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POLITICA

Merkel: accordi con 14 Paesi per respingimenti più veloci

Migranti. Salvini: Conte è stato bravo, siamo a metà dell'opera. Tajani: unità a rischio

Il vicepremier, ministro dell'Interno, annuncia che il 12 volerà a Innsbruck per la prima riunione dei ministri dell'Interno: lì vedremo di ampliare ulteriormente il nostro peso e le nostre alleanze. Tusk: uniti per Ue più stabile e sicura

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"Il premier Conte? È stato bravo, ma siamo a metà dell'opera". Il ministro dell'Interno e vicepremier, Matteo Salvini, commenta così, intervistato dal Corriere della Sera, l'esito del Consiglio europeo. "Conte ha messo nero su bianco il discorso sulle Ong. Che è un discorso chiuso, loro non sono più legittimate - chiarisce - si è sancito che nessuno deve interferire con il lavoro della Guardia costiera libica. E infatti Malta chiude e l'Italia ha già chiuso i suoi porti. Anzi, abbiamo chiuso per gli attracchi di queste navi anche quando non portano migranti. Le navi straniere finanziate in maniera occulta da potenze straniere in Italia non toccheranno più terra". "L'obiettivo era anche cambiare Dublino - spiega - ma il fatto di avere messo nero su bianco che chi viene salvato nelle acque maltesi o italiane non necessariamente finirà in Italia è un qualcosa che ci aiuterà non poco".

Sui rapporti con il presidente francese il ministro dell'Interno ribadisce: "Il fatto è che Macron continua a provocare. È presidente della Repubblica e io credo dovrebbe dialogare. Anche perché lui è quello buono, io il cattivo. Strano, visto che lui è quello che ha blindato Ventimiglia persino per i lavoratori italiani e ha accolto 600 migranti sui 9.000 che avrebbe dovuto. Lo fa perché in patria è già ai minimi storici. Non era stato eletto per vietare i telefonini in classe: è giusto, certo. Ma i francesi credo puntassero ad altro". 

12 luglio sarò a Innsbruck per la prima riunione dei ministri dell'Interno
"Sarò a Innsbruck il 12 luglio per la prima riunione dei ministri dell'Interno - annuncia Salvini - E lì, vedremo di ampliare ulteriormente il nostro peso e le nostre alleanze. Se ti rispettano, ti ascoltano. Se no, ti ignorano. Come dimostrano tutte le direttive di questi anni, dannosissime per l' Italia".

Con Berlusconi chiacchierata amichevole
"Di cosa abbiamo parlato con Berlusconi? È stata l’usuale chiacchierata amichevole. Gli ho raccontato che cosa sto facendo al Viminale, con la Libia, con la Tunisia... E lui mi ha dato qualche consiglio, la sua esperienza e i suoi contatti", ha concluso.

Tajani: vertice deludente, unità a rischio
"L'unità è a rischio. Il risultato del vertice di ieri è in parte deludente. L'unico elemento positivo è che si è avuto un documento comune che però non dà risposte positive all'Italia, se non per il risultato ottenuto dal Parlamento europeo: quello di far decidere dal Consiglio la riforma del diritto di asilo entro la fine dell'autunno". Così il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, ha risposto alla domanda di una cronista, in riferimento all'ultimo vertice sui migranti, su un eventuale rischio per la tenuta dell'unita' in Europa. Tajani ha parlato a marrgine di un incontro a Selargius, nell'hinterland Cagliaritano, su 'Sardegna, la sfida dell'insularità e della competitività". L'iniziativa è stata promossa dal gruppo Ppe al parlamento europeo e da Forza Italia. 

"C'è una nostra proposta, che è una buona base di partenza - ha precisato Tajani - in quanto riesce a coniugare fermezza e solidarietà tra Stati. Si può fare in base al trattato anche a maggioranza qualificata. Questa è la strada da seguire. Per il resto - ha sottolineato - i risultati non sono stati un granchè anche per quanto riguarda i finanziamenti per bloccare i flussi migratori dal Nord Africa, 500 milioni di euro sono un dodicesimo di quello che avevamo chiesto. Noi, infatti, avevamo richiesto 6 miliardi di euro. Certo, meglio questo che niente, ma ricordiamo che per bloccare il flusso di migranti dalla Turchia, cosa che interessa anche la Puglia, sono stati investiti 6 miliardi, tre più tre. Lo stesso bisogna fare con il Nord Africa". 

Tusk: dobbiamo essere uniti in sforzo per Ue stabile e sicura
I Paesi dell'Ue "devono essere uniti nello sforzo" per rendere l'Unione Europea stabile e sicura. Il nuovo appello all'unità è arrivato dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, nel corso della cerimonia a Schladming, in Stiria, per l'avvio della presidenza austriaca dell'Ue, a conclusione del semestre bulgaro. Il vertice di giovedì e ieri a Bruxelles dedicato al tema delle migrazioni, ha sottolineato, "ha dimostrato che stiamo lavorando tutti duramente perché le parole Unione Europea siano associate alla stabilità e non all'instabilità, alla sicurezza e non alla mancanza di sicurezza". 

Il motto della presidenza austriaca dell'Ue è 'Un'Europa che protegge', ha osservato il presidente del Consiglio europeo, secondo cui Vienna "non avrebbe potuto scegliere un motto migliore, nella mia opinione". "Il bisogno di sicurezza, antico quanto l'umanità - ha sottolineato Tusk - si è manifestato con tutta la sua forza durante la crisi migratoria". Adesso, dunque, "il popolo europeo si aspetta, e lo aspetta da lungo tempo, che mostriamo determinazione nelle nostre azioni per ripristinare il suo senso di sicurezza e ordine". E, ha ribadito il presidente del Consiglio Ue riprendendo un concetto già espresso alla vigilia del vertice di Bruxelles di giovedì e ieri, "la gente lo vuole, non perché è improvvisamente diventata xenofoba e vuole erigere muri contro il resto del mondo, ma perché è compito di ogni autorità politica far rispettare la legge, proteggere il suo territorio e i confini".

Merkel stringe accordi con 14 Paesi per respingimenti più veloci
La Cancelliera tedesca Angela Merkel ha definito accordi con 14 paesi per il ritorno rapito dei migranti che cercando di entrare in Germania, ha reso noto l'agenzia di stampa tedesca "Dpa" dopo aver visionato un documento ufficiale.
Ieri il governo tedesco aveva annunciato il raggiungimento di un accordo con Spagna e Grecia per il ritorno dei migranti che avevano precedentemente presentato la richiesta di asilo in quei Paesi.
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