POLITICA
Al via ciclo di audizioni
Dl dignità. Di Maio: questione Inps va ancora chiarita. Boeri: non faccio politica, sciocchezze
Le commissioni, secondo quanto riferito da alcuni parlamentari, vorrebbero licenziare il provvedimento per l’aula nel weekend. Fratelli d’Italia e Leu hanno chiesto di posticipare l’approdo in assemblea di Montecitorio di una settimana. Ma il Presidente della Commissione Finanze, Carla Ruocco dice: "Non credo slitteranno i tempi". Nel pomeriggio verrà ascoltato il Presidente dell'Inps
Tuttavia, Fratelli d’Italia e Leu hanno chiesto di posticipare l’approdo in assemblea di Montecitorio di una settimana (attualmente l’esame dell’aula è previsto a partire dal 24 luglio). Se venisse dato il via libera allo slittamento dei tempi di approdo in aula del provvedimento avverrà fra due settimane. I tempi del Senato a quel punto saranno ridotti, ma è verosimile che a palazzo Madama il testo arriverà blindato. Ma, il Presidente della Commissione Finanze, Carla Ruocco si appresta a chiarire: "Non credo slitteranno i tempi e per dare più spazio alla discussione abbiamo fissato il termine per gli emendamenti alla sera di giovedì".
Tra le possibili migliorie al provvedimento Ruocco ha assicurato, per quanto riguarda i temi di competenza della commissione Finanze, "molta attenzione alla semplificazione degli adempimenti, compatibilmente con le esigenze di gettito". E anche per questo motivo nel calendario delle convocazioni figurera' anche l'Agenzia delle entrate. Verrà inoltre ascoltato il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio.
Boeri: non faccio politica. Di Maio: questione Inps va chiarita ancora
Non si attenua intanto lo scontro tra Tito Boeri e il vicepremier, Luigi Di Maio dopo che il Presidente dell'Inps nella relazione tecnica aveva parlato - con l'attuazione del deceto - della perdita di 8mila posti di lavoro all'anno. Boeri poi nega - in una intervista a La Repubblica - qualsiasi tipo di attrito con il ministro dell'Economia, Giovanni Tria e respinge seccato le accuse "di fare politica". "Sono solo schiocchezze - puntualizza - ho sempre detto quello che penso senza mai preoccuparmi di chi fosse a Palazzo Chigi". Sul capitolo dimissioni infine chiarisce: "Perché mai? - chiede - Il mio incarico scade nel febbraio 2019. Fino ad allora io non mi muovo di qui. Ho un mandato, e lo porto a termine". "Se mi vogliono cacciare prima, lo facciano. Se no, se ne riparla con l'anno nuovo. Certo - aggiunge - con l'aria che tira diciamo che non mi aspetto una riconferma".
Di Maio - ieri sera dagli studi di 'Bersaglio mobile' - ha ribadito che la questione "Inps va chiarita". Ed ha aggiunto: "Dire senza alcun fondamento scientifico che un decreto che punta a stabilizzare il lavoro, faccia perdere posti nel lavoro, significa non prevedere nessun significato economico, nessun investimento. Significa mettere in una Relazione un numero asettico che noi non condividiamo".