POLITICA
Le frasi di Di Maio sul colonialismo
Francia, Conte: amicizia non in discussione, rapporto rimane saldo
Il premier smorza i toni delle polemiche dei giorni scorsi
"Questo non vuol dire mettere in discussione la nostra storica amicizia con la Francia, né tantomeno con il popolo francese. Questo rapporto rimane forte e saldo a dispetto di qualsiasi discussione politica. Ma quel che sta accadendo nel Mar Mediterraneo, con le tragedie e la difficoltà di realizzare un approccio strutturale al tema della regolazione e della gestione dei flussi, ci impone di allargare lo spettro della nostra riflessione", osserva il presidente del Consiglio.
"La campagna elettorale può costituire, per le forze politiche europee, una buona occasione per confrontarsi su temi e questioni di politica europea ed estera, anche se questi rimettono a scelte operate in epoche ormai lontane", sottolinea ancora Conte.
Moavero: giusto che Ue si interroghi sul passato
Anche il ministro degli Esteri italiano, Enzo Moavero Milanesi, a Bruxelles ha risposto a chi gli ha chiesto se sia giusto accusare la Francia di neocolonialismo. "È giusto - ha detto - che l'Europa si interroghi anche sul suo passato. Ci si deve domandare se e in che modo vadano ridefiniti, ridisegnati e confermati i nostri rapporti con gli Stati africani. Confrontarsi non lo vedo un fatto negativo, l'importante è che il confronto porti poi verso delle piste di soluzione", ha detto Moavero poco dopo.
Moavero ha inoltre parlato dell'incontro con il suo omologo francese Jean-Yves Le Drian. "È stato un colloquio franco, estremamente aperto ed esplicito, da inquadrare nel quadro dei colloqui tra rappresentanti tra Paesi che restano amici e alleati". "La percezione delle dichiarazioni è estremamente soggettiva, quella francese è stata esplicitata dalle fonti che si sono già espresse".
Moavero ha aggiunto che 'forse ci dobbiamo abituare a questo dibattito anche nei toni e nei temi, verso le elezioni europee. C'è un grande dibattito su come dovrebbe essere la Ue, ci sono visioni diverse che si confrontano negli Stati e fra gli Stati. Quello a cui siamo più abituati è il dibattito anche aspro, anche duro, negli Stati, siamo meno abituati a vederlo su scala europea. Queste elezioni ci stanno portando in quel terreno, in questo senso si realizza lo spazio pubblico europeo".