POLITICA
Legge elettorale
Italicum, si stringe il cerchio attorno a Renzi. Le opposizioni lasciano la Commissione
Dopo la sostituzione dei 10 "dissidenti" dem, anche Fi, Lega e Sel all'attacco del premier: "La riforma se la voti da solo"
Brunetta: "Lasciamo la Commissione anche noi"
"Noi al pari di tutte le altre opposizioni non accetteremo questo comportamento antidemocratico del partito di Renzi e lasceremo a Renzi e a quel che rimane del suo partito tutta la responsabilità di questo strappo", afferma d'altra parte Renato Brunetta, capogruppo di Fi alla Camera annunciando che anche Forza Italia lascerà i lavori in commissione. "Dichiareremo l'inaccettabilità della posizione del Partito democratico, che evidentemente vuole eliminare qualsiasi dibattito in qualsiasi senso. E quindi di fronte a questo loro atteggiamento noi lasceremo al Pd tutta la responsabilità di approvarsi in Commissione l'Italicum blindato, a disonore del Partito democratico stesso".
Anche la Lega lascia i lavori in Commissione
"Non abbiamo alcuna intenzione di mischiarci ai burattini di Renzi e di fare il loro gioco. Per questo non parteciperemo alla commissione Affari costituzionali". Lo annuncia Cristian Invernizzi, capogruppo in commissione. "Questo è un ulteriore esempio di come Renzi utilizzi il parlamento a suo uso e consumo".
Scelta civica in sostegno a Renzi
Scelta Civica, invece, resterà in commissione e "difenderà gli emendamenti" presentati all'Italicum. E' quanto sottolineano fonti parlamentari osservando come "la legge elettorale sia migliorabile ma non invotabile" soprattutto per una forza di maggioranza quale è Scelta civica.
Cuperlo: "Legislatura a rischio"
"E' un episodio che credo abbia pochi precedenti nella cronaca parlamentare. E' successo in passato che un singolo parlamentare sia stato sostituito in commissione, ma qua siamo di fronte a una sostituzione di massa. E' un precedente che forse dovrebbe fare riflettere". Così Gianni Cuperlo commenta la sostituzione di dieci membri del Pd in Commissione. Cuperlo ribadisce inoltre che una eventuale fiducia sull'Italicum metterebbe a rischio la legislatura. "Io non ho mai chiesto all'assemblea del mio gruppo di essere sostituito nella Commissione, sono intervenuto davanti al presidente del Consiglio e segretario del Pd, ho detto che avrei argomentato e difeso le mie convinzioni di merito, sia nella Commissione che nell'Aula e che laddove l'Ufficio di presidenza del gruppo avesse scelto per un provvedimento di altra natura, come si è poi determinato, io non avrei potuto far altro che prenderne atto e rispettare quella decisione".
La replica di Guerini
"Sono sorpreso, non ne capisco la ratio. Mi pare che ci sia la volontà di strumentalizzare, di sottrarsi al confronto e di ricavare qualche beneficio politico in questo passaggio". Così il vicesegretario del Pd, Lorenzo
Guerini, commenta l'Aventino annunciato dalle opposizioni in Commissione alla Camera. "Oggi Forza Italia fa scelte differenti ma non sul merito della legge e si è chiamata fuori scegliendo una deriva polemica non utile a FI stessa". Guerini sottolinea come Brunetta usi "espressioni sempre più mirabolanti per legittimare il suo ruolo".