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ITALIA

Il fatto di Oppido "blasfema devozione"

Dopo l'inchino al boss, i vescovi calabresi chiedono: "Fermare le processioni"

Il presidente dei vescovi calabresi sulle processioni: "Se fossi vescovo di quella città per un po' di anni non ne farei e credo che sarebbe cosa gradita alla Madonna"

La processione di Oppido (Ansa)
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Prosegue l'indignazione per l'inchino al boss con la statua della Madonna, durante la processione a Oppido Mamertina nel reggino. Dopo la condanna di istituzioni e della Cei, ora i vescovi calabresi chiedono di fermare le processioni.

"Blasfema devozione"
A parlare è il loro presidente, monsignor Salvatore Nunnari: "Siccome sotto la vara può capitare che ci sia il mafioso di turno che fa poi il capo, allora bisogna avere il coraggio di fermare le processioni. Se fossi vescovo di quella città per un po' di anni non ne farei e credo che sarebbe cosa gradita alla Madonna". A condannare il gesto è anche il vescovo di Oppida Mamertina-Palmi, che definisce i fatti di Oppida "una blasfema devozione". Monsignor Francesco Milito poi stigmatizza l'accaduto con "netta riprovazione dell'inconsulto e temerario gesto che va all'opposto di 
quella dovuta alla Madre di Dio".

"Coscienze indurite"
"Chi è riuscito a compierlo, e a ritentarlo" - aggiunte Milito - è chiaramente lontano da ogni pur minimo spirito di fede pura, retta e autentica - afferma monsignor Milito -. Se neanche le parole pronunciate da Papa Francesco appena qualche settimana fa, con una condanna da tutti comprensibile nella sua incisiva chiarezza, sono riuscite a far da freno, è segno che l'indurimento e l'ottundimento di alcune coscienze sono sotto il livello di guardia". 

La Dda apre un'indagine

La Dda di Reggio Calabria ha avviato un'indagine su quanto accaduto a Oppido Mamertina, dove la processione della Madonna delle Grazie si è fermata davanti all'abitazione del boss della 'ndrangheta Peppe Mazzagatti, 82 anni, condannato all'ergastolo ed ai domiciliari per motivi di salute.       Alla Dda è giunta la segnalazione inviata dai carabinieri di Oppido il cui comandante ha abbandonato la processione quando si è accorto di cio' che stava accadendo, avviando i primi accertamenti.

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