Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/dick-costolo-ad-twitter-Visita-cina-f79d13e2-1e8b-4b8c-9a77-6b00d70739ed.html | rainews/live/ | true
TECH

Incontrerà funzionari governativi ma non andrà a Pechino

L'ad di Twitter cerca spazi in Cina

Dick Costolo è interessato al settore tecnologico e alla cultura cinese. Andrà all'università di Fudan, ma non a Pechino. Twitter in Cina è bloccato dal 2009 a causa della censura, ma il mercato da 600 milioni di utenti è considerato strategico.

Dick Costolo, ad Twitter /Ansa
Condividi
di Celia Guimaraes Primo viaggio in Cina per l'amministratore delegato di Twitter, Dick Costolo, con l'obiettivo di apprendere quanto più possibile sul settore tecnologico locale, ma almeno ufficialmente non cambiano i piani della società nel Paese asiatico, dove il sito di microblogging è bloccato dal 2009 a causa della censura voluta da Pechino.  

Costolo "sarà in Cina per imparare di più sulla cultura cinese e sul suo vibrante settore tecnologico, ma nulla cambia nel nostro servizio e nei piani futuri", ha fatto sapere la società.    

Come riporta il Financial Times, Costolo incontrerà a Shanghai funzionari del governo. Il numero uno di Twitter, che durante il suo viaggio non passerà da Pechino, vedrà anche studenti ed esponenti del mondo accademico durante una conferenza alla Fudan University. 

Possibile mercato
E' intuibile che Costolo intenda scoprire se tra le maglie della censura cinese si possano aprire brecce che consentano di fare affari su un mercato da 600 milioni di utenti. L'ad di Twitter inconterà infatti anche rappresentanti dell'Area Pilota di Libero Scambio di Shanghai, creata l'anno scorso per sperimentare misure di liberalizzazione del mercato, sebbene le autorità abbiano finora negato che nell'area verranno allentate le regole sull'accesso alla rete.

Se Google ha abbandonato la Cina nel 2010, non accettando le norme locali su internet, c'è infatti anche chi, come il numero uno di Facebook, Mark Zuckerberg, visita spesso il Paese nella speranza di trovare una strada per estendervi le proprie attività.    

Affari con gli ad
Lo scorso giugno Costolo aveva dichiarato che "gli sarebbe piaciuto essere in grado di lanciare Twitter come tale in Cina" ma che non sarebbe stato disposto a "sacrificare i principi della piattaforma e la maniera nella quale crediamo che gli utenti dovrebbero essere in grado di comunicare".

Eppure la Cina contribuisce già al giro d'affari dell'azienda: la sua controllata MoPub, una piattaforma pubblicitaria per applicazioni per smart phone, ha diversi sviluppatori cinesi tra i suoi clienti e il colosso Lenovo è tra gli inserzionisti di Twitter. In Cina esistono comunque utenti che riescono ad aggirare i filtri e accedere a Twitter tramite le reti Vpn: non solo artisti dissidenti come Ai Weiwei ma anche media statali come l'agenzia Xinhua e la televisione ufficiale Cctv gestiscono profili Twitter attivi.
Condividi