Coronavirus, le misure in Calabria
La governatrice Santelli: non si entra e non si esce dalla Calabria
L'appello al governo e ai calabresi al nord: no a nuovo esodo verso sud, non tornate c'è in gioco la salute delle vostre famiglie
La presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ha firmato nella notte un'ordinanza che prevede il divieto di ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dal territorio regionale fino al 3 Aprile. In linea con le ordinanze del Ministero della Salute nell'ordinanza si legge che "si potrà entrare o uscire dalla Calabria solo per spostamenti derivanti da comprovate esigenze lavorative legate all'offerta di servizi essenziali oppure per gravi motivi di salute", spiega la nota, che poi conclude: "Ai trasgressori, alla luce della potenziale esposizione al contagio, si applica la misura immediata della quarantena obbligatoria per 14 giorni".
La governatrice di Forza Italia lancia un appello al premier Conte che blocchi un nuovo esodo di persone dal nord al sud. L'appello rivolto anche al ministro dell'interno, Luciana Lamorgese e al ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola de Micheli affinché blocchino "un altro esodo che avrebbe effetti devastanti". "Apprendiamo in questi minuti - spiega - di una nuova ordinanza emessa dalla regione Lombardia che prevede, tra l'altro, il fermo delle attività dei cantieri edili e la sospensione delle attività degli uffici pubblici, delle attività artigianali e degli studi professionali. Si tratta di misure che, se da un lato rappresentano un'ulteriore stretta al propagarsi dei contagi in Lombardia, possono determinare indirettamente pesanti conseguenze per la Calabria e per tutte le regioni meridionali. Tanti corregionali che lavorano in questi settori, potrebbero decidere, così come è avvenuto per gli studenti fuori sede, di rientrare in massa con conseguenze pesantissime per le nostre comunità". "La maggioranza dei casi che oggi registriamo in Calabria - sottolinea Santelli - è . infatti, stata causata dai rientri dalle persone provenienti dalle zone rosse del nord Italia che a loro volta hanno innescato il contagio sul nostro territorio.
Ai suoi corregionali fuori regione dice: "L'invito è sempre lo stesso: fatelo per le vostre famiglie, per i vostri cari, fatelo per voi stessi, ma non tornate in Calabria. C'è a rischio la salute di un'intera comunità e un sistema sanitario come il nostro, per quanto siano tanti e grandi gli sforzi per renderlo adeguato, non potrebbe sopportare una nuova ondata di contagi".