Coronavirus
Lombardia e Valle d'Aosta classificate ad alto rischio
Covid, Brusaferro: "Forte incremento casi in tutta Italia". Non previsti cambi fascia per le Regioni
Restano 7 in giallo e 14 bianche. Ma Governatori valutano misure autonome
Non si prevedono cambi di colore per le Regioni italiane che - secondo quanto si apprende da fonti qualificate - quindi dovrebbero rimanere ciascuna nella propria attuale fascia. Il Natale, dunque, fotografa l'Italia nella situazione della scorsa settimana con 7 regioni in giallo e 14 bianche.
Le Regioni che hanno cambiato colore sono: Liguria, Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia e le Pa di Trento e Bolzano e la Calabria.
Molte, però, in bilico e per le quali i Governatori stanno pensando comunque a misure autonome di restrizione.
Ministero della Salute-Iss: aumento rapido dei casi da 9 settimane consecutive
"Da 9 settimane consecutive si registra un aumento rapido e generalizzato del numero di nuovi casi. La velocità di trasmissione si mantiene al di sopra della soglia epidemica nella maggior parte delle regioni Italiane": lo riporta il Monitoraggio Ministero della Salute-Iss relativo alla settimana dal 13 al 19/12 (dati aggiornati al 21/12).
Il numero di persone ricoverate in aree mediche è in aumento da 7.163 (14/12/2021) a 8.101 (20/12/2021), in terapia intensiva passa da 863 (14/12/2021) a 987 (20/12/2021). "Questo sta imponendo una revisione organizzativa delle prestazioni assistenziali erogate a favore dei pazienti Covid".
Rezza: durante le feste precauzione. Accelerare richiamo
"Continua a crescere il tasso di incidenza dei casi di Covid 19 nel nostro paese che si fissa intorno a 351 casi per 100mila abitanti", spiega Gianni Rezza, direttore della Prevenzione Ministero Salute.
"L'RT rimane invece stabile intorno a 1,13. Per quanto riguarda il tasso di occupazione dei posti di area medica e di terapia intensiva siamo rispettivamente al 13,9% e al 10,7% e molte regioni hanno oramai superato la soglia critica di occupazione. Data la circolazione della variante Omicron molto trasmissibile, soprattutto in questo periodo festivo mantenere tutte le misure di precauzione individuale oltre ad accelerare il richiamo", dice Rezza.
Brusaferro: "C'è il segnale di un forte incremento della circolazione del virus"
I dati sull'incidenza e l'Rt rappresentano "un segnale forte di incremento della circolazione del virus". Lo ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, nel corso della presentazione dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di Regia. La crescita dei casi, ha precisato Brusaferro illustrando la mappa aggiornata del territorio italiano, riguarda quasi tutte le regioni ed è più marcata in quelle del Nordest.
"Prevista in un mese l'occupazione del 20-30% dei posti letto"
"In quasi tutte le regioni è prevista la probabilità di dover utilizzare il 20-30% dei posti letto per i pazienti che necessitano di terapie legate al Covid", ha detto Silvio Brusaferro presentando i dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia. Il presidente dell'Iss e portavoce del Cts ha poi spiegato che "queste previsioni (a 30 giorni) tengono conto dello stato dell'arte attuale e dei provvedimenti attuali". "Nel momento in cui impattano nuovi provvedimenti - ha spiegato - ovviamente queste proiezioni possono subire dei cambiamenti".
"Oltre 6 milioni ancora non vaccinati, 193mila over 80"
Sono oltre 6 milioni (esattamente 6.123.127) gli italiani ove 12 anni che ad oggi non hanno ricevuto neanche una dose di vaccino. Il dato e' stato fornito da Silvio Brusaferro, portavoce del Cts, che ha presentato i dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia. In particolare, si legge del report, sono 1.299.800 i no vax appartenenti alla fascia 40-49 anni seguiti per numero di non immunizzati dalla fascia 50-59 anni (1.103.027). La terza fascia più restia alla vaccinazione, costituita da 947.888 persone, è quella 30-39 anni. Nella solide mostrata da Brusaferro si vede anche che ci sono molte persone delle fese più a rischio che ancora non si sono vaccinate: 672.114 tra i 60 e 69 anni, 403.412 nella fascia 70-79 anni e 193.188 di ove 80.
Istituto superiore di sanità: incidenza settimanale in netto aumento
L'incidenza settimanale di Covid a livello nazionale continua ad aumentare: è "351 per 100.000 abitanti", calcolata sul periodo 17-23 dicembre, contro 241 per 100.000 abitanti della settimana 10-16 dicembre (dati flusso ministero Salute). E' quanto si legge nel report dell'Istituto superiore di sanità (Iss) con i dati principali del monitoraggio della Cabina di regia.
Stabile l'indice di trasmissibilità Rt in Italia: nel periodo 30 novembre-13 dicembre, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,13 (range 1,11-1,15), in linea con la settimana precedente, secondo quanto emerge dal report dell'Istituto superiore di sanità (Iss) con i principali dati del monitoraggio della Cabina di regia. L'Rt resta comunque "al di sopra della soglia epidemica". Stessa situazione con l'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero. L'Rt ospedaliero è "stabile, ma ancora sopra la soglia epidemica: è a quota 1,11 (1,07-1,14) al 23 dicembre, contro 1,09, dato del 7 dicembre.
In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione
In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (62.669 contro 42.675 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (27% contro il 31% della scorsa settimana). E' in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% contro il 43%), aumenta anche la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (28% contro il 26%).
Iss: incidenza più alta tra fasce pediatriche
Le fasce di età che registrano i più alti tassi di incidenza settimanali per 100.000 abitanti sono quelle pediatriche (393 nella fascia di età 0-9 anni e 404 nella fascia di età 10-19 anni). L'incidenza più bassa si rileva nelle fasce di età superiori agli 80 anni (101 nella fascia di età 80-89 e 116 nei soggetti di età più avanza. Questo quanto contenuto nel monitoraggio settimanale ministero della Salute-Istituto superiore di Sanità per il periodo 13-19 dicembre con dati aggiornati al 21/12.
Lombardia e Valle d'Aosta ad alto rischio
Sono Lombardia e Valle d'Aosta le regioni classificate a rischio alto, stando all'ultima settimana di monitoraggio effettuato dalla Cabina di regia dell'Iss.
Diciotto Regioni risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, cinque Regioni (Calabria, Marche, la provincia autonoma di Trento, Puglia e Sicilia) sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto, mentre per solo per la provincia autonoma di Bolzano la classificazione è a rischio basso. Quindici Regioni (Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Molise, Marche, Liguria, Lazio, Emilia Romagna, Campania, Abruzzo, Basilica e Calabria) riportano un'allerta di resilienza. Lombardia e Valle d'Aosta, invece, riportano molteplici allerte di resilienza
Ancora in salita l'occupazione dei posti letto nei reparti ordinari e terapie intensive
Ancora in salita l'occupazione dei posti letto nei reparti ordinari e nelle terapie intensive. "Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 10,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 23 dicembre) vs il 9,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 16 dicembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale - si spiega - sale al 13,9% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 23 dicembre) vs il 12,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 16 dicembre).
Terapia intensiva: ecco le regioni sopra la soglia critica
Dodici le regioni e PA (9 dello scorso rilevamento) sopra soglia critica del 10% per occupazione in terapia intensiva. Sono Calabria (16,6%), E-R (12,4%), FVG (14,9%), Lazio (10,3%), Liguria (14,2%), Lombardia (10,6%), Marche (18,7%), Pa Bolzano (21,0%), PA Trento (24,4%), Piemonte (10,7%), Toscana (11,6%), Veneto (15,9%).
Nove (8 in precedenza) oltre sogli del 15% per occupazione dei reparti di area medica: Calabria (a 25,9%), FVG (22%), Liguria (24,8%), Marche (19,5%), PA Bolzano (16,4%), PA Trento (19,1%), Sicilia (15,5%), Valle d'Aosta (22,2%), Veneto (18,2%). Cosi il monitoraggio settimanale della Cabina di regia al 23 dicembre.
#covid19 🦠dati monitoraggio 📈
— Istituto Superiore di Sanità (@istsupsan) December 24, 2021
👉🏿Incidenza settimanale in netto aumento: 351 per 100mila abitanti
➡️Stabile Rt pari a 1,13, sempre sopra soglia epidemica
✅Sale tasso occupazione terapie intensive: è al 10,7%
2⃣ regioni a rischio alto
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