Migranti, Berlino: "Non lasciamo l'Italia da sola. Abbiamo già fatto questo errore"
Così il ministro degli Esteri Heiko Maas dopo l'ondata di sbarchi dalla Tunisia. Di Maio: grazie a Germania, ora risponda l'Ue
"Non lasciamo l'Italia da sola, non ripetiamo errori del passato". Così il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas, a proposito della nuova ondata migratoria dalla Tunisia. "La crisi del coronavirus influenza i flussi migratori nel Mediterraneo", ha spiegato Maas, sottolineando che "l'Italia è stata colpita di sorpresa da una forte ondata di migranti dalla Tunisia nelle scorse settimane. Non possiamo lasciarla da sola in questa situazione". "Abbiamo già fatto questo errore in passato e non dobbiamo ripeterlo", ha aggiunto.
"Di importanza decisiva è anche la collaborazione con i paesi di provenienza", continua Maas, rilevando quindi che "come Unione Europea dobbiamo intraprendere sforzi insieme alla Tunisia per fare in modo che anche al tempo del Covid-19 le persone possano avere prospettive per il futuro migliori di un pericoloso viaggio attraverso il Mediterraneo". "Per questo scopo ci impegneremo nell'ambito della presidenza del semestre europeo", che fino a dicembre è della Germania, conclude il ministro.
Di Maio: grazie a Germania, ora risponda l'Ue
"Grazie all'amico e collega Maas. Le sue parole di oggi sono un segnale molto importante per l'Italia. Abbiamo sempre detto che il tema migranti non può essere affrontato solamente dal nostro Paese. Perché chi arriva sulle nostre coste arriva su suolo europeo. Oggi la Germania ha detto che non lascerà da sola l'Italia. Ha teso una mano nei nostri confronti, grazie anche ai rapporti di leale e strette collaborazione tra i nostri due Paesi". Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio interpellato dall'Ansa. "Adesso - aggiunge- serve una risposta di tutta l'Europa".
"Stiamo affrontando - ha proseguito Di Maio - un periodo senza precedenti, il problema sanitario non può essere sottovalutato". "Come governo - ha concluso - stiamo già intervenendo per fermare le partenze, ma non possiamo abbassare la guardia: serve il contributo di tutti. Di tutta l'Europa".