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POLITICA

Mafia Capitale

Roma, Marino all'attacco: "Se cade la mia giunta, avrà vinto la mafia"

Il sindaco appoggiato anche da Renzi. 5 Stelle di nuovo all'attacco: "Dimettiti, i romani non ti rieleggeranno". E in Campidoglio arrivano gli ispettori

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"C'è un centrodestra che ha governato nei passati cinque anni e ha fatto affari con gli eredi della Banda della Magliana che si sono uniti a una politica malata. Se qualcuno vuole che la giunta cada vuole che vinca la mafia. Io voglio che vincano i romani perbene". Così il sindaco di Roma Ignazio Marino è intervenuto tornando a parlare dell'inchiesta mafia capitale ai microfoni di Radiouno. E anche il premier Renzi ha detto la sua nel suo intervento alla Camera in vista del consiglio Ue: "Dobbiamo uscire da un racconto di noi stessi banale. Certo ci sono episodi di malaffare ma nessun Paese civile può mettere sullo stesso piano chi ruba con lo straordinario mondo del terzo settore".

M5S all'attacco di Marino
"Marino dice che vince la mafia se cade la sua giunta. Veramente la mafia a Roma ha già vinto, soprattutto le gare d'appalto, nonostante la tua giunta. Dimettiti e manda i romani al voto. L'errore di eleggerti non lo faranno più". Lo scrive su Facebook Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle, vicepresidente della Camera.
E in Campidoglio sono arrivati gli ispettori individuati dal prefetto di Roma per l'accesso agli atti del Comune, in seguito alla maxi inchiesta sulla holding mafiosa nella Capitale. Gli ispettori, nominati da Pecoraro, sono andati al segretariato generale.

Napoli-Roma, incroci pericolosi
"Con il procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone ci sentiamo spessissimo e quel che c'è di concreto negli atti alla Procura di Napoli viene trasmesso a Roma e viceversa. Di ritorno dall'indagine di Roma a noi non è giunto nulla, non ci sono collegamenti", ha poi aggiunto il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Napoli, Giovanni Colangelo, parlando delle indagini sul clan dei Casalesi, e in particolare sulle figure di Antonio Iovine e Giuseppe Setola, davanti alla Commissione Antimafia.
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