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POLITICA

Montecitorio

Manovra, nel pomeriggio alla Camera la fiducia

Domenica il voto finale. Clima di scontro con le opposizioni. Presidio Pd a Montecitorio. Tajani: "Forza Italia a gennaio nelle piazze italiane"

La Camera voterà la fiducia alla Manovra (Ansa)
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Oggi alla Camera si voterà la fiducia sulla Manovra economica. Le dichiarazioni di voto hanno avuto inizio alle 17, in un clima di grande tensione.

Il presidente della Camera, Fico, ha poi sospeso la seduta per 5 minuti dopo che i deputati di Forza Italia hanno indossato delle pettorine azzurre con scritte come "giù le mani dal no profit" e "basta tasse". Fico ha chiesto ai commessi di intervenire e quindi ha sospeso la seduta. Il leader di Fi, Berlusconi, afferma in una nota che i gilet azzurri "a gennaio saranno nelle piazze di tutte le città italiane per continuare la mobilitazione contro il governo giallo-verde a fianco dell'altra Italia seria e lavoratrice che ancora una volta viene ingiustamente penalizzata". La protesta di Forza Italia è poi uscita dall'Aula per raggiungere Piazza Montecitorio.

Intanto, è scontro aperto anche tra Pd e presidente della Camera. I dem accusano Roberto Fico di non essere imparziale, "lei per noi non è più un organo di garanzia", tuona in Aula Emanuele Fiano. Al centro dello scontro le parole pronunciate in dichiarazione di voto dalla pentastellata Teresa Manzo, che ha più volte rivolto delle accuse, anche pesanti, nei confronti dei deputati dem.

"Lei non dovrebbe prendere le parti di nessuno, ma solo dell'istituzione che rappresenta", afferma Fiano rivolgendosi a Fico. "Lei cosa pensa quando la collega Manzo accusa il Pd, e da lei non è stata mai richiamata, e ci dice e accusa di difendere i truffatori, e di essere complici di un reato. Secondo lei è un'offesa che può essere permessa o no? Lei non è il presidente dei 5 stelle, è la terza carica dello Stato, lei deve fermare una collega che ci accusa di essere autori di un reato, è molto grave ed inficia il suo mandato e la sua imparzialità il fatto che lei non censura mai i colleghi del suo gruppo: lei per noi non rappresenta più un organo di garanzia, è molto grave", conclude il deputato dem.

Fico ha poi replicato alle accuse del Pd di mancata imparzialità nella gestione dell'aula. "Nel mio giudizio personale io censuro tutti sempre allo stesso modo se vanno censurati". In seguito a un intervento di Giachetti in cui lo incalzava ha poi precisato: "Io il mio ruolo lo interpreto come terzo e completamente imparziale, conosco benissimo il senso e l'importanza di questo ruolo", comunque "guarderò il resoconto stenografico e valuterò. Non c'è dubbio che se ci sono offese vanno censurate".

In programma nel tardo pomeriggio la votazione per appello nominale. Dopo il voto sulla fiducia, la Camera continuerà a votare fino alle 24 i 244 ordini del giorno presentati sul testo.

Secondo l'iter, stabilito dalla conferenza dei capigruppo che si è riunita ieri, nuova seduta dell'aula di Montecitorio domani mattina, domenica 30 dicembre, per concludere votazioni sugli ordini del giorno ed arrivare così al voto finale sul provvedimento.

La questione di fiducia sulla Manovra economica, era stata posta ieri dal ministro per i rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, autorizzato dal Consiglio dei ministri.

Ieri bagarre in Aula
Ieri è stata una giornata di bagarre nell'Aula della Camera. La seduta è stata sospesa, per proseguire successivamente, fino alla richiesta depositata di un voto di fiducia.

Fico: non è modo giusto di procedere
"Io sono convinto che" il presidente della Camera e anche quello del Senato "non auspicano mai una discussione di questo tipo, è sconsigliato. Per me non è un modo giusto di procedere, non c'è dubbio". È quanto aveva detto il presidente della Camera, Roberto Fico, di fronte alle proteste dell'opposizione sulla discussione strozzata della Manovra e sui precedenti citati dalla presidenza circa i casi di mandato ai relatori anche in occasione di emendamenti non votati o votati solo in parte ad altri provvedimenti. "Dall'altro canto non è mio compito parlare del Governo, dell'Europa, mio compito è parlare della Camera dei deputati e capisco perfettamente la contestualizzazione", ha aggiunto pur sottolineando di trovare giusti i precedenti citati, ma ha osservato: in "questo contesto è chiaro che è ancora più pesante".

Garavaglia: Dl reddito e quota 100 in Parlamento a gennaio
Il viceministro dell'Economia, Massimo Garavaglia, aveva annunciato ai deputati che "reddito di cittadinanza e quota 100 avrete modo di discuterli ampiamente perché il decreto legge arriverà ai primi di gennaio".

Presidio Pd a Montecitorio
Stamane protesta del Pd in piazza Montecitorio contro la manovra economica. Alla manifestazione, organizzata dai dem contro la manovra del governo che si trova all'esame dell'Aula della Camera, i militanti presenti hanno intonato in coro 'Bella ciao'. In piazza sono arrivati molti deputati Pd, in prima linea Maurizio Martina, Graziano Delrio, Ettore Rosato, Matteo Orfini, Luca Lotti ed Emanuele Fiano ieri protagonista di un acceso scontro in aula. Assenti invece Matteo Renzi e Nicola Zingaretti che pur plaudendo all'iniziativa non e' presente per altri impegni fuori Roma.

 "Era importante essere qui questa mattina per dare questo segnale dell'inizio di una mobilitazione che noi dobbiamo portare, a partire dalle prossime giornate, in tutto il paese, dialogando fianco a fianco con tutti gli italiani che si accorgeranno di questa manovra che il governo sta forzando". Lo ha detto, a margine del sit-in di protesta del Pd contro la manovra, il deputato e candidato alla segreteria del partito, Maurizio Martina.

Il Partito democratico ha presentato il ricorso alla Corte costituzionale, con il quale viene sollevato il conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato in merito all'iter di approvazione del provvedimento. L'ammissibilità del conflitto sarà trattata nella camera di consiglio del 9 gennaio. Il ricorso del capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci e di altri 36 senatori è stato depositato ieri presso la cancelleria della Corte Costituzionale. Come detto, il presidente della Corte, Giorgio Lattanzi, ha disposto, con decreto, che l'ammissibilità del conflitto sia trattata nella camera di consiglio del 9 gennaio 2019 e ha nominato relatrice della causa la vicepresidente della corte, Marta Cartabia.



I sindacati presenti in Aula
Cgil, Cisl, Uil saranno presenti in Aula alla Camera in occasione del voto finale alla manovra. È quanto annunciato, in una nota, dai sindacati. "Con la nostra presenza vogliamo ribadire che si sta approvando una legge di Bilancio sbagliata, miope, recessiva, che taglia ulteriormente su crescita e sviluppo, lavoro e pensioni, coesione e investimenti produttivi, negando al Paese, e in particolare alle sue aree più deboli, una prospettiva di rilancio economico e sociale. Per rispondere a una impostazione di politica economica assolutamente sbagliata e che non recepisce le richieste della piattaforma unitaria, a fine gennaio saremo in piazza per una grande manifestazione". La delegazione che assiste al voto finale è composta dalla segretaria confederale della Cgil, Gianna Fracassi, dal segretario confederale della Cisl, Andrea Cuccello, e dalla segretaria confederali della Uil, Ivana Veronese. 

Le criticità secondo Forza Italia
Stamane, presso la sala stampa della Camera dei deputati, Forza Italia ha incontrato i giornalisti per illustrare le criticità della legge di bilancio. Presenti il vice presidente del movimento azzurro, Antonio Tajani, la presidente del gruppo di Montecitorio, Maristella Gelmini, la vice presidente della Camera dei deputati, Mara Carfagna, il vice presidente vicario del gruppo azzurro, Roberto Occhiuto, il capogruppo in commissione Bilancio, Andrea Mandelli, la vice presidente della commissione Bilancio Stefania Prestigiacomo, il vice presidente della commissione Finanze, Sestino Giacomoni, il responsabile della politica economica di Forza Italia, Renato Brunetta, il portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, Giorgio Mulè, la vicepresidente della commissione Lavoro della Camera e responsabile Dipartimento FI, Renata Polverini e il capogruppo in commissione Lavoro della Camera, Paolo Zangrillo.

"Forza Italia sarà nelle piazze e nelle città italiane da gennaio per fare un'opposizione durissima e spiegare agli italiani il fallimento di questo governo" ha annunciato il presidente del Parlamento europeo e vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani.

Per il deputato di Forza Italia, Renato Brunetta "Salvini ha tradito gli elettori della Lega e dell'intero centrodestra. E di questo bisogna tenere conto. Ma Salvini - ha aggiunto Brunetta - ha tradito anche l'Italia del lavoro, delle imprese, del Nord, dei pensionati, dei consumatori. Io non ce l'ho con M5s, che con questa manovra ha realizzato appieno il suo programma, ma ce l'ho politicamente con Salvini". E sulla riforma delle Autonomie regionali, "ancora rimandata non si sa perché - ha concluso - finirà questo mostro M5s-Lega".
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