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POLITICA

Uno Mattina

M5S. Di Maio annuncia: all'economia Andrea Roventini, con lui torneremo a fare politica espansiva

Il candidato premier dei grillini: oggi presentero tutta la squadra di governo con i ministri. L'economista dalla pagine del Sole 24 ore: no, alle privatizzazioni, ma largo a crescita e investimenti per abbattere debito

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"Io ho voluto mantenere una promessa agli italiani, cui ho promesso che il M5S avrebbe presentato una squadra di governo prima delle elezioni. Ho mantenuto la promessa: oggi presentero tutta la squadra di governo con i ministri". Così Luigi Di Maio, candidato premier del M5S su Rai 1, a Unomattina.

Di Maio dunque - dagli studi Rai - annuncia il nome del ministro del tesoro che dovrebe far parte dell'eventuale nuovo esecutivo targato 5Stelle. Si tratta di Andrea Roventini, professore ordinario alla Scuola superiore di Sant'Anna di Pisa. E spiega: "ha l'età di Macron ma già scrive con un premio Nobel che è Stiglitz. Con lui torneremo a fare politica espansiva".  



Roventini a Sole 24 ore: no alle privatizzazioni
"No alle privatizzazioni, ma largo a crescita e investimenti come leva per abbattere il debito. E subito un Def rigoroso in questa direzione". Questa la ricetta di Roventini per far ripartire il Paese. "L'importante è presentarsi al tavolo europeo con proposte credibili - dice ancora Roventini - Nel nostro Def non ci sarà spazio per idee bizzarre o utopistiche". Ed aggiunge: "il parametro del 3% deficit/Pil è un feticcio che non trova nessuna giustificazione nella teoria macroeconomica. Va quindi rispettato, ma in maniera flessibile. In Europa dialogheremo con la Germania, la Francia e gli altri Paesi per modificare il Fiscal Compact".

Il debito dunque - spiega ancora l'economista -  "va tenuto sotto controllo, ma è il momento per rilanciare la crescita economica. In ogni caso, si possono fare tagli mirati alla spesa pubblica realizzando il piano Cottarelli e tagliando agevolazioni fiscali improduttive. Non capisco perché questo piano non sia stato realizzato dai governi della precedente legislatura".

Dura la posizione sulle privatizzazioni: "in questi anni si è privatizzato troppo - sottolinea - svendendo imprese strategiche per il nostro Paese senza incidere sul rapporto debito/Pil. Ricordiamoci di Telecom Italia, un’eccellenza italiana, un'impresa innovativa che è stata distrutta dalle privatizzazioni e dai vari “capitani coraggiosi”.

Sulla crisi del sistema bancario infine Roventini spiega: "le sofferenze bancarie sono esplose in parallelo alle misure di austerità fiscale e ai fallimenti di molte imprese. La ricetta per mettere in sicurezza il nostro sistema creditizio passa anche attraverso un ritorno ad una politica economica espansiva. Ci batteremo in Europa per una maggiore regolamentazione del sistema finanziario. Attualmente nella maggior parte dei Paesi sviluppati c’è troppa finanza e poca economia reale e questo porta a crisi sempre più devastanti, salvataggi pubblici costosissimi e minore crescita. Naturalmente rispetteremo l’indipendenza della Banca d'Italia".

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