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Coronavirus

Gates contro Trump: Oms necessaria come non mai

Il presidente degli Stati Uniti cancella i finanziamenti all'Oms accusandola di incompetenza e insabbiamento sulla pandemia. Immediate le reazioni Dem e perfino il capo di Microsoft Bill Gates 'mai come ora Oms necessaria'

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Anche Bill Gates scende in campo contro la decisione del presidente Usa, Donald Trump, di interrompere i finanziamenti statunitensi all'Oms, accusata di cattiva gestione e di un approccio filo-cinese all'emergenza coronavirus. "Interrompere il finanziamento all'Oms durante una crisi sanitaria mondiale è pericoloso proprio come sembra", ha scritto su Twitter il fondatore di Microsoft. "Il loro lavoro sta rallentando la diffusione del Covid-19 e se il loro lavoro si interrompe nessun'altra organizzazione potrà rimpiazzarli. Il mondo ha bisogno dell'Oms come non mai", ha scritto il magnate americano.

Poche ore fa il presidente americano Donald Trump aveva annunciato lo stop ai finanziamenti all'Oms. Dura con Trump anche la speaker dem della Camera Nancy Pelosi per la quale l'attuale inquilino della Casa Bianca è "Un leader debole che non sa assumersi le proprie responsabilità ed capace soltanto di criticare gli altri". Alla dichiarazione di Pelosi è seguita quella del segretario generale dell'Onu, Guterres  "Non è il momento di ridurre le risorse". Il tycoon, però, è andato avanti per la sua strada, sostenendo che l'Oms "ha fallito nell'ottenere tempestive informazioni sul Coronavirus" e soprattutto accusandola di avere "insabbiato" quelle che si sarebbero potute rivelare delle informazioni determinanti sull'evoluzione e la diffusione della malattia che avrebbero permesso di giungere a una molto più veloce chiusura dei collegamenti con la Cina nonché delle frontiere interne salvando in questo modo - afferma sempre il presidente americano - migliaia di vite.

Per l'Oms lo stop di Washington rischia di essere un duro colpo in quanto i finanziamenti made in Usa rappresentano circa il 22% del suo bilancio. Più di un commentatore inquadra la decisione di Trump anche come un tentativo di dirottare l'attenzione dell'opinione pubblica in uno dei momenti più drammatici della storia dell'Unione. Negli Stati Uniti si è registrato un nuovo record di vittime nelle 24 ore: 2.228, che portano il totale dei deceduti nei cinquanta stati a oltre 26mila, mentre a livello globale il numero dei contagiati censiti sfiora i due milioni.
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