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POLITICA

La legge di bilancio

Manovra alla Camera: manca testo, in Aula solo interventi relatori e governo

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La discussione sulle linee generali al ddl di Bilancio riprenderà domani alle ore 8 con gli interventi dei 49 deputati iscritti a parlare. Oggi nell'Aula della Camera si sono tenuti gli interventi dei relatori di maggioranza e di minoranza. Il rappresentante del governo si è invece riservato di intervenire al termine della discussione generale che dovrà concludersi entro le ore 13,30. Sempre domani il governo dovrebbe presentare la questione di fiducia sul maxi emendamento approvato ieri dalla commissione Bilancio.

La discussione era iniziata in serata con un'ora di ritardo rispetto al programma. Il presidente Roberto Fico aveva annunciato, rispondendo alle richieste avanzate dalle opposizioni che hanno lamentato l'assenza del testo approvato ieri dalla commissione Bilancio, che sarebbero intervenuti solo i relatori della maggioranza e della minoranza e i rappresentanti del governo.

Martedì incontro Conte-Juncker
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, vedrà Jean Claude Juncker a Strasburgo martedì prossimo per fare il punto sulla proposta italiana per la manovra economica. Lo confermano fonti di governo. Il premier Conte ha dichiarato all'AdnKronos: "Tutto il governo sta lavorando a realizzare le riforme. Per il resto ci possono essere delle battute, battute che non ci distraggono dal lavoro che stiamo facendo: noi andiamo avanti, anche nell'interesse delle imprese del paese". Conte ha risposto agli industriali "con tutto il rispetto, sono io che conduco il negoziato. Ringrazio Boccia per i suggerimenti, ma credo di avere le idee chiare".

Con nuovo congedo si potrà lavorare fino al parto
Un emendamento  della Lega contenuto nel pacchetto dedicato alle politiche delle famiglia e approvato dalla commissione Bilancio prevede che le lavoratrici potranno scegliere di lavorare fino al parto e godere dei cinque mesi di maternità direttamente dopo la nascita del bambino, a condizione che ci sia l'ok del medico. 

La norma si pone come alternativa a quanto previsto dall'attuale congedo maternità che vieta alle neomamme di lavorare durante i due mesi precedenti la data presunta del parto, durante i tre mesi dopo il parto e durante i giorni non goduti prima del parto, qualora il parto avvenga in data anticipata rispetto a quella presunta. Il nuovo schema è stato già ribattezzato 'maternità agile'.

Tra le altre misure a sostegno della maternità: Bonus asili nido. Sale da 1.000 a 1.500 euro annui e viene esteso fino al 2021 il bonus per l'iscrizione agli asili nido pubblici o privati. A partire dal 2022 il bonus sarà determinato, nel rispetto del limite di spesa programmato e comunque per un importo non inferiore a 1.000 euro su base annua con Dpcm da adottare entro il 30 settembre 2021 alla luce del monitoraggio previsto per la misura.

5 giorni congedo papà. Nel 2019 i papà avranno diritto a 5 giorni di congedo per la nascita dei figli. La commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento al ddl bilancio che proroga al prossimo anno la misura e aggiunge un giorno, rispetto al 2018.

Cgil: lavorare fino al parto non tutela donne
Un "colpo ai diritti delle donne e alle loro tutele" che va "immediatamente modificato". Così Loredana Taddei, responsabile politiche di genere della Cgil, a proposito dell'emendamento che fa "scomparire l'obbligo di astensione dal lavoro prima della nascita. Così non si garantisce la libertà alle lavoratrici, né tantomeno si tutela la salute della gestante e quella del nascituro". La proposta "mina la libertà delle donne, soprattutto di quelle più precarie e meno tutelate".
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