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POLITICA

Polemica

Matrimoni gay, da Bologna a Napoli la rivolta dei sindaci contro Alfano

Merola, uno dei primi a consentire il recepimento delle unioni tra omosessuali contratte all'estero, dice no alla circolare del ministro: "Si assumano la responsabilità di negare ancora una volta i diritti riconosciuti in Europa"

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"Se vogliono annullare gli atti delle trascrizioni dei matrimoni contratti all'estero lo facciano. Io non ritiro la mia firma. Lo facciano, dunque, ma non nel nome di Bologna, che come sindaco rappresento. Io non obbedisco". Lo ha detto il sindaco di Bologna, Virginio Merola, rispondendo alle parole del ministro dell'Interno, Alfano.
"Si assumano la responsabilità di negare ancora una volta i diritti riconosciuti dal diritto europeo", ha aggiunto il sindaco di Bologna, che tra i primi ha deciso di consentire la registrazione dei matrimoni omosessuali celebrati all'estero.  

Anche De Magistris contro il ministro
"Credo che sia un fatto negativo, in contrasto con la Costituzione repubblicana e le libertà civili in essa sancite". Lo ha detto Luigi de Magistris, sindaco di Napoli da alcuni giorni sospeso dalle funzioni, commentando le azioni annunciate dal ministro Alfano.
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