Berlino
Merkel: "Il Mes è stato creato perché si usi". Conte chiude: "Decidiamo noi"
Lo ha detto cancelliera tedesca alla Süddeutsche Zeitung. Il 1° luglio inizia la presidenza tedesca a Bruxelles
La 'ricetta' di Angela Merkel sul Mes fa perdere l'aplomb al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. L'intervista della cancelliera tedesca ad alcuni quotidiani europei, tra cui 'La Stampa', con al centro il Meccanismo europeo di stabilità e, allargando il campo, il piano dell'Ue per affrontare l'emergenza Covid-19, scombussola un po' i piani di Palazzo Chigi, anche se il premier tiene la barra dritta. E sintetizza: "A fare i conti sono io".
A scatenare le polemiche sono frasi in arrivo da Berlino. Utilizzare il Mes "è una decisione italiana", segnala la cancelliera, a pochi giorni dall'inizio della presidenza tedesca a Bruxelles, al via il 1° luglio. "Non abbiamo messo a disposizione degli Stati strumenti come il Mes o Sure perché restino inutilizzati", rincara la dose.
Ferma la replica a stretto giro del presidente del Consiglio, in occasione della conferenza stampa sul piano per la scuola 2020-21, che di per sé ha già creato più di un grattacapo al governo: "Sul Mes non è cambiato nulla, rispetto le opinioni di Angela Merkel, ma a fare i conti sono io, con il ministro Roberto Gualtieri, i ragionieri dello Stato e i ministri". E ancora: "Lo Sure è un percorso già attivato, sul Mes non è cambiato nulla".
D'altronde, le parole di Merkel suonano come un richiamo ai Paesi europei, Italia compresa. Con i fondi messi a disposizione si può fare molto, "ma il Recovery Fund non può risolvere tutti i problemi dell'Europa", è il pensiero della Merkel. Gli Stati membri devono riconoscersi nell'Unione europea al di là delle differenze, esorta la cancelliera, e al nostro Paese suggerisce di guardare con attenzione appunto al Mes. Inoltre, afferma, "perché l'Europa democratica sopravviva deve sopravvivere anche la sua economia", è nell'interesse della Germania, perché "ciò che fa bene all'Europa faceva bene e fa bene anche a noi", ed è nell'interesse dell'Italia, da cui Merkel si aspetta riforme consistenti: "La chiave per il successo consiste nell'amministrare bene le risorse e incrementare la convergenza nell'Ue".
Intanto, a Palazzo Chigi non si sta con le mani in mano, dopo gli Stati generali di Villa Pamphilj. Ecco la sintesi di Conte: "Stiamo facendo di conto questi giorni, ci aggiorniamo continuamente sui flussi di cassa. Ieri con i rappresentanti della maggioranza abbiamo iniziato a ragionare con il ministro Gualtieri sul ventaglio di possibilità per i prossimi provvedimenti. Ci aggiorneremo la settimana prossima". Quando sul tavolo del Cdm dovrebbe arrivare la bozza del decreto Semplificazioni, di cui i capi delegazione al governo aspettano il testo, così come i gruppi parlamentari di maggioranza (e opposizione). Un punto su cui il premier assume pubblicamente l'impegno al massimo coinvolgimento.