dalle polemiche seguite agli assembramenti a Cervinia, in Valle d'Aosta, letteralmente presa d'assalto nel giorno dell'avvio della stagione sciistica. Le immagini di lunghe file alle casse e gente stipata nelle funivie, in periodo di emergenza Covid, hanno indignato il popolo dei social.