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ITALIA

Il procuratore di Catania in Commissione Antimafia

Migranti, Zuccaro: "Le indagini provano l'interesse delle mafie"

 "La massa di denaro finalizzata all'accoglienza e' davvero troppo ampia per non attirare gli interessi delle organizzazioni mafiose"

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"C'è una massa di denaro destinata all'accoglienza dei migranti che attira gli interessi delle organizzazioni mafiose e dico questo sulla base di alcune risultanze investigative". Lo ha detto il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, in audizione alla Commissione Antimafia sottolineando comunque come "sia sbagliato ritenere che la mafia operi dovunque, perché così rischiamo di aumentare l'aurea di onnipotenza".

Con polizia su navi Ong trafficanti arrestati
"Se a bordo delle navi delle Ong ci fossero delle unità di polizia giudiziaria sarebbe stato ad esempio possibile assicurare subito alla giustizia i trafficanti che nei giorni scorsi hanno ucciso un giovane migrante, subito prima di essere soccorso, solo per non essersi voluto togliere il cappellino", ha detto Zuccaro. Tale presenza "consentirebbe un'azione più incisiva nei confronti di trafficanti che si rendono autori di violenze inaudite e del tutto gratuite".

Da tre anni procura Catania indaga su tratta minori
"Il fenomeno più grave a Catania riguarda la tratta di minori e di donne, in particolare modo di minori. Il fenomeno della tratta ha interessato il nostro ufficio della Procura, che nell'ultimo triennio  ha visto il  maggior numero di arresti. Solo nel 2016 sono stati arrestati 30 soggetti per questo odioso crimine e solo a ottobre 2016 sono stati arrestati 12 trafficanti", ha detto il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro. "Vi è un'organizzazione che opera tra Libia, Ghana e Nigeria, trafficanti che si occupano del trasferimento di minori o per iniziativa dello stesso gruppo criminale o per richiesta di committenti che operano in Italia, sempre di nazionalità straniera", ha aggiunto. Zuccaro ha spiegato che "i minori vengono accompagnati da soggetti chiamati trolley e durante il viaggio vengono sottoposti ad angherie e vessazioni efferate, le ragazze a violenze sessuali. Una volta arrivate in Italia queste ragazze vengono immesse nel circuito illegale".

Soldi accoglienza nel mirino delle mafie
"La massa di denaro finalizzata all'accoglienza è davvero troppo ampia per non attirare gli interessi delle organizzazioni mafiose. E quando ho parlato di questi appetiti, l'ho fatto sulla base di alcune risultanze investigative", ha detto il procuratore di Catania. "Sarebbe però sbagliato - ha aggiunto - ritenere che la mafia operi ovunque e sia dappertutto, che controlli tutto quanto avviene in Sicilia: così facendo non solo commetteremmo un errore di prospettiva ma faremmo anche un grave errore di sopravvalutazione del fenomeno. Nel contrasto alla mafia è sbagliato giocare in difesa, bisogna sempre giocare in attacco anche quando appare più debole ma non bisogna nemmeno rischiare di accrescere l'aura di onnipotenza che circonda le organizzazioni mafiose". 

Contrasto si può fare e vincere.
"Dall'ultima audizione fatta nel 2015, vari risultati sono stati raggiunti dalla nostra Procura nel contrasto alle organizzazioni mafiose nel distretto catanese. Noi riteniamo, e lo stiamo dimostrando con i fatti, che il contrasto si possa fare e si possa vincere. Ovviamente in determinate condizioni, e la prima è quella di non sottovalutare quando è più debole, il fenomeno che dobbiamo contrastare". 
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