ITALIA
Contro l'esposizione universale
Milano, partito il corteo No-Expo Mayday Parade: allerta massima
Migliaia di manifestanti si sono incamminati da piazza XXIV Maggio. Si temono infiltrati della galassia antagonista. Schierati quasi 4mila uomini dalle forze dell'ordine. Scritte con gli spray su muri e vetrine
Milano
È una Milano blindata quella che inaugura l’Expo 2015. L’attenzione delle forze dell’ordine si concentra sul corteo contro l’esposizione universale, annunciato come ad alto rischio. L'ultimo report dell'intelligence parlava di "allarme elevato" per la manifestazione della MayDay Parade, che è partita intorno alle 15. "Siamo a lavoro - ha assicurato il ministro del’Interno Angelino Alfano – per prevenire e arginare modi di manifestare fuori dalla legalità".
Esposti i simboli della galassia antagonista
I manifestanti si sono radunati in piazza XXIV Maggio e corso di porta Ticinese. Striscioni e bandiere sono quelli tipici della galassia antagonista, bandiere rosse, no Tav, no Expo, anarchici e militanti de “L'altra Europa con Tsipras”. Ad aprire la manifestazione una delegazione di bande musicali provenienti da diverse zone d'Europa. I musicisti sono a Milano per esprimere il loro dissenso nei confronti dell'Expo e per celebrare il trentennale della “Banda degli ottoni”.
Sono 490 gli obiettivi a rischio
Per il momento si segnalano solo alcune scritte con gli spray su muri e vetrine. I pericoli maggiori possono arrivare dai casseur stranieri, ma anche dal mondo anarchico europeo più radicale, senza contare i volti incappucciati dei black bloc e le sigle delle diverse realtà antagoniste o gli esponenti dei “No Tav”. Sono 490 gli obiettivi considerati più a rischio, tra musei, monumenti, consolati, banche, grandi aziende italiane ed estere, sedi di giornali e partiti, stazioni metro e palazzi Istituzionali.
Un migliaio i manifestanti considerati pericolosi
Alla vigilia si è parlato di 15-20mila partecipanti al corteo, il cui percorso attraversa da piazza XXIV Maggio, corso di Porta Ticinese, fino a via De Amicis quindi piazzale Cadorna e piazza Conciliazione fino alla zona di Pagano. Quelli considerati pericolosi sarebbero circa un migliaio, arrivati nel nostro Paese una quindicina di giorni fa, beneficiando dell'appoggio logistico messo a disposizione dalla “rete anarchica” in tutta Italia. A Milano si sono visti negli ultimi tre giorni, uniti ai padroni di casa, ai torinesi e agli anarchici di Firenze, Napoli, Roma, Trento. Contestatori di professione – ben lontani dai manifestanti "No Expo" che contestano le politiche di austerity e la riforma del lavoro - potrebbero provare a replicare i disordini avvenuti durante il G8 a Genova.
Quasi 4mila uomini a vigilare sulla manifestazione
In campo ci sono 3.796 tra soldati, carabinieri, finanzieri, e poliziotti. Seicento soldati già dallo scorso 15 aprile vigilano sull'area Expo, gli altri coprono i 490 obiettivi. Nei giorni scorsi i controlli da parte della polizia hanno portato ai primi sequestri di coltelli e bastoni e alle prime denunce. Gli scontri di ieri - condannati da tutte le parti politiche - nel corteo di studenti e antagonisti sono stati un antipasti di quanto può accadere oggi.
Attacco di Anonymous e blitz ai tornelli
In campo è sceso anche Anonymous, che con un attacco web ha bloccato per alcune ore la prevendita dei biglietti. Alle 10 del mattino invece un gruppo di manifestanti si è presentato ai tornelli dell'ingresso Fiorenza, all'esterno dell'Expo. Giovani antagonisti del centro sociale Fornace e del Movimento No-Expo May Day hanno protestato pacificamente mostrando uno striscione sul quale compariva la scritta "Il belpaese delle opportunità, un Expo di mafia cemento e precarietà". Il gruppo, una trentina di persone, all'urlo "No Expo, no Expo", è stato controllato a distanza dalle forze dell'ordine.
Esposti i simboli della galassia antagonista
I manifestanti si sono radunati in piazza XXIV Maggio e corso di porta Ticinese. Striscioni e bandiere sono quelli tipici della galassia antagonista, bandiere rosse, no Tav, no Expo, anarchici e militanti de “L'altra Europa con Tsipras”. Ad aprire la manifestazione una delegazione di bande musicali provenienti da diverse zone d'Europa. I musicisti sono a Milano per esprimere il loro dissenso nei confronti dell'Expo e per celebrare il trentennale della “Banda degli ottoni”.
Sono 490 gli obiettivi a rischio
Per il momento si segnalano solo alcune scritte con gli spray su muri e vetrine. I pericoli maggiori possono arrivare dai casseur stranieri, ma anche dal mondo anarchico europeo più radicale, senza contare i volti incappucciati dei black bloc e le sigle delle diverse realtà antagoniste o gli esponenti dei “No Tav”. Sono 490 gli obiettivi considerati più a rischio, tra musei, monumenti, consolati, banche, grandi aziende italiane ed estere, sedi di giornali e partiti, stazioni metro e palazzi Istituzionali.
Un migliaio i manifestanti considerati pericolosi
Alla vigilia si è parlato di 15-20mila partecipanti al corteo, il cui percorso attraversa da piazza XXIV Maggio, corso di Porta Ticinese, fino a via De Amicis quindi piazzale Cadorna e piazza Conciliazione fino alla zona di Pagano. Quelli considerati pericolosi sarebbero circa un migliaio, arrivati nel nostro Paese una quindicina di giorni fa, beneficiando dell'appoggio logistico messo a disposizione dalla “rete anarchica” in tutta Italia. A Milano si sono visti negli ultimi tre giorni, uniti ai padroni di casa, ai torinesi e agli anarchici di Firenze, Napoli, Roma, Trento. Contestatori di professione – ben lontani dai manifestanti "No Expo" che contestano le politiche di austerity e la riforma del lavoro - potrebbero provare a replicare i disordini avvenuti durante il G8 a Genova.
Quasi 4mila uomini a vigilare sulla manifestazione
In campo ci sono 3.796 tra soldati, carabinieri, finanzieri, e poliziotti. Seicento soldati già dallo scorso 15 aprile vigilano sull'area Expo, gli altri coprono i 490 obiettivi. Nei giorni scorsi i controlli da parte della polizia hanno portato ai primi sequestri di coltelli e bastoni e alle prime denunce. Gli scontri di ieri - condannati da tutte le parti politiche - nel corteo di studenti e antagonisti sono stati un antipasti di quanto può accadere oggi.
Attacco di Anonymous e blitz ai tornelli
In campo è sceso anche Anonymous, che con un attacco web ha bloccato per alcune ore la prevendita dei biglietti. Alle 10 del mattino invece un gruppo di manifestanti si è presentato ai tornelli dell'ingresso Fiorenza, all'esterno dell'Expo. Giovani antagonisti del centro sociale Fornace e del Movimento No-Expo May Day hanno protestato pacificamente mostrando uno striscione sul quale compariva la scritta "Il belpaese delle opportunità, un Expo di mafia cemento e precarietà". Il gruppo, una trentina di persone, all'urlo "No Expo, no Expo", è stato controllato a distanza dalle forze dell'ordine.