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POLITICA

Palermo

M5S, firme false: sale a 13 il numero degli indagati

Il caso delle firme per le amministrative del 2012 al Comune di Palermo. La deputata Mannino ed il marito e Nuti si rifiutano di rispondere

Il municipio di Palermo (Ansa/Franco Lannino)
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Sale a tredici il numero degli indagati dal Pm di Palermo per le firme false alla lista del M5s alle comunali. Oltre ai 10 nomi resi noti nei giorni scorsi, risultano iscritti nel registro degli indagati Pietro Salvino, marito della deputata nazionale Claudia Mannino e la parlamentare Giulia Di Vita. Non è noto il nome del terzo inquisito.

Tra mercoledì e giovedì gli avvisi di garanzia erano stati già notificati ai primi dieci indagati: a Nuti e Mannino, a Busalacchi, ex assistente parlamentare del M5s all'Assemblea regionale siciliana, allontanata dal gruppo, ad Alice Pantaleone, a La Rocca e Ciaccio, a ex candidati al Consiglio comunale come Stefano Paradiso e Giuseppe Ippolito, all'avvocato Francesco Menallo, considerato il consigliere giuridico dei Cinque stelle, e il cancelliere del Tribunale Giovanni Scarpello, che avrebbe dovuto accertare la regolarità delle firme. Adesso i nuovi nomi nel registro degli indagati. 
 
M5s, la deputata Mannino lascia la procura di Palermo: "Sono serena"
È durato una decina di minuti l'interrogatorio della deputata nazionale Claudia Mannino, sentita oggi in Procura, a Palermo, nell'ambito delle indagini per il caso delle "firme false" del Movimento cinque stelle alle Comunali del 2012.
 
La deputata pentastellata, accompagnata dal marito e dall'avvocato Antonina Pipitone, al suo arrivo è entrata nella stanza del procuratore aggiunto Bernardo Petralia. Al termine, Mannino, raggiunta dai cronisti prima di andare via, si è detta "serena".
 
La deputata del M5S Claudia Mannino e il marito Pietro Salvino, entrambi indagati nell'ambito dell'inchiesta sulle firme false di Palermo, come si apprende, si sarebbero rifiutati di fare un saggio grafico davanti ai pm che li stavano interrogando. I due, dopo essersi avvalsi della facoltà di non rispondere, si sono rifiutati di eseguire la prova grafologica, come invece hanno fatto altre due indagate, Samantha Busalacchi e Alice Pantaleone, sentite sabato scorso. Il saggio grafico serve ai magistrato per fare una comparazione grafica con le firme false depositate dal M5S nel 2012.

Firme false M5s, Nuti non risponde ai magistrati di Palermo
È durato appena un quarto d'ora l'incontro tra il deputato del movimento cinque stelle Riccardo Nuti e i magistrati di Palermo che lo indagano nell'ambito dell'inchiesta sulle firme false depositate dal movimento cinque stelle in occasione delle elezioni comunali di Palermo del 2012. Nuti si è avvalso della facoltà di non rispondere, come in precedenza ha fatto l'altro deputato Claudia Mannino. Lasciando il palazzo di giustizia il deputato penta stellato che non si è ancora autosospeso non ha rilasciato alcuna dichiarazione.

Il deputato Ciaccio, interrogato in segreto, confessa coinvolgimento
Intanto, il deputato all'Ars (Assemblea regionale siciliana) del M5S Giorgio Ciaccio, indagato per le firme false del M5S, nei giorni scorsi è stato interrogato, in gran segreto, dalla Procura di Palermo. Durante l'interrogatorio, come si apprende, ha reso ampia confessione sul suo coinvolgimento nella vicenda delle firme false. Ciaccio, come aveva fatto la deputata Claudia La Rocca, si è autosospeso, ha raccontato ai magistrati cosa era accaduto la notte di aprile del 2012 nel corso della quale furono ricopiate centinaia di firme false per le amministrative del 2012.
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