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POLITICA

Salvini: su pace fiscale andremo fino in fondo

Manovra. M5s e Lega cercano intesa su tasse e condono. Nuovo vertice prima del Cdm

Tra i nodi da sciogliere si registra l'assenza di una intesa sulla pace fiscale e alcune coperture finanziarie che possono rischiare di mettere in discussione il gettito atteso dalla sanatoria, imprescindibile per far fronte alle misure di spesa previste per il prossimo anno, dal reddito di cittadinanza a quota 100. C'è poi la questione delle pensioni d'oro con il taglio che partirà dagli assegni di importo pari a 4.500 euro netti al mese. Fonti di Palazzo Chigi intanto precisano: "non sarà il reddito su base geografica ma le offerte di lavoro".

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Parte il conto alla rovescia per la presentazione del decreto fiscale e (forse) della manovra che oggi alle 17 approderanno sul tavolo del Consiglio dei Ministri. Ieri il vicepremier Luigi Di Maio a Domenica Live ha confermato il via libera di entrambi i provvedimenti esortando gli italiani a "non spaventarsi per lo spread. Dimostreremo – ha detto - che i soldi ci sono e che si tratta di una manovra per il bene dell'Italia. Per la prima volta si fa deficit per ripagare gli italiani". Mentre nel corso della serata di ieri si è tenuto il pre-Consiglio a Palazzo Chigi: insieme al premier Giuseppe Conte erano presenti il ministro dell'Economia Giovanni Tria, i ministri Riccardo Fraccaro, Paolo Savona, Alfonso Bonafede, Barbara Lezzi, Giulia Bongiorno e i sottosegretari Massimo Garavaglia e Laura Castelli.

Un nuovo vertice è in corso a Palazzo Chigi (a cui ha fatto sapere Salvini che non parteciperà a causa di un impegno preso in precedenza. Al suo posto forse il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti.) prima del cdm per sciogliere i nodi più politici. I tempi, infatti, sono serrati. Giovedì prossimo è previsto l'Eurosummit e la presentazione all'Ue della manovra (che dovrà anche essere inviata entro il 20 alla Camere) da parte del premier Giuseppe Conte. I leader europei, che già hanno criticato indirettamente, le mosse economiche del nostro paese sono pronti nuovamente a ribadire la necessità che Roma rispetti le regole del Patto di stabilità evitando eventuali shock. 

Tra i nodi da sciogliere si registra l'assenza di una intesa sulla pace fiscale e alcune coperture finanziarie che possono rischiare di mettere in discussione il gettito atteso dalla sanatoria, imprescindibile per far fronte alle misure di spesa previste per il prossimo anno, dal reddito di cittadinanza a quota 100. C'è poi la questione delle pensioni d'oro con il taglio che partirà dagli assegni di importo pari a 4.500 euro netti al mese in su. Altro nodo, infine, è quello di Alitalia dove a una visione sostanzialmente comune di Luigi Di Maio e Matteo Salvini si contrappone una certa resistenza del ministro dell'Economia Giovanni Tria. 

Nella serata di ieri il premier Giuseppe Conte ha spiegato che "l'Italia cambia marcia", a margine del suo intervento alla scuola di formazione politica della Lega a Milano. "Si è creata una frattura tra le élite politiche e la società civile, una progressiva erosione della qualità della classe politica e questo ha creato astensionismo e voglia di cambiare. Le nuove forze politiche hanno saputo interpretare questo senso di cambiamento prospettando un nuovo modo di fare politica", ha aggiunto Conte sottolineato che "la riforma fiscale non si fa tutta d'un tratto. Ora interveniamo in misura significativa ma sulla pressione fiscale c'è da lavorare ancora perché non è ancora soddisfacente". Quanto al reddito di cittadinanza, Conte ha detto che sono state approfondite le inefficienze verificatesi in Germania: "Stiamo pensando a come modulare le offerte di lavoro anche su base geografica". E non solo, come ha detto Di Maio a Domenica Live: "Sarà solo per gli italiani, e aiuterà un milione di bambini":

L'altra grande incognita della giornata è la reazione dei mercati. Gli occhi sono puntati sullo spread tra Btp e Bund tedeschi, salito nuovamente venerdì scorso sopra la soglia dei 300 punti per chiudere a quota 307, e l'apertura dell'indice Ftse Mib in calo nel fine settimana dello 0,5% insieme agli altri indici europei.

Salvini: su pace fiscale andremo fino in fondo
"I furbetti ci sono in ogni settore, sui furbetti nessuna transigenza, ma ci sono milioni di italiani che convivono con le cartelle di Equitalia che li stanno portando alla disperazione e al suicidio. Uno Stato normale con questa gente ragiona e non continua a condannarla. Mi dicono che non si può, ma volere è potere, andremo fino in fondo". Così il vice premier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, all'Assemblea nazionale di Confimi Industria sulla pace fiscale. "Sono assolutamente convinto - prosegue - che il lavoro non si crea per decreto. E' nei fatti che si vede e si fa la differenza"; e non solo: "non penso che questo paese abbia bisogno di assistenza, ma che questo paese abbia bisogno di impresa e lavoro vero". 

Il vicepremier ha poi proseguito: "Il governo è fatto da due forze diverse per natura, radici, provenienza geografica e obiettivi economici", ma "sono contento di aver accettato questa sfida. Ho scelto di scommetterci e di metterci la faccia", ha spiegato Salvini secondo il quale "un ipotetico governo tecnico in questi mesi di settembre e ottobre dove ci avrebbe portato? Noi stiamo combattendo a colpi di spread. Guardo ai mercati, è mio dovere, però mi viene come il dubbio che se le ricette degli ultimi anni hanno portato a questa situazione significa che dal punto di vista economica dobbiamo cambiare". "E' mio dovere - ha sottolineato - pormi la domanda che o abbiamo sbagliato medico o terapia. Questo seguire le indicazioni internazionali ha portato il meglio delle nostre aziende e dei nostri grandi marchi a finire in mani straniere". 

Reddito di cittadinanza. Fonti Chigi, offerte lavoro su base geografica
Dopo la precisazione di ieri fonti di governo ribadiscono che "non sarà il reddito su base geografica ma le offerte di lavoro". Su Facebook il Movimento 5 stelle sottolinea nuovamente che il reddito di cittadinanza "è la misura" studiata "per dare una speranza a milioni di italiani che sono relegati ai margini della società", e poi critica aspramente il quotidiano la Stampa, che oggi titola 'Reddito di cittadinanza, molti esclusi al Sud. Il 47% andra' al Nord'.

"E' una mistificazione degna della Pravda per far credere che il Sud sarà penalizzato - si legge nel post - Le persone che sono state martoriate dalle folli politiche economiche degli ultimi 20 anni, sempre osannate dai giornalisti economici de La Stampa, sono in tutta Italia. Giovani mai occupati, cinquantenni che hanno perso il lavoro, imprenditori che sono stati costretti a chiudere l'azienda, precari con uno stipendio da fame. Quindi è normale che le persone in difficoltà siano presenti in tutta Italia. Non ci saranno esclusi al sud, come non ci saranno esclusi al nord. Semplicemente la distribuzione delle risorse, finalmente trovate dopo che per anni i giornali avevano raccontato che era impossibile, sarà equa. Questa è la pura e semplice verità, che viene stravolta per scopi propagandistici". 
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