POLITICA
Nota di aggiornamento al Def
Cambiano i numeri della Manovra, deficit al 2,4% solo nel 2019
Annunciate da Salvini 10mila assunzioni nelle forze dell'ordine. Il premier Conte: disoccupazione fino al 7% nel triennio. Di Maio: giù deficit senza sacrificare misure. Il ministro Tria: nel 2019 dimezzeremo gap crescita con Ue
Def, Conte: deficit 2,4% nel 2019, 2,1% nel 2020, 1,8% 2021
Il premier Conte ha annunciato l'accordo di governo sul deficit. Il rapporto disavanzo-Pil resta confermato al 2,4% solo per il 2019, per poi scendere al 2,1% nel 2020 e all'1,8% nel 2021. Conte ha dichiarato inoltre: "Non rinunceremo a ciò che abbiamo scritto nel contratto di governo: non erano promesse elettorali". Il governo, ha spiegato, metterà in atto un "piano di manutenzione ordinaria e straordinario". "Il nostro Paese - ha aggiunto - ha bisogno di riforme di infrastrutture materiali e immateriali" per questo si dovrà "lavorare sulla digitalizzazione" e "tutto ciò consentirà un rapporto più amichevole con la P.A. e consentirà investimenti più spediti". "Il tasso di disoccupazione che è sceso sotto il 10% e ragionevolmente scenderà intorno all'8 se non al 7% nel triennio ", ha detto il premier. "Non andiamo a tagliare, ma invertiamo il trend nella sanità investiamo in istruzione, ricerca, innovazione tecnologica". Una manovra, conclude, che ci renderà "orgogliosi di essere italiani".
Le misure
Le misure del contratto di governo per il rilancio economico del paese, reddito di cittadinanza, riforma della legge Fornero, introduzione della flat tax, assunzione straordinaria delle forze dell'ordine che saranno contenute, tra le altre, nella prossima manovra partiranno, riferiscono fonti Lega e M5S, all'inizio del 2019 e saranno finanziate con una copertura di circa 20 miliardi di euro: 10 per il reddito di cittadinanza, 7 per la Fornero, 2 per la flat tax, 1 per le assunzioni straordinarie.
Di Maio: giù deficit senza sacrificare misure
Anche il vicepremier Luigi Di Maio insiste sul deficit. "Abbassiamo il deficit senza sacrificare misure fondamentali che restano il cuore della manovra che, invece di far pagare il popolo, ripaga il popolo di tante ruberie", ha detto Di Maio, spiegando che "pensione e reddito di cittadinanza, la riforma dei centro dell'impiego, il fondo per risarcire i truffati dalle banche sono le quattro misure finanziate nel 2019-2020-2021". E aggiunge: "Abbiamo definitivamente inviato il Def alle Camere e a Bruxelles".
Tria: nel 2019 dimezzeremo gap crescita con Ue
"Nel 2019 dimezzeremo il gap di crescita che divide l'Italia dall'Europa", ha detto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria. "Avevamo promesso di aumentare il tasso di crescita perché vogliamo eliminare il gap fra il tasso crescita dell'Italia e della Ue. Con questa manovra arriveremo a dimezzare il gap del tasso crescita italiano ed europeo nel primo anno", ha sottolineato Tria. E poi: "Nel profilo di deficit previsto nel primo anno ci sono 0,2 punti percentuali di investimenti addizionali, nel secondo anno 0,3 punti, nel terzo anno 0,4. Questo descrive la qualità della manovra e il fatto che noi puntiamo ad avere gli investimenti pubblici come strumento principale per lavorare sulla crescita". "La spinta di questi investimenti - aggiunge - non sarà solo sulla domanda interna ma soprattutto l'effetto sarà quello trainare gli investimenti privati aumentando il rendimento del capitale privato".
Salvini: stop Fornero dal 2019 senza penalizzazione
"Tra gli impegni presi che cominciamo a mettere in pratica c'è il superamento della legge Fornero che vedrà la possibilità, e non l'obbligo, di andare in pensione con qualche anno di anticipo già dall'anno prossimo, senza alcun tipo di penalizzazione". Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
Il vicepremier Salvini ha aggiunto che la manovra include "la flat tax al 15% per le partite Iva e i piccoli dimenticati dalla sinistra, e uno sconto fiscale per le imprese che investiranno assumendo o acquistando macchinari. Insomma, una pesante e abbondante manovra a favore di imprese, autonomi e partite Iva". Il titolare del Viminale ha concluso annunciando un "piano straordinario di assunzione per circa 10mila donne e uomini nelle forze dell'ordine".
Mancano le stime sul Pil
Manca un tassello fondamentale nei numeri comunicati dal governo dopo il vertice sulla nota di aggiornamento del Def: le stime sul prodotto interno lordo del 2019 e dei due anni successivi.
Un elemento importante per valutare i numeri che invece sono stati ufficializzati: per il 2019 deficit al 2,4% e debito al 130,9% del Pil, per il 2020 deficit al 2,1% e debito sotto il 130% e per il 2021 deficit all'1,8% e debito al 126,5%.
Il governo scommette su un impatto consistente sulla crescita dalle misure che entreranno in manovra ma a politiche costanti tutte le principali organizzazioni nazionali ed internazionali non vanno oltre l'1,1% per il 2019. Una differenza consistente rispetto a quanto previsto nel Def dello scorso aprile (+1,4% per l'anno prossimo) e che andrà valutata alla luce delle stime che l'esecutivo inserirà nella nota di aggiornamento che dovrebbe essere pubblicata domani.
Allo stato attuale i più ottimisti sono Moody's (+1,1%) e la Commissione europea (sempre +1,1%). Quest'ultima però sta già preparando le nuove stime che saranno diffuse a inizio novembre. L'Ufficio parlamentare di bilancio, nella nota congiunturale di luglio, stima un Pil 2019 "appena sotto l'1,1%". Banca d'Italia e Fondo Monetario Internazionale prevedono una crescita dell'1% l'anno prossimo mentre la stima più recente, quella diffusa dal Centro studi di Confindustria oggi, parla di un Pil in salita solo dello 0,9% nel 2019.
Ministro Grillo: nessun taglio ma aumenta fondo Ssn
"Per la prima volta non ci saranno tagli alla sanità, aumenterà il fondo sanitario nazionale di oltre un miliardo e stiamo rimodulando la spesa pubblica per trovare nuove risorse per il settore'": Lo ha detto il ministro della Salute Giulia Grillo uscendo dal vertice a Palazzo Chigi. "Questo perché - ha precisato il ministro ai microfoni di Rainews24 - il nostro governo ha deciso che è una delle priorità su cui poter investire".
Ministro Savona: nessuna azione contro l'euro
In precedenza, il ministro per gli Affari europei, Paolo Savona, nel corso di un incontro a Strasburgo con gli eurodeputati italiani aveva dichiarato: "Non ho nessuna idea di intraprendere un'azione contro l'euro". Per Savona "c'è chi vuole l'Europa e chi fa finta di volerla ma la vuole infilare in un cul de sac. L'Europa è fatta per dare opportunità, non per porre vincoli".
"L'Italia - ha proseguito Savona - è decisamente diversa dalla Grecia: abbiamo una fortissima struttura industriale, abbiamo un ammontare di ricchezze enrome che, non trovando riscontro nel Paese, né protezione politica, né rendimento sufficiente, defluisce sull'estero". Il ministro ha inoltre parlato del fisco. "Se si fa il condono fiscale, turiamoci il naso, ma siamo in grado di finanziare operazioni importanti, come l'intera Fornero", ha detto Savona. "Lo abbiamo chiamata Pace Fiscale".
La protesta della stampa parlamentare
L'Associazione stampa parlamentare "stigmatizza con forza quanto accaduto questa sera nella sala stampa di palazzo Chigi, al termine del vertice sulla nota di aggiornamento al Def. I giornalisti sono stati convocati in tutta fretta, da alcuni dei portavoce degli esponenti di governo presenti, nella sala di palazzo Chigi dedicata alle conferenze stampa. Con grande sorpresa e disappunto, però, al termine delle dichiarazioni del Presidente del Consiglio e dei ministri, non è stato consentito porre alcuna domanda. Un fatto grave, che non ha permesso ai giornalisti di svolgere appieno la loro funzione di informare su un provvedimento così rilevante e atteso, in Italia e in Europa, come la prossima manovra economica. Ci auguriamo che episodi del genere non si ripetano, così da rendere possibile alla stampa di esercitare compiutamente il suo ruolo, in un rapporto dialettico e corretto con istituzioni e forze politiche".
Pd: ancora chiacchiere e promesse, niente fatti
"Anche stasera escono da Palazzo Chigi senza uno straccio di carta in mano. Ancora chiacchiere e promesse. Dicono che il deficit teoricamente calerà nei prossimi anni, noi ci speriamo. Ma l'esperienza con loro insegna che alle promesse non seguono i fatti". Lo ha scritto su Twitter il vicepresidente Pd della Camera Ettore Rosato, a proposito della nota di aggiornamento al Def.
Rincara la dose il deputato Michele Anzaldi: "La tempesta di bufale targate M5s-Lega si abbatte sulla manovra, senza il minimo imbarazzo di sparare numeri taroccati senza alcun fondamento", scrive su Facebook l'esponente Pd. "La Lega dice: con 2 miliardi ci sarà la Flat Tax che farà risparmiare 10mila euro all'anno a 1,5 milioni di partite Iva. Ma 1.500.000 x 10.000 = 15.000.000.000. Come si fa a coprire con due miliardi una misura che, stando alla propaganda di queste ore del partito di Salvini, dovrebbe costarne 15? Lo stesso vale per il Reddito di Cittadinanza, che verrebbe finanziato con 9 miliardi di euro da distribuire a 6,5 milioni di poveri. 9.000.000.000 / 6.500.000 / 12 mesi = 115 euro a testa al mese. Non dovevano distribuire 780 euro a testa?". "Se i soldi sono questi, si tratterebbe di poco più del raddoppio del Reddito di Inclusione, chiesto dal Pd più volte in questi mesi e sempre negato dal M5s", conclude.
Gelmini: Manovra dannosa per il Paese, in Parlamento la stravolgeremo
"Salta fuori qualche spicciolo per investimenti, ma struttura resta grillina nel midollo. Reddito di cittadinanza, senza spese 'immorali', e assistenzialismo. Niente per le imprese, niente per chi produce. Lavoreremo in Parlamento per stravolgere una manovra dannosa per il Paese". Lo scrive su Twitter Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.