Senato
Caso Diciotti, terminati i lavori della Giunta. Salvini sarà sentito entro sette giorni
La decisione della Giunta arriverà entro il 23 febbraio, ossia trenta giorni dopo la richiesta del Tribunale dei ministri di Catania
Si è conclusa la seduta della Giunta per le Immunità del Senato dedicata al caso della nave Diciotti. Durante la riunione, il presidente Maurizio Gasparri ha svolto la sua relazione e ha proposto di dare 7 giorni di tempo al ministro dell'Interno Matteo Salvini per presentare una memoria o farsi ascoltare dai commissari. "Mi sono limitato a illustrare le procedure - ha dichiarato Gasparri uscendo da Sant'Ivo alla Sapienza - e ora valuteremo ai sensi della Costituzione se ci sono reati ministeriali e se dobbiamo autorizzare o meno a procedere. La nostra non è un assemblea politica. Io, una volta ascoltati tutti, da relatore farò una proposta. Poi voteremo".
La decisione della Giunta arriverà entro il 23 febbraio, ossia trenta giorni dopo la richiesta del Tribunale dei ministri di Catania.
L'incontro tra Conte, Salvini e Di Maio
Un "confronto costruttivo" sulle vicende giudiziarie e sulla Giunta per le autorizzazioni al Senato, "la Giunta lavora con tranquillità, nessuna preoccupazione" per la tenuta del governo. E' quanto emerge da fonti della Lega sull'incontro della scorsa notte tra il premier Giuseppe Conte e i vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio. "Incontro positivo e rivolto al futuro", si sottolinea, nel quale sono stati "affrontati i temi di attualità politica, soprattutto crescita economica e controllo dell'immigrazione". Sulla vicenda Sea Watch3, "apprezzata linea del presidente Conte e dell'intero governo, finalmente l'Europa è stata costretta ad intervenire".
"Questo voto non metterà in discussione la tenuta del governo, non c'è nessun dramma che sottende a questa vicenda", certo "va fatta una riflessione tecnica all'interno della giunta, se il caso va in aula il Movimento cinque stelle non ha mai negato a nessun politico il processo, la ricerca della verità è positiva per tutti, in aula voteremo assolutamente sì". Lo ha detto Carlo Sibilia, sottosegretario all'Interno, intervistato a Circo Massimo su Radio Capital, sull'autorizzazione a procedere per Matteo Salvini sul caso Diciotti. "Il Movimento non ha mai salvato nessun politico" ha aggiunto Sibilia ribadendo che quanto fatto sul caso Diciotti "è una scelta governativa" e che "è improbabile un referendum" on line sul caso. "Ci sono una serie di situazioni che lasciano dubbi, ci sono una serie di archiviazioni da più procure e poi arriva questa cosa... Una manovra politica? No, non mi permetterei... Andiamo a vedere perchè la procura di Catania archivia e il tribunale dei ministri no", ha osservato.
Giarrusso: "Decisione su Diciotti non è solo responsabilità del ministro Interno"
"Oggi, nella Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato, prende il via l'esame della domanda d'autorizzazione a procedere verso il Ministro dell'Interno. Matteo Salvini negli ultimi giorni si e' espresso in diverse occasioni, passando dal 'voglio farmi processare' al 'si neghi l'autorizzazione'". Così in una nota Mario Giarrusso, capogruppo M5S nella Giunta, prima della riunione. "Oggi non accadrà nulla, si svolge solo la procedura di apertura dell'iter. Nei prossimi giorni ci sarà l'audizione del Ministro e il deposito delle memorie. Ci studieremo bene le carte e poi il Movimento, i senatori della Giunta e Luigi Di Maio decideranno. Inoltre, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il vicepresidente Di Maio e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Toninelli depositeranno, presso la stessa Giunta, una memoria, spiegando che sul caso Diciotti ci sia stata una decisione che coinvolge tutto il Governo, con responsabilità anche di altri ministri e del Presidente Consiglio stesso".
Sindaco di Mineo: no processo a Salvini, scelta di tutto il Governo
"Io credo che le scelte di un Governo debbano essere giudicate dagli elettori e la vicenda della Diciotti è stata una decisione di carattere politico di tutto il Governo. Penso che Salvini non possa risponderne da solo. Se c'è stata una violazione di norme e se sono stati lesi diritti ritengo che a risponderne debba essere l'intero Esecutivo". A dirlo all'Adnkronos è stato il sindaco di Mineo, Giuseppe Mistretta, nel giorno in cui la Giunta per le immunità del Senato avvia l'iter per autorizzare o meno il giudizio sul ministro dell'Interno, Matteo Salvini, richiesto dal Tribunale dei ministri di Catania. Riflettori puntati sul caso Diciotti e sui 177 migranti, salvati ad agosto dalla nave della Guardia costiera e bloccati per giorni al porto di Catania senza che potessero scendere. "Il procuratore Zuccaro (che aveva chiesto di archiviare le accuse per il capo del Viminale, ndr) è stato chiaro" aggiunge il primo cittadino, per il quale la vicenda giudiziaria a carico del ministro dell'Interno rischia di essere "assolutamente esagerata". "L'Italia ha bisogno di fare squadra - avverte - e questo vale non solo per la politica, ma anche per tutte le altre istituzioni. Mi auguro che prevalga il buonsenso. Anche perché il caso Diciotti rischia di non essere isolato".