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ITALIA

Ignazio Marino: luoghi disumani, rivedere la Bossi-Fini

Protesta choc, nove immigrati si cuciono la bocca

Il gesto disperato nel Cie di Ponte Galeria per protestare contro il protrarsi della permanenza nel centro

(Foto di repertorio)
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Roma Protesta choc al Centro di accoglienza immigrati di Ponte Galeria a Roma: sono diventati nove i migranti, ospiti della struttura, che si sono cuciti la bocca con ago e filo in segno di protesta contro il protrarsi della permanenza nel centro. Una delegazione del Senato ha visitato il Cie di Ponte Galeria.

L'inizio della protesta
La protesta è iniziata sabato mattina, proprio nel giorno in cui il ministro Alfano riferiva in aula sul caso del Cie di Lampedusa. Secondo quanto si è appreso, gli immigrati avrebbero utilizzato del filo ricavato dalle coperte che hanno a disposizione, mentre l'ago sarebbe stato invece ricavato da parti metalliche di accedini. Sono statri quattro tunisini, due 20enni e due 30enni, ad iniziare la protesta. "Erano tutti in carcere prima di essere trasferiti nel Cie a sud di Roma - ha detto il garante dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni, intervistato da Rainews24 - uno di loro è un imam, un altro avrebbe dovuto uscire lunedì per essere rimpatriato". In serata, si sono aggiunti alla protesta cinque marocchini clandestini. Secondo le fonti di polizia, tre tunisini sono stati in carcere per spaccio, mentre il quarto, l'imam, per rapina, lesioni e furto. Le stesse fonti ribadiscono che questi tre tunisini saranno rimpatriati alla fine della protesta.

Nel 2010 a Torino una protesta identica
In quel caso a cucirsi la bocca furono cinque immigrati africani che protestavano contro la detenzione nel centro. Casi analogamente drammatici sono avvenuti anche in Belgio, Grecia e Australia. 

Ignazio Marino: i Cie sono luoghi disumani
Il sindaco di Roma ha chiesto di rivedere la Bossi-Fini e contemporaneamente di riaprire il dibattito sui Cie che definisce luoghi disumani. "Non possiamo, e non vogliamo abituarci alle tragedie - ha detto Marino - dobbiamo, al contrario, impegnarci tutti contro l'indifferenza".

Il Cie di Ponte Galeria
Poco lontano da Roma, al Cie oggi si trovano cento persone, 70 sono uomini. Lo scorso febbraio era già stato teatro di un'altra protesta contro l'espulsione di un nigeriano: all'epoca gli immigrati salirono sui tetti e diedero fuoco ad alcuni materassi e tavolini. La sommossa era finita con un finanziere e un'agente di polizia feriti. Otto detenuti erano stati arrestati. 
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