POLITICA
Le riforme alla Camera: verso voto finale dopo Quirinale
Legge elettorale: approvazione dell'Italicum al Senato entro martedì 27
A Palazzo Madama si lavorerà all'Italicum il 23 fino alle 12 e poi lunedì 26 e martedì 27 dalle 9,30 a oltranza, ossia senza un orario di chiusura previsto. La minoranza Pd, che ieri ha dato battaglia contro i capilista bloccati, conferma il suo no alla riforma
Roma
Approvato a maggioranza il nuovo calendario dei lavori dell'aula del Senato sulla riforma elettorale fino al 27 gennaio. Si lavorerà domani fino alle 12 e poi lunedì 26 dalle 15 e martedì 27 dalle 9,30 a oltranza, ossia senza un orario di chiusura previsto. Lo ha annunciato la presidente del Senato, Valeria Fedeli in Aula, dopo la Conferenza dei capigruppo, dove le opposizioni avevano invece chiesto di posticipare il voto a dopo le elezioni del Capo dello Stato.
La minoranza Pd, che ieri ha dato battaglia contro i capilista bloccati, conferma il suo no alla riforma. Ma il ministro Maria Elena Boschi difende la scelta del patto del Nazareno: "È una legge seria che metterà fine agli inciuci e alle larghe intese".
Il nuovo Italicum ha dunque superato il primo ostacolo, determinante il ruolo svolto dai senatori di Forza Italia. Tanto sull'approvazione dell'emendamento di Stefano Esposito che recepisce l'accordo Renzi-Berlusconi, quanto sulla bocciatura della proposta della minoranza del Pd contro i capilista bloccati, la maggioranza ha tenuto solo grazie al voto decisivo di Forza Italia. La sinistra Pd, infatti, si è espressa in difformità dalle indicazioni del partito e del governo.
Il voto finale sulle riforme nell'aula della Camera invece avverrà dopo l'elezione e il giuramento del nuovo presidente della Repubblica come deciso dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
La minoranza Pd, che ieri ha dato battaglia contro i capilista bloccati, conferma il suo no alla riforma. Ma il ministro Maria Elena Boschi difende la scelta del patto del Nazareno: "È una legge seria che metterà fine agli inciuci e alle larghe intese".
Quando finiranno le polemiche e leggeranno testo, scopriranno che Senato sta facendo una legge elettorale seria. Come promesso #lavoltabuona
— maria elena boschi (@mariaelenabosch) 22 Gennaio 2015
Il nuovo Italicum ha dunque superato il primo ostacolo, determinante il ruolo svolto dai senatori di Forza Italia. Tanto sull'approvazione dell'emendamento di Stefano Esposito che recepisce l'accordo Renzi-Berlusconi, quanto sulla bocciatura della proposta della minoranza del Pd contro i capilista bloccati, la maggioranza ha tenuto solo grazie al voto decisivo di Forza Italia. La sinistra Pd, infatti, si è espressa in difformità dalle indicazioni del partito e del governo.
Il voto finale sulle riforme nell'aula della Camera invece avverrà dopo l'elezione e il giuramento del nuovo presidente della Repubblica come deciso dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio.