Caso Tosi, Salvini: non permetto a nessuno di mettere in discussione Zaia e la Lega

25 febbraio 2015"Altrimenti che fai, mi cacci?" chiese nel 2010 Gianfranco Fino a Silvio Berlusconi prima della rottura. E oggi il leader della Lega Matteo Salvini si sente domandare se la lite interna alla in vista delle regionali non sia una riedizione di quella direzione nazionale del PDL. No, risponde Salvini: "Quando uno mette in discussione un presidente di Regione così apprezzato come Zaia si autoisola". Poi tenta una sorta di riconciliazione, ritwittata anche da Roberto Maroni:  "Flavio, dai, non è il momento di litigare, con tutti i casini che ci sono in Italia sostieni Zaia e pensiamo ad altro".

Caso Tosi: nessuno metta in difficoltà Zaia
"Non ho problemi personali con nessuno ma ho il dovere di garantire unità e compattezza - ha aggiunto Salvini riferendosi allo scontro con il sindaco di Verona Tosi - rispetto le autonomie di tutti ma non permetto a nessuno di mettere in difficoltà Luca Zaia e con lui la Lega, sono paziente con tutti ma chi dà spazio a polemiche su giornali che non aiutano la Lega non mi serve".

Campidoglio: tensione militanti di Lega e Sel
Appena arrivato in Campidoglio per presentare la manifestazione in programma sabato - "Renzi a casa" - il leader del Carroccio ed altri esponenti leghisti hanno esposto uno striscione con la scritta "Marino a casa" contro il sindaco di Roma. E la protesta di Sel non si è fatta attendere: a casa i razzisti, è stato il grido che l'ha accolto. Si temono scontri tra i militanti che ora occupano i due settori della piazza. 

A Radio Padania: con la Grecia fuori dall'euro noi ci guadagneremmo
La Grecia morirebbe, continua Matteo Salvini, "mentre l'Italia avrebbe tutto da guadagnarci". E affonda: "Se avessimo un presidente del Consiglio con le pa... potremmo avere molto più potere contrattuale, mentre loro hanno solo delle isolette".