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Coronavirus

"Se arrivano le dosi, tutta Napoli vaccinata entro luglio"

De Luca: "Figliuolo distribuisce solo le dosi, bastava Amazon"

"Se non ci fossero state le Regioni, la gestione del  Covid sarebbe stata un disastro di proporzioni inimmaginabili. Il  Governo ha avuto un merito, quello di aver imposto all'Italia una linea di prudenza, ma per il resto il ruolo del Governo nazionale si è limitato alla distribuzione dei vaccini", ha detto il governatore della Campania

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"Ho sentito esaltazioni rispetto ai  ruoli del commissario, ma il commissario deve fare solo la  distribuzione dei vaccini. Potremmo farla con un accordo con Amazon o  assumendo qualche decina di giovani che vanno in giro a distribuire.  Ci sono state delle esaltazioni francamente incomprensibili". Lo ha  detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. "Quando  sono arrivati i vaccini - ha aggiunto De Luca - li abbiamo  distribuiti. Se avessimo distribuito direttamente alle Regioni avremmo fatto prima, tanto per essere chiari. Il ruolo che ha avuto lo Stato centrale è stato di ritardo e  confusione, non di accelerazione. Ho ascoltato delle cose francamente sconcertanti. Se non ci fossero state le Regioni, la gestione del  Covid sarebbe stata un disastro di proporzioni inimmaginabili. Il  Governo ha avuto un merito, quello di aver imposto all'Italia una  linea di prudenza, ma per il resto il ruolo del Governo nazionale si è limitato alla distribuzione dei vaccini".

Se arrivano le dosi, tutta Napoli vaccinata entro luglio
"Ieri in Campania abbiamo superato le  72mila vaccinazioni in 24 ore, siamo andati oltre l'obiettivo che ci  eravamo prefissati qualche mese fa di riuscire a fare 60mila  vaccinazioni al giorno in maniera tale di arrivare a 1,8 milioni di  somministrazioni nell'arco di un mese, sempre con l'obiettivo di  vaccinare tutti i cittadini di Napoli entro luglio, le isole, i  capoluoghi di provincia. Se avremo le dosi necessarie riusciremo a  raggiungere questo obiettivo", ha detto il presidente della Regione Campania. "Ieri abbiamo superato la quota di 3 milioni di somministrazioni complessive e 1 milione di cittadini campani che hanno ricevuto la  prima e la seconda dose. Mi sembrano dei numeri importanti, tenendo  conto sempre del fatto che in Campania abbiamo 20mila dipendenti in  meno rispetto alla media nazionale", ha aggiunto De Luca.

Se ci saranno vaccini, a giugno dosi a maturandi
"Ci stiamo preparando a vaccinare i maturandi". Ad annunciarlo il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta Facebook del venerdì. "Se arrivano i vaccini entro domenica, dai primi giorni di giugno - ha spiegato - faremo i vaccini ai ragazzi che dovranno affrontare l'esame di maturità. Per coloro per hanno più di 18 anni useremo Johnson & Johnson. Sotto i 18 anni Pfizer", ha concluso il governatore.

In Campania il 15% dei cittadini ha rifiutato il vaccino
"Bisogna continuare ad essere prudenti perché abbiamo comunque una quota rilevante di cittadini che non ha dato la disponibilità a vaccinarsi. La vaccinazione non è obbligatoria, se non per il personale medico. E quindi abbiamo un 15% di cittadini che non ha voluto vaccinarsi, quindi abbiamo comunque centinaia di migliaia di persone che sono esposte al contagio", ha detto De Luca. "Secondo elemento di prudenza - dice De Luca -: andiamo all'apertura dell'anno scolastico generalizzata a settembre e se non avremo completato la vaccinazione per gli alunni e se non avremo fatto il richiamo, la seconda dose, per il personale scolastico, docente e non docente, rischiamo di avere a settembre un altro luogo di assembramento e diffusione del contagio. Terzo elemento - rimarca ancora il governatore campano - sono passati 9-10 mesi quando torneremo dalle ferie e dovremo fare la tripla dose, cioè la seconda vaccinazione ai nostri medici e al personale sanitario, a chi ha fatto la seconda dose a gennaio-febbraio. Non avranno prevedibilmente la copertura immunitaria. Anche qui c'è una situazione di potenziale rischio negli ospedali che dobbiamo evitare".

Bonus ai giovani al sud servono per finanziare criminalità
"Le cose per dare aiuti ai giovani vanno fatte, ma regali no. Voglio anche ricordare che i regali servono in parte, nelle aree meridionali, a finanziare la manovalanza della camorra, della 'ndrangheta e della mafia. Non so se è chiaro questo  aspetto del problema", ha detto il presidente della Regione  Campania Vincenzo De Luca. "Io credo - ha aggiunto De Luca nel corso di una diretta Facebook -  che le forze riformiste debbano rinnovare la propria identità, in  Italia e in Europa, e uno dei primi elementi di cambio di identità e di rinnovamento deve essere questo: insegnare ai giovani che nella  vita si combatte, insegnare ai giovani che ognuno è responsabile della propria esistenza e di quella della propria famiglia. Educare i giovani a combattere, non al parassitismo. In una società moderna ci sarà sempre un 5-10% di popolazione di persone che, nonostante il  proprio impegno, non ce la fanno. A queste persone uno Stato  democratico ha il dovere di dare non una, ma dieci mani, ma non a chi  non combatte, a chi non lavora, a chi non studia e si forma. Questo è  totalmente diseducativo".       

 
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