Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/ipotesi-di-dimissioni-di-Giorgio-Napolitano-entro-fine-anno-agitano-la-politica-dc1291c2-6cfb-4cea-b0cc-e0590edf6549.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Quirinale

Napolitano, fa discutere ipotesi dimissioni entro fine anno. Renzi: "Presidente è un punto fermo"

Ventilata l'ipotesi di presunte dimissioni a breve del Presidente della Repubblica. Il premier Matteo Renzi: "Non mi preoccupo del futuro del Capo dello Stato" 

Condividi
Giorgio Napolitano sarebbe pronto a lasciare la presidenza della Repubblica e quindi a concludere in anticipo il suo secondo mandato. Con buone probabilità il capo dello Stato potrebbe tenere il 31 dicembre l'ultimo discorso dal Quirinale, annunciando agli italiani quando si consumerà il congedo. Nei palazzi romani della politica i rumors circolano da mesi, ma negli ultimi giorni, e dopo anche le indiscrezioni avanzate dal quotidiano "Repubblica", si sono intensificati.

Le reazioni
Napolitano ''è e resta un'assoluta garanzia per questo Paese e un punto di riferimento molto importante''. Così Matteo Renzi, a margine della cerimonia per l'abbattimento dell'ultimo diaframma della Variante di Valico, commenta le voci sulle presunte dimissioni entro fine anno di Napolitano. "Non mi preoccupo del futuro del Capo dello Stato. Mi preoccupo di fare bene il mio lavoro", ha detto il premier.

"Sono certo che il presidente della Repubblica darà e continuerà a dare il massimo per essere utile al nostro Paese in qualsiasi modo e con qualsiasi funzione", ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso.

Grillo: "Napolitano ricatta il Parlamento"
Beppe Grillo ha scritto sul suo blog: "Un presidente della Repubblica eletto(si) per la seconda volta contro lo spirito della Costituzione che decide lui quando dimettersi ricattando di fatto il Parlamento, un ciarlatano mai eletto in elezioni politiche e un capo di un partito creato da Dell'Utri che sconta sette anni di prigione per concorso esterno in associazione mafiosa". Per Grillo è il "trio Lescano" che domina la politica in Italia, ma solo grazie all'appoggio di 'entità superiori'.

Secondo il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, "è una scelta che spetta al presidente. Lui aveva già annunciato che dopo l'uscita dell'Italia dall'emergenza avrebbe fatto una scelta diversa. Non mi sembra che l'italia sia uscita dall'emergenza, il mio auspicio è che possa restare". E il consigliere politico di Silvio Berlusconi, Giovanni Toti: "Se sta lì non è male". 
Condividi