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Decreto Rilancio, è polemica per l'esclusione delle 'zone rosse'

Il governatore Zaia: "Ricorriamo, il dl finirà nel cestino". Il testo esclude zone del Veneto dai contributi. Il M5s: faremo un emendamento. E il Pd chiede ulteriori fondi

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Il Veneto ricorrerà contro le norme contenute nel Decreto Rilancio riguardanti i fondi per le"zone rosse", da cui sono state escluse le aree della regione. Lo ha annunciato il presidente Luca Zaia, secondo cui "questo decreto verrà buttato nel cestino e dovrà essere riscritto, perché a mio avviso è assolutamente imbarazzante".

"Abbiamo dato incarico già oggi al professor Bertolissi", ha annunciato Zaia ai giornalisti. Nella prima stesura del Dl Rilancio, ha riepilogato Zaia, "c'è stata una dimenticanza delle zone rosse venete, dopodiché il decreto viene bollinato e diventa legge. Poi in maniera irrituale, e gli esperti giuristi dicono di non aver mai visto una cosa del genere, con un comunicato 'errata corrige' si mette in Gazzetta un nuovo testo, e noi siamo scomparsi". Zaia ha quindi specificato che "noi non abbiamo solo Vo', abbiamo Treviso, Venezia e Padova. Quelle sono le famose tre zone rosse istituite l'8 marzo, che arrivano in coda ai 10 Comuni del Lodigiano, alle province di Brescia e Bergamo, Lodi e Piacenza.

Dopo 24 ore da quell'8 marzo l'Italia diventa tutta zona rossa, ma nessuno ha revocato le nostre, che vanno a braccetto con quelle lombarde. Il Decreto dice che deve essere stata zona rossa almeno per 30 giorni; le zone rosse sono state revocate il 13 aprile. Per magia - ha concluso - sono sparite le zone del Veneto e sono rimaste quelle dell'Emilia Romagna e della Lombardia. Questo decreto verrà buttato nel cestino e dovrà essere riscritto, perché a mio avviso - ha concluso - è assolutamente imbarazzante per noi vedere quello che sta accadendo".

Intanto il Dl Rilancio è stato assegnato alla commissione Bilancio della Camera. Nell'ambito dell'esame del testo, martedì 26 alle 9.30 si svolgerà l'audizione del ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, che illustrerà alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, in seduta congiunta, "le ulteriori misure economiche adottate dal governo" per far fronte all'emergenza coronavirus.

Di Maio: estendere fondi a tutti i comuni zona rossa
"Come ha giustamente sottolineato il deputato Generoso Maraia, penso che sia doveroso intervenire durante la conversione in parlamento del dl rilancio per correggere la norma sui fondi ai comuni colpiti dal Covid. Invece di limitarla ai comuni di 5 province bisogna estendere i fondi a tutti i comuni diventati zona rossa durante questa pandemia". Lo afferma il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Maraia (M5s): su fondi zone rosse faremo emendamento
Una amarissima sorpresa, quella trovata, in allegato alla Gazzetta  Ufficiale, nell'avviso di rettifica al Decreto Legge "Rilancio", del 19  maggio 2020, n.34, recante "Misure urgenti in materia di salute,  sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19". Con la motivazione della "correzione di errori materiali" è stata  eliminata dal Decreto Legge in questione una dicitura dell'art. 112 sul fondo di sostegno da 200 milioni, nella parte in cui riconosce tale fondo anche ai comuni dichiarati zona rossa sulla base di provvedimenti regionali. Una formula di cui avrebbero beneficiato proprio quei comuni, come Ariano Irpino, che hanno subito pesanti conseguenze economiche e sociali a causa di ordinanze regionali tanto dannose quanto propagandistiche. Lo afferma il parlamentare M5s Maraia, annunciando che sarà presentato un emendamento per reinserire la norma.

Braga (Pd): per Zone Rosse ulteriori fondi
"Il decreto rilancio, come deciso dal Consiglio dei Ministri, stanzia 200 milioni per le 5 Provincie lombarde più colpite per tasso di contagio e numero di morti. Il Pd lavorerà in Parlamento per un intervento destinato a tutti i Comuni dichiarati zona rossa con una ulteriore dotazione finanziaria aggiuntiva destinata alle singole realtà. Abbiamo il dovere di dare risposte alle comunità più colpite dal coronavirus, senza alimentare inutili guerre tra territori". Lo afferma deputata Chiara Braga della segreteria Pd.
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