Coronavirus
Lotta alla pandemia
Usa verso raccomandazione terza dose di vaccino dopo otto mesi
I primi a ricevere il richiamo dovrebbero essere gli operatori sanitari, gli anziani, i residenti nelle case di riposo
Gli esperti raccomanderebbero il richiamo a otto mesi di distanza dalle prime due dosi e suggerirebbero che i primi a doverlo ricevere dovrebbero essere gli operatori sanitari, gli anziani, i residenti nelle case di riposo.
L'annuncio ufficiale dovrebbe arrivare entro questa settimana - secondo alcuni già domani - e l'avvio delle vaccinazioni con la terza dose non inizierà prima della metà, se non la fine di settembre, dopo che l'attesa autorizzazione da parte della Food and Drug Administration. La conclusione sulla necessità del richiamo è stata raggiunta dopo un'intesa discussione tra i responsabili della squadra anti Covid dell'amministrazione che ha analizzato i dati provenienti dagli Usa ed altri Paesi sull'efficacia di una terza dose.
Anche in Brasile studi su possibilità di terza dose
La segretaria per la Lotta al Covid-19 del ministero della Salute brasiliano, Rosana Melo, ha dichiarato che il dicastero sta valutando la possibilità di somministrare una terza dose di vaccino in pazienti con bassa immunità, su esempio di quanto sta accadendo nel Stati Uniti, soprattutto a causa dell'espansione della variante Delta. "Abbiamo alcuni studi preliminari, ma questi studi non sono stati pubblicati", ha precisato Melo durante una riunione della Commissione temporanea del Covid-19 presso il Senato. Durante l'audizione, la ricercatrice della Scuola di salute pubblica Sergio Arouca, Margareth Dalcomo, ha riconosciuto che potrebbe essere necessario rafforzare alcuni gruppi, come gli anziani, le persone con disabilità e gli operatori sanitari. "Avevamo smesso di ricoverare i pazienti anziani e siamo tornati a ricoverarli. La stragrande maggioranza è stata vaccinata con CoronaVac", ha affermato Margareth, aumentando i dubbi sulla scarsa efficacia del vaccino cinese. Intanto gli anziani residenti dell'Isola di Paquetà, al largo di Rio de Janeiro, stanno già ricevendo la terza dose di vaccino come parte di uno studio condotto dall'Istituto Fiocruz.
Pregliasco: in Usa terza dose? E' un destino anche per noi
Per noi "è ipotizzabile che le terze dosi si facciano tra ottobre e novembre". E' il pronostico del virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell'Università Statale di Milano mentre si attende l'annuncio ufficiale dell'amministrazione Biden che sembra orientata al via libera del richiamo per tutti gli americani a partire da settembre. "Ovviamente è un destino - dice Pregliasco - va valutato in un'ottica di presenza del virus. Cioè credo che ora sia da fare la vaccinazione per tutti, anche per i bambini, e che ci sia anche la necessità di un rinforzo della protezione per tutti. Poi nel prossimo futuro, se noi lavoriamo bene adesso - spiega - potremo magari non prevedere un richiamo tutti gli anni nei prossimi anni". Quindi non più una terza dose solo per anziani e fragili? "Dipende dalla situazione epidemiologica, se i casi sono pochi - chiarisce il virologo - puoi arrischiarti ad avere persone meno protette, in questa fase no".